Il magnifico viaggio - volume 5

30 35 40 45 50 55 60 65 non foss altro, quello della libertà di fare e dire certe cose che, prima, con la fede non riteneva compatibili. Quando però cagione della perdita non sia la violenza di appetiti terreni,12 ma sete d anima che non riesca più a saziarsi nel calice dell altare e nel fonte dell acqua benedetta, difficilmente chi perde la fede è convinto d aver guadagnato in cambio qualche cosa. Tutt al più, lì per lì, non si lagna della perdita, in quanto riconosce d aver perduto in fine una cosa che non aveva più per lui alcun valore. Tommasino Unzio, con la fede, aveva poi perduto tutto, anche l unico stato che il padre gli potesse dare,13 mercé un lascito condizionato14 d un vecchio zio sacerdote. Il padre, inoltre, non s era tenuto di prenderlo a schiaffi, a calci, e di lasciarlo parecchi giorni a pane e acqua, e di scagliargli in faccia ogni sorta di ingiurie e di vituperii.15 Ma Tommasino aveva sopportato tutto con dura e pallida fermezza, e aspettato che il padre si convincesse non esser quelli propriamente i mezzi più acconci16 per fargli ritornar la fede e la vocazione. Non gli aveva fatto tanto male la violenza, quanto la volgarità dell atto così contrario alla ragione per cui s era spogliato dell abito sacerdotale.17 Ma d altra parte aveva compreso che le sue guance, le sue spalle, il suo stomaco dovevano offrire uno sfogo al padre per il dolore che sentiva anche lui, cocentissimo, della sua vita irreparabilmente crollata e rimasta come un ingombro lì per casa. Volle però dimostrare a tutti che non s era spretato18 per voglia di mettersi a fare il porco 19 come il padre pulitamente20 era andato sbandendo21 per tutto il paese. Si chiuse in sé, e non uscì più dalla sua cameretta, se non per qualche passeggiata solitaria o su per i boschi di castagni, fino al Pian della Britta,22 o giù per la carraja23 a valle, tra i campi, fino alla chiesetta abbandonata di Santa Maria di Loreto, sempre assorto in meditazioni e senza mai alzar gli occhi in volto a nessuno. vero intanto che il corpo, anche quando lo spirito si fissi in un dolore profondo o in una tenace ostinazione ambiziosa, spesso lascia lo spirito così fissato e, zitto zitto, senza dirgliene nulla, si mette a vivere per conto suo, a godere della buon aria e dei cibi sani. Avvenne così a Tommasino di ritrovarsi in breve e quasi per ischerno, mentre lo spirito gli s immalinconiva e s assottigliava sempre più nelle disperate meditazioni, con un corpo ben pasciuto e florido, da padre abate. Altro che Tommasino, adesso! Tommasone Canta l Epistola. Ciascuno, a guardarlo, avrebbe dato ragione al padre. Ma si sapeva in paese come il povero giovine vivesse; e nessuna donna poteva dire d essere stata guardata da lui, fosse pur di sfuggita. Non aver più coscienza d essere,24 come una pietra, come una pianta; non ricor- 12 la violenza terreni: la forza dei de- sideri terreni. 13 l unico stato dare: l unica condizione sociale che il padre, evidentemente povero, poteva garantirgli, cioè quella di sacerdote. 14 mercé condizionato: grazie a un eredità che avrebbe ricevuto a condizione che si fosse fatto prete. 15 vituperii: insulti. 16 acconci: adatti. 17 atto sacerdotale: la volgarità delle percosse ricevute dal padre è opposta alla nobiltà del rigore intellettuale e morale per cui Tommasino ha abbandonato il seminario. 18 non s era spretato: non aveva rinunciato a essere ordinato prete. 19 a fare il porco : espressione volgare per indicare l atto di assecondare i piaceri sensuali. 20 pulitamente: educatamente (in senso ironico). 21 era andato sbandendo: aveva proclamato pubblicamente. In un contesto gretto e meschino come quello descritto, al padre di Tommasino pare preferibile far credere che il figlio sia uscito dal seminario per potersi divertire liberamente con le donne, piuttosto che parlare di una crisi spirituale che lui stesso non comprende e che non verrebbe capita neppure dalla gente del paese. 22 Pian della Britta: località laziale, nel Viterbese. 23 carraja: carraia, strada percorribile dai carri. 24 d essere: di esistere. L AUTORE / LUIGI PIRANDELLO / 859

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento