Il magnifico viaggio - volume 5

30 35 40 45 50 55 60 Dopo pranzato, sdraiato comodamente su una poltrona Club,11 ho la matita e un pezzo di carta in mano. La mia fronte è spianata perché dalla mia mente eliminai ogni sforzo. Il mio pensiero mi appare isolato da me. Io lo vedo. S alza, s abbassa ma è la sua sola attività. Per ricordargli ch esso è il pensiero e che sarebbe suo compito di manifestarsi, afferro la matita. Ecco che la mia fronte si corruga perché ogni parola è composta di tante lettere e il presente imperioso risorge ed offusca il passato. Ieri avevo tentato il massimo abbandono. L esperimento finì nel sonno più profondo e non ne ebbi altro risultato che un grande ristoro e la curiosa sensazione di aver visto durante quel sonno qualche cosa d importante. Ma era dimenticata, perduta per sempre. Mercé la matita12 che ho in mano, resto desto, oggi. Vedo, intravvedo delle immagini bizzarre che non possono avere nessuna relazione col mio passato: una locomotiva13 che sbuffa su una salita trascinando delle innumerevoli vetture; chissà donde venga e dove vada e perché sia ora capitata qui! Nel dormiveglia ricordo che il mio testo14 asserisce che con questo sistema si può arrivar a ricordare la prima infanzia, quella in fasce. Subito vedo15 un bambino in fasce, ma perché dovrei essere io quello? Non mi somiglia affatto e credo sia invece quello nato poche settimane or sono a mia cognata e che ci fu fatto vedere quale un miracolo perché ha le mani tanto piccole e gli occhi tanto grandi. Povero bambino! Altro che ricordare la mia infanzia! Io non trovo neppure la via di avvisare te, che vivi ora la tua, dell importanza di ricordarla a vantaggio della tua intelligenza e della tua salute. Quando arriverai a sapere che sarebbe bene tu sapessi mandare a mente la tua vita, anche quella tanta parte di essa che ti ripugnerà? E intanto, inconscio,16 vai investigando il tuo piccolo organismo alla ricerca del piacere e le tue scoperte deliziose ti avvieranno al dolore e alla malattia cui sarai spinto anche da coloro che non lo vorrebbero.17 Come fare? impossibile tutelare la tua culla. Nel tuo seno fantolino!18 si va facendo una combinazione misteriosa.19 Ogni minuto che passa vi getta un reagente. Troppe probabilità di malattia vi sono per te, perché non tutti i tuoi minuti possono essere puri. Eppoi fantolino! sei consanguineo di persone ch io conosco. I minuti che passano ora possono anche essere puri, ma, certo, tali non furono tutti i secoli che ti prepararono.20 Eccomi ben lontano dalle immagini che precorrono il sonno.21 Ritenterò domani. 11 poltrona Club: un tipo di confortevole poltrona a seduta concava. 12 Mercé la matita: grazie alla matita, che, impugnata da Zeno, costituisce una sorta di stimolo a resistere al sonno. 13 una locomotiva: la sua origine si chiarirà a posteriori nel quarto capitolo: lo sbuffo del treno, che rimanda una sensazione di fatica e sofferenza, richiama il respiro affannato e rantolante del padre di Zeno in punto di morte. 14 il mio testo: il trattato di psico-analisi cui si è fatto cenno alla r. 27. 15 Subito vedo: c è dell ironia anche nell immediata risposta positiva a quanto asserito dal trattato di psicanalisi. Infatti il bambino che gli appare come in una visione non è lui ma il nipotino appena nato. Non solo il protagonista non riesce a ricordare la propria infanzia, ma neppure trova il modo di avvertire il neonato dell importanza di farlo 786 / IL PRIMO NOVECENTO per il proprio benessere futuro. 16 inconscio: inconsapevole. Qui il termine ha la funzione di aggettivo riferito al nipote neonato. 17 coloro che non lo vorrebbero: anche i genitori e i parenti, che amano il bambino e desiderano il suo bene, spesso determinano senza saperlo delle ferite psichiche che poi, nell età adulta, saranno causa di nevrosi (il dolore e la malattia della r. 53). 18 fantolino: bambino, fanciullino. arcaismo toscano di uso letterario. 19 una combinazione misteriosa: quasi un arcano composto chimico (a questa metafora è legato il vocabolo reagente, r. 56). Qui Svevo fa riferimento all idea freudiana per la quale il disagio dell adulto deriva dai traumi subiti nell infanzia. 20 I minuti ti prepararono: il narratore confuta la visione tradizionale, che vedeva il bambino come campione di purezza. Ma se anche immaginassimo il bambino come un essere di per sé puro, dovremmo riconoscere la presenza dell impurità degli adulti che l hanno generato. 21 Eccomi il sonno: l attività intellettuale da cui è scaturita la riflessione di Zeno lo ha allontanato dalla possibilità di addormentarsi. Le parole valgono bizzarro Forse non è un caso che bizzarro abbia un etimo incerto, come se questo aggettivo non volesse lasciarsi imbrigliare dalla logica ferrea e oggettiva. Un tipo bizzarro, del resto, si compiace di essere fuori dal comune: tutto ciò che è bizzarro attrae l attenzione proprio per l originalità e la stravaganza. Anticamente bizzarro aveva un accezione più negativa e indicava un temperamento facile all ira: da qui il significato di imbizzarrirsi. Componi una frase con questo verbo.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento