Il magnifico viaggio - volume 5

60 65 70 75 80 85 90 95 100 riderne solamente; e in luogo di sdegnarsene, magari, ridendo, compatirà. [ ] L arte in genere astrae e concentra, coglie cioè e rappresenta così degli individui come delle cose, l idealità essenziale e caratteristica. Ora pare all umorista che tutto ciò semplifichi troppo la natura e tenda a rendere troppo ragionevole o almeno troppo coerente la vita. Gli pare che delle cause, delle cause vere che muovono spesso questa povera anima umana agli atti più inconsulti, assolutamente imprevedibili, l arte in genere non tenga quel conto che secondo lui dovrebbe. Per l umorista le cause, nella vita, non sono mai così logiche, così ordinate, come nelle nostre comuni opere d arte, in cui tutto è, in fondo, combinato, congegnato, ordinato ai fini che lo scrittore s è proposto. L ordine? la coerenza? Ma se noi abbiamo dentro quattro, cinque anime in lotta fra loro: l anima istintiva, l anima morale, l anima affettiva, l anima sociale? E secondo che domina questa o quella, s atteggia la nostra coscienza; e noi riteniamo valida e sincera quella interpretazione fittizia di noi medesimi, del nostro essere interiore che ignoriamo, perché non si manifesta mai tutt intero, ma ora in un modo, ora in un altro, come volgano i casi della vita. Sì, un poeta epico o drammatico può rappresentare un suo eroe, in cui si mostrino in lotta elementi opposti e repugnanti;3 ma egli di questi elementi comporrà un carattere, e vorrà coglierlo coerente in ogni suo atto. Ebbene, l umorista fa proprio l inverso: egli scompone il carattere nei suoi elementi; e mentre quegli cura di coglierlo coerente in ogni atto, questi si diverte a rappresentarlo nelle sue incongruenze. [ ] Il mondo, lui, se non propriamente nudo, lo vede, per così dire, in camicia: in camicia, il re, che vi fa così bella impressione a vederlo composto nella maestà d un trono con lo scettro e la corona e il manto di porpora e d ermellino4 [ ]. Nella realtà vera le azioni che mettono in rilievo un carattere si stagliano su un fondo di vicende ordinarie, di particolari comuni. Ebbene gli scrittori, in genere, non se n avvalgono, o poco se ne curano, come se queste vicende, questi particolari non abbiano alcun valore e siano inutili e trascurabili. Ne fa tesoro invece l umorista. L oro, in natura, non si trova frammisto alla terra? Ebbene, gli scrittori ordinariamente buttano via la terra e presentano l oro in zecchini nuovi, ben colato, ben fuso, ben pesato e con la loro marca e il loro stemma bene impressi. Ma l umorista sa che le vicende ordinarie, i particolari comuni, la materialità della vita in somma, così varia e complessa, contradicono poi aspramente quelle semplificazioni ideali, costringono ad azioni, ispirano pensieri e sentimenti contrarii a tutta quella logica armoniosa dei fatti e dei caratteri concepiti dagli scrittori ordinarii. [ ] Non ci sentiamo guizzar dentro, spesso, pensieri strani, quasi lampi di follia, pensieri inconseguenti, inconfessabili finanche a noi stessi, come sorti davvero da un anima diversa da quella che normalmente ci riconosciamo? Di qui, nell umorismo, tutta quella ricerca dei particolari più intimi e minuti, che possono anche parer volgari e triviali se si raffrontano con le sintesi idealizzatrici dell arte in genere, e quella ricerca dei contrasti e delle contradizioni su cui l opera sua si fonda, in contrapposizione alla coerenza cercata dagli altri; di qui quel che di scomposto, di slegato, di capriccioso, tutte quelle digressioni che si notan nell opera umoristica, in opposizione al congegno ordinato, alla composizione dell opera d arte in genere. 3 repugnanti: che si pongono in contra- sto reciproco. 844 / IL PRIMO NOVECENTO 4 in camicia d ermellino: il riferimento è alla celebre fiaba I vestiti nuovi dell im- peratore dello scrittore danese Hans Christian Andersen (1805-1875).

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento