Il magnifico viaggio - volume 5

80 85 stanca, arriverà a cena morta. E poi vi confesserò francamente che io muoio di fame. Ho fatto colazione assai male, questa mattina, scendendo dal treno. C era quel diavolo di salsa bernese! Non mi seccherà certo mettermi a tavola, comunque. Le otto meno cinque! Ah, le donne! Ci farà star male di stomaco tutti e due. E lei è molto meno robusta di quanto non si creda . Il duca non aveva il minimo imbarazzo a parlare dei disagi suoi e di sua moglie a un morente. Perché siccome i primi lo interessavano di più, gli sembravano più importanti. Così fu solo per educazione e per gagliardia che, dopo averci gentilmente accompagnati, gridò con voce stentorea, dalla soglia, a Swann che era già nel cortile: «E poi, non lasciatevi impressionare da quelle stupidaggini dei medici, che diamine! Sono tutti degli asini. Voi siete sano come il Pont Neuf:9 ci seppellirete tutti! . 9 Pont Neuf: a dispetto del nome ( Ponte Nuovo ), è il più antico di Parigi, fra tut- ti quelli che uniscono le due sponde della Senna. Grazie alla sua robustezza è ri- masto intatto dal Seicento. DENTRO IL TESTO Il vero volto dell aristocrazia La caduta di un mito Dialoghi rivelatori Il rallentamento dell azione I contenuti tematici La duchessa di Guermantes sta per andare a cena; suo marito, il duca, la aspetta con impazienza. Lei invita imperiosamente l amico Swann ad accompagnarla in Italia, ma Charles cerca di farle capire che ciò è impossibile, per il semplice, tragico fatto che lui sta morendo. La reazione di Oriane de Guermantes è confusa, ma il marito ha sempre più fretta. Gli impegni mondani non possono attendere nemmeno di fronte a una notizia terribile, mentre una questione banalissima può far ammettere un ritardo: la duchessa ha sbagliato la scelta delle scarpe e questo sì che sarebbe imperdonabile. Dunque, gli aristocratici non hanno tempo da perdere con le questioni essenziali della vita e della morte, ma le regole sociali prevalgono su tutto. Quel mondo della nobiltà che il narratore ha mitizzato in gioventù comincia ad apparire ai suoi occhi in tutta la sua ottusa superficialità. Il narratore, infatti, aveva a lungo idealizzato l aristocrazia. La famiglia dei Guermantes, in particolare, era diventata per lui il simbolo di una sfera sociale irraggiungibile e perciò piena di fascino, come ogni aspetto della realtà che è distante e proibito. Da bambino, a Combray, il castello dei Guermantes rappresentava per lui la traccia concreta, lasciata dal passato, delle antiche leggende medievali e feudali. In gioventù Marcel si era innamorato della duchessa di Guermantes. Accolto finalmente nel loro salotto e cominciando così a conoscerli meglio, si accorge però sempre più della loro vacuità. Indifferenti e sciocchi, i nobili hanno abitudini dopotutto non molto diverse da quelle dei borghesi. Sono inoltre prigionieri dei rituali mondani, che appaiono progressivamente come consuetudini vuote e legate a cerimonie del passato ormai obsolete. Ma ciò che dei Guermantes colpisce maggiormente il narratore è la loro disumanità. Le scelte stilistiche Il brano mostra che la Ricerca non è fatta esclusivamente di accuratissime descrizioni e percorsi nei labirinti della memoria, ma anche di scene che si svolgono direttamente sotto gli occhi dei lettori: i personaggi agiscono e dialogano fra loro, mentre l autore ne studia la psicologia, offrendoci ritratti vividi e ricchi di sfumature. Marcel tace, mentre Swann si mostra cauto e prudente, estremamente rispettoso dei codici sociali. I due nobili sembrano dare unicamente ordini, non solo ai domestici senza nome (il valletto, la cameriera della signora duchessa), ma anche al loro amico di vecchia data, Swann. Come già accennato, lo stile di Proust predilige il rallentamento. La situazione, che nella realtà ha la durata di pochi minuti, è analizzata sulla pagina in un accumulo di frasi, visioni diverse degli eventi e scambi di punti di vista narrativi tra i vari personaggi, i quali, come IL GENERE / IL ROMANZO EUROPEO DEL PRIMO NOVECENTO / 745

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento