Il magnifico viaggio - volume 5

30 35 40 45 50 55 60 65 Di buonissimo umore, egli mi raccontò che sei mesi prima s era ammalato di reumatismi che avevano finito col danneggiargli la gamba. M affrettai di suggerirgli molte cure. il vero modo per poter simulare senza grande sforzo una viva partecipazione. Egli le aveva fatte tutte. Allora suggerii ancora: «E perché a quest ora non sei ancora a letto? A me non pare che ti possa far bene di esporti all aria notturna . Egli scherzò bonariamente: riteneva che neppure a me l aria notturna potesse giovare e riteneva che chi non soffriva di reumatismi, finché aveva vita, poteva ancora procurarseli. Il diritto di andare a letto alle ore piccole era ammesso persino dalla costituzione austriaca.10 Del resto, contrariamente all opinione generale, il caldo e il freddo non avevano a che fare coi reumatismi. Egli aveva studiata la sua malattia ed anzi non faceva altro a questo mondo che studiarne le cause e i rimedi. Più che per la cura aveva avuto bisogno di un lungo permesso dalla banca per poter approfondirsi in quello studio. Poi mi raccontò che stava facendo una cura strana. Mangiava ogni giorno una quantità enorme di limoni. Quel giorno ne aveva ingoiati una trentina, ma sperava con l esercizio di arrivare a sopportarne anche di più. Mi confidò che i limoni secondo lui erano buoni anche per molte altre malattie. Dacché li prendeva sentiva meno fastidio per il fumare esagerato, al quale anche lui era condannato. Io ebbi un brivido alla visione di tanto acido,11 ma, subito dopo, una visione un po più lieta della vita: i limoni non mi piacevano, ma se mi avessero data la libertà di fare quello che dovevo o volevo senz averne danno e liberandomi da ogni altra costrizione, ne avrei ingoiati altrettanti anch io. libertà completa quella di poter fare ciò che si vuole a patto di fare anche qualche cosa che piaccia meno. La vera schiavitù è la condanna all astensione: Tantalo e non Ercole.12 Poi Tullio finse anche lui di essere ansioso di mie notizie. Io ero ben deciso di non raccontargli del mio amore infelice, ma abbisognavo13 di uno sfogo. Parlai con tale esagerazione dei miei mali (così li registrai e sono sicuro ch erano lievi)14 che finii con l avere le lagrime agli occhi, mentre Tullio andava sentendosi sempre meglio credendomi più malato di lui. Mi domandò se lavoravo. Tutti in città dicevano ch io non facevo niente ed io temevo egli avesse da invidiarmi mentre in quell istante avevo l assoluto bisogno di essere commiserato. Mentii! Gli raccontai che lavoravo nel mio ufficio, non molto, ma giornalmente almeno per sei ore e che poi gli affari molto imbrogliati ereditati da mio padre e da mia madre mi davano da fare per altre sei ore. «Dodici ore! , commentò Tullio, e con un sorriso soddisfatto, mi concedette quello che ambivo, la sua commiserazione: «Non sei mica da invidiare, tu! . La conclusione era esatta ed io ne fui tanto commosso che dovetti lottare per 10 costituzione austriaca: l osservazione di Tullio è ironica, poiché egli intende che persino una carta costituzionale considerata molto severa non vieta la possibilità che un cittadino faccia le ore piccole. 11 tanto acido: quello dei limoni. Con un passaggio fulmineo, Zeno prima estrae la qualità (l acido) dall immagine verbale dei limoni, e subito dopo data la sua sgradevolezza la immette nella propria tipica dinamica infrazione/punizione: accetterebbe tranquillamente la punizione dei limoni pur di essere libero di agire senza noie. 12 Tantalo e non Ercole: secondo il mito, Tantalo era costretto per l eternità a non poter soddisfare la fame e la sete, avendo sempre di fronte un albero carico di frutti e una fonte di acqua limpida: è quindi simbolo di un desiderio perennemente inappagato. Ercole invece dovette affrontare le celebri fatiche per espiare il fatto di avere sterminato, in un accesso di follia, la propria famiglia. 13 abbisognavo: avevo necessità. 14 così li registrai lievi: Zeno descrive come molto gravi malesseri che in realtà sapeva leggeri. la sua solita attitudine a mentire per ottenere un vantaggio di tipo psicologico: in questo caso, per essere consolato dall amico. L AUTORE / ITALO SVEVO / 805

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento