T8 - Le scarpette rosse della duchessa

Le scarpette rosse della duchessa / T8 / Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto, I Guermantes, II, cap. 2 / La frivola vacuità dell aristocrazia / L episodio seguente è tratto dalla parte centrale dell opera e ne conclude il terzo volume, I Guermantes. Qui Proust non è lo scrittore della memoria e del passato perduto, ma un indagatore del presente, cioè del suo presente. Nel brano egli infatti descrive l ambiente nobiliare con tono satirico, benché distaccato. 5 10 15 20 25 30 35 «E dunque! Non ci dite se verrete in Italia con noi? . «Signora, ho proprio paura che non sarà possibile . «Ah, ma la Montmorency1 è più fortunata: siete stato con lei a Venezia e a Vicenza. Mi ha detto che con voi si vedevano delle cose che non si sarebbero mai viste altrimenti, di cui nessuno ha mai parlato [ ]. Ma vorrei sapere come mai dieci mesi prima siete così sicuro che non sarà possibile . «Cara duchessa, ve lo dirò se proprio ci tenete. Ma già notate che sto molto male . «Sì, caro Charles, trovo che non avete proprio una bella faccia: non mi piace quel vostro colore; ma io non vi chiedo di far questo tra otto giorni, ve lo chiedo fra dieci mesi. In dieci mesi si può avere il tempo di curarsi, no? . In quel momento un valletto venne ad annunciare che la vettura2 era alla porta. «Su, Oriane, a cavallo , disse il duca che già da un momento scalpitava d impazienza, come se fosse stato lui stesso uno dei cavalli che aspettavano. «Insomma, in breve, la ragione che vi impedirà di venire in Italia? interrogò la duchessa alzandosi per congedarsi da noi. «Ma, cara amica, è che sarò morto. Da parecchi mesi. Secondo i medici, che ho consultato alla fine dell anno, il male che ho, e che può d altronde liquidarmi anche subito, non mi lascerà in ogni caso più di tre o quattro mesi da vivere; ed è ancora il massimo dei massimi , rispose Swann sorridendo mentre il valletto apriva la porta vetrata del vestibolo3 per lasciar passare la duchessa. «Ma che cosa mi dite?! esclamò la duchessa arrestando un momento i suoi passi verso la vettura e alzando i suoi begli occhi azzurri e malinconici, ma pieni di incertezza. Messa per la prima volta nella sua vita fra due doveri così differenti come salire nella sua carrozza per andare a una cena, e testimoniare la sua pietà a un uomo che stava per morire, non trovava nel codice delle convenienze4 niente che le indicasse la prassi da seguire; e non sapendo a quale delle due cose dare la preferenza, credette di dover far finta di non credere che la seconda alternativa fosse seria, in modo da poter obbedire alla prima, che richiedeva in quel momento lo sforzo minore: pensò che il miglior modo di risolvere il conflitto era negarlo. «Voi volete scherzare , disse a Swann. «Sarebbe uno scherzo di buon gusto davvero , rispose lui ironico. «Ma non so perché sto a dirvi queste cose: finora non vi avevo mai parlato della mia malattia. Ma siccome me lo avevate chiesto, e ora posso morire da un giorno all altro Però ora soprattutto non voglio che ritardiate: siete invitata , aggiunse, perché sapeva che per gli altri i doveri mondani vengono prima della morte di un amico, e si metteva nei loro panni, grazie alla sua cortesia. Ma quella della duchessa le 1 la Montmorency: un altro dei personaggi aristocratici della cerchia dei Guermantes. 2 la vettura: la carrozza. 3 vestibolo: ingresso. 4 codice delle convenienze: le regole non scritte delle consuetudini mondane. IL GENERE / IL ROMANZO EUROPEO DEL PRIMO NOVECENTO / 743

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento