Il magnifico viaggio - volume 5

70 75 80 85 non lasciar trapelare le lagrime. Mi sentii più infelice che mai e, in quel morbido stato di compassione di me stesso, si capisce io sia stato esposto a delle lesioni.15 Tullio s era rimesso a parlare della sua malattia ch era anche la sua principale distrazione. Aveva studiato l anatomia della gamba e del piede. Mi raccontò ridendo che quando si cammina con passo rapido, il tempo in cui si svolge un passo non supera il mezzo secondo e che in quel mezzo secondo si movevano nientemeno che cinquantaquattro muscoli. Trasecolai16 e subito corsi col pensiero alle mie gambe a cercarvi la macchina mostruosa.17 Io credo di avercela trovata. Naturalmente non riscontrai i cinquantaquattro ordigni, ma una complicazione enorme che perdette il suo ordine dacché io vi ficcai la mia attenzione. Uscii da quel caffè zoppicando e per alcuni giorni zoppicai sempre. Il camminare era per me divenuto un lavoro pesante, e anche lievemente doloroso. A quel groviglio di congegni pareva mancasse ormai l olio e che, movendosi, si ledessero a vicenda. Pochi giorni appresso,18 fui colto da un male più grave di cui dirò e che diminuì il primo. Ma ancora oggidì, che ne scrivo, se qualcuno mi guarda quando mi movo, i cinquantaquattro movimenti s imbarazzano ed io sono in procinto di cadere. 15 in quel morbido lesioni: il senso della propria debolezza di cui, per convincerne l amico, ha convinto anche sé stesso espone Zeno a delle ferite psicologiche (lesioni) che sfoceranno nella malattia fisica della quale si parla subito dopo. 16 Trasecolai: rimasi stupefatto. 17 la macchina mostruosa: il prodigioso meccanismo per il quale si muovono cin- quantaquattro muscoli ogni volta che si effettua un passo. 18 appresso: dopo. Le parole valgono trapelare Letteralmente a trapelare è un liquido che esce in minutissime gocce attraverso pori, fessure e interstizi. In questo verbo è insita infatti l azione di filtrare , passando in piccole quantità e con debole intensità tra aperture strettissime, come una luce soffusa che si nota dietro una parete sconnessa. In tal modo trapela anche un sentimento, rivelatosi mediante deboli indizi, o una notizia riservata che avremmo voluto tenere segreta. Forma una frase con il verbo trapelare usato in quest ultima accezione. DENTRO IL TESTO Un malato contagioso Una metafora pregnante I contenuti tematici Insonne, Zeno esce di notte e si reca in un caffè, dove incontra per caso un ex compagno di scuola, Tullio, ora claudicante. Costui è evidentemente un nevrotico, la cui malattia assorbe tutti i suoi interessi e diventa pressoché una ragione di vita: Egli aveva studiata la sua malattia ed anzi non faceva altro a questo mondo che studiarne le cause e i rimedi (rr. 41-43). I lunghi studi che ha dedicato a essa, abbandonando addirittura il lavoro in banca, lo hanno portato a elaborare una propria personale teoria sul morbo di cui soffre. Zeno, da parte sua, si lascia facilmente contagiare dalla nevrosi dell amico. Prima esagera narcisisticamente i propri mali, al punto che come nota ironicamente il narratore, mostrando di conoscere bene certi meccanismi psicologici tipici dei malati Tullio andava sentendosi sempre meglio credendomi più malato di lui (rr. 59-60). In seguito, impressionato dalla spiegazione dell amico circa i cinquantaquattro muscoli (r. 75) che muovono la gamba, finisce per fissarvi ossessivamente l attenzione, con il risultato di non riuscire più a camminare normalmente. In altri termini, nel momento in cui il protagonista presta un eccessiva attenzione (r. 78) alla propria gamba, questa smette di funzionare come prima: Uscii da quel caffè zoppicando (r. 79). Le scelte stilistiche Soffermiamoci brevemente sull espressione con cui Zeno designa la gamba: la macchina mostruosa (r. 76). Si può ritenere che questo sintagma non sia casuale, ma denunci piuttosto la mutata visione della vita umana determinata dalla scienza moderna. Già il Positivismo vedeva e studiava la realtà del corpo umano nei suoi termini materiali e meccanici, eliminando dal proprio orizzonte la dimensione spirituale. Ora Svevo, al pari di molti suoi 806 / IL PRIMO NOVECENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento