Il magnifico viaggio - volume 5

70 75 80 85 90 95 100 105 darsi più neanche del proprio nome; vivere per vivere, senza saper di vivere, come le bestie, come le piante; senza più affetti, né desiderii, né memorie, né pensieri; senza più nulla che desse senso e valore alla propria vita. Ecco: sdrajato lì su l erba, con le mani intrecciate dietro la nuca, guardare nel cielo azzurro le bianche nuvole abbarbaglianti,25 gonfie di sole; udire il vento che faceva nei castagni del bosco come un fragor di mare, e nella voce di quel vento e in quel fragore sentire, come da un infinita lontananza, la vanità d ogni cosa e il tedio angoscioso della vita. Nuvole e vento. Eh, ma era già tutto avvertire e riconoscere che quelle che veleggiavano luminose per la sterminata azzurra vacuità erano nuvole. Sa forse d essere la nuvola? Né sapevan di lei l albero e le pietre, che ignoravano anche se stessi. E lui, avvertendo e riconoscendo le nuvole, poteva anche perché no? pensare alla vicenda dell acqua, che divien nuvola per ridivenir poi acqua di nuovo. E a spiegar questa vicenda bastava un povero professoruccio di fisica; ma a spiegare il perché del perché? Su nel bosco dei castagni, picchi d accetta; giù nella cava, picchi di piccone. Mutilare la montagna; atterrare gli alberi, per costruire case. Lì, in quel borgo montano, altre case. Stenti, affanni, fatiche e pene d ogni sorta, perché? per arrivare a un comignolo e per fare uscir poi da questo comignolo un po di fumo, subito disperso nella vanità dello spazio. E come quel fumo, ogni pensiero, ogni memoria degli uomini. Ma davanti all ampio spettacolo della natura, a quell immenso piano verde di querci e d ulivi e di castagni, degradante dalle falde del Cimino26 fino alla valle tiberina laggiù laggiù, sentiva a poco a poco rasserenarsi in una blanda smemorata27 mestizia. Tutte le illusioni e tutti i disinganni e i dolori e le gioje e le speranze e i desiderii degli uomini gli apparivano vani e transitorii di fronte al sentimento che spirava dalle cose che restano e sopravanzano28 ad essi, impassibili. Quasi vicende di nuvole gli apparivano nell eternità della natura i singoli fatti degli uomini. Bastava guardare quegli alti monti di là dalla valle tiberina, lontani lontani, sfumanti all orizzonte, lievi e quasi aerei nel tramonto. Oh ambizioni degli uomini! Che grida di vittoria, perché l uomo s era messo a volare come un uccellino!29 Ma ecco qua un uccellino come vola: è la facilità più schietta e lieve, che s accompagna spontanea a un trillo di gioia. Pensare adesso al goffo apparecchio rombante, e allo sgomento, all ansia, all angoscia mortale dell uomo che vuol fare l uccellino! Qua un frullo e un trillo; là un motore strepitoso e puzzolente, e la morte davanti.30 Il motore si guasta, il motore s arresta; addio uccellino! «Uomo , diceva Tommasino Unzio lì sdrajato sull erba, «lascia31 di volare. Perché vuoi volare? E quando hai volato? . 25 abbarbaglianti: abbaglianti, accecanti, tanto sono bianche e luminose. 26 Cimino: il monte Cimino è un rilievo dell Appennino laziale, a sud-est di Viterbo. 27 smemorata: priva di ricordi. 28 sopravanzano: sopravvivono. 29 Che grida di vittoria a volare come un uccellino!: le conquiste tecnologiche (come quelle dell aeronautica) sembrano ben poca cosa agli occhi di Tommasino. 860 / IL PRIMO NOVECENTO 30 e la morte davanti: il rischio di inci- denti mortali ma anche, in senso più generale, la consapevolezza di dover morire. 31 lascia: tralascia, evita. Le parole valgono vacuità Sono frequenti i casi in cui un termine finisce per essere usato più comunemente in senso figurato che in quello letterale. Vacuità è uno di questi: di per sé esso indica il fat- to o la condizione di essere vuoto (vacuus in latino), ma al tempo stesso una mancanza di consistenza, una povertà assoluta di capacità intellettuale e di contenuti («i tuoi discorsi sono di una vacuità impressionante ; «dalle sue parole si evince la vacuità della sua mente ). Tra i seguenti aggettivi ce n è uno che non è sinonimo di vacuo: quale? Mancante; frivolo; inane; fatuo; banale; grezzo; superficiale.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento