Il magnifico viaggio - volume 5

140 145 in una libertà negativa, sempre con la sensazione che la propria esistenza non ha ragioni sufficienti, e cinti dalla grande fantasia del non avvenuto o almeno del non irrevocabilmente avvenuto, come dall umido soffio degli oceani onde l umanità è sorta. « capitato che , si diceva in Cacania, mentre l altra gente in altri luoghi credeva che si fosse prodotto un avvenimento mirabolante; era un espressione alla buona per cui eventi e colpi del destino diventavano lievi come piume e pensieri. Sì; benché molte cose sembrino indicare il contrario, la Cacania era forse un paese di gen ; e probabilmente fu questa la causa della sua rovina. DENTRO IL TESTO Il passato e il futuro La fine di un mondo Oltre una narrazione di tipo tradizionale I contenuti tematici Nei primi due capoversi (rr. 1-54) Ulrich immagina la società del futuro un futuro imminente, anzi in parte già presente , fatta di città formicaio (r. 6) e di masse di persone dominate da un alienazione che ne mina fortemente la qualità della vita (la gente, che negli intervalli di quel ritmo universale riesce appena a scambiare in fretta due parole, rr. 13-14) e che fa credere loro che la felicità consista nel raggiungimento di una sequenza ininterrotta di facili obiettivi messi a loro disposizione, prescindendo dal reale valore degli stessi (per essere felici non ha importanza lo scopo prefisso, ma solo il fatto di raggiungerlo, rr. 28-29). A differenza che in altri paesi, alla vigilia della Prima guerra mondiale i segni di questa imminente evoluzione in Cacania non erano ancora evidenti: non c era una tale frenesia di progresso e le cose seguivano un andamento più pacato, basato su alcune rassicuranti certezze quali l aspetto ordinato delle strade, il potere dell amministrazione burocratica, i limitati segni della modernità tecnologica (velocità, ma non troppa, rr. 56-57; le non troppe automobili, r. 67). A dispetto di questo equilibrio, l Impero però non poggiava più su basi solide e il disordine delle spinte culturali e politiche di tipo centrifugo stava già per determinarne il crollo. Nell Uomo senza qualità, infatti, il disorientamento di Ulrich si fa specchio e coscienza della crisi di un intero mondo al tramonto, la Cacania: mentre l Impero aveva raggiunto il culmine dell organizzazione e dell efficienza della sua macchina burocratica, sembrava che nessuno sapesse più con certezza a che cosa questa macchina servisse. In altre parole l Austria, esaurita la sua missione storica, appariva, al di là della sua perfezione di superficie, priva di ideali che ne giustificassero la sopravvivenza. Quella che Musil descrive, però, non è solo la crisi del mondo austro-ungarico, ma più in generale quella dell intera società europea, che dall osservatorio viennese si rivela con particolare evidenza e drammaticità. E infatti, il comitato per i festeggiamenti dell imperatore si scioglie nel 1914 senza aver prodotto alcuna iniziativa di rilievo, superato dalla Storia, cioè dallo scoppio del Primo conflitto mondiale (è questa la catastrofe a cui si allude alla r. 111), al quale anche Ulrich parteciperà. Il 1918, l anno fissato dal comitato per la solenne esaltazione dell imperatore (che nel frattempo, nel 1916, è morto), sancirà, con la fine della guerra, la dissoluzione geopolitica dell Impero asburgico. Le scelte stilistiche Il brano offre la rievocazione storica della società austro-ungarica nel 1913, l anno in cui iniziano le vicende del romanzo. Sulla diegesi prevalgono la descrizione e l analisi. Ma in tutta l opera non troviamo avvenimenti veri e propri, posti in una successione logica, bensì una serie di dissertazioni e fantasticherie, per cui al tempo cronologico si sostituisce il tempo della coscienza dell io narrante. Il motivo del tempo è una delle costanti dell intero romanzo, un tempo vissuto con un senso di angoscia e sgomento, per i singoli come per la collettività, di fronte alla sua fuga inarrestabile, come lascia intuire la metafora del treno del tempo (rr. 53-54). 732 / IL PRIMO NOVECENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento