Il magnifico viaggio - volume 5

DENTRO IL TESTO Il dolore per un lutto innaturale Tra la luce della vita e il buio del regno dei morti Il tempo del ricordo I contenuti tematici Per analizzare questa celebre poesia di Carducci e il tema del dolore che la pervade è necessario partire dal titolo, o meglio ancora dall aggettivo che vi compare. Il pianto funebre per la perdita dell amato figlioletto è considerato antico, cioè di sempre , inscritto all interno di un esperienza umana già amaramente vissuta da molto tempo, in una dimensione della sofferenza non solo individuale, ma condivisa e assimilata dai padri condannati, come lui, contro ogni logica naturale, a seppellire i propri figli. Non per questo il poeta è indotto a urlare il proprio strazio, poiché il suo animo è troppo sopraffatto dal dolore per poter erompere in un grido. Solo, privo dell amore più grande, costretto a misurarsi ora con una vita/non vita divenuta arida e insignificante, egli contrappone il proprio buio orizzonte di morte all eterno moto ciclico della natura e delle sue stagioni, che si manifesta grazie alle immagini, ora di energia e pienezza, ora di morte e silenzio. Il prorompente senso di vitalità emanato dal risveglio primaverile della natura (il verde melograno, i suoi fiori rossi, la mano del bambino protesa a coglierli, la luce e il calore di giugno che inonda il giardino) contrasta con l ineluttabile violenza che rivela a lui e a tutti gli esseri umani la dura realtà della morte. La perdita, pur straziante, è tuttavia accettata nel silenzio e con dignitosa rassegnazione come una parte fatale della vita umana, ingranaggio del meccanismo della natura in cui tutto muore e ritorna. Le scelte stilistiche Pochi mesi sono passati dal lutto che ha sconvolto la vita del poeta; eppure quell evento è ricordato nella ferma lontananza di un tempo imprecisato (così si spiega il predicato verbale tendevi, v. 1, all imperfetto). Un senso di indeterminatezza emana infatti dalle prime due strofe della lirica, dominate da una nota di elegiaca tristezza: prima l aggettivo diminutivovezzeggiativo pargoletta (v. 2), poi l immagine del giardino silenzioso e solitario (muto orto solingo, v. 5) esprimono la vibrante commozione del padre al ricordo del suo bambino. Cristiano Banti, Bimbi al sole, 1860 ca. Piacenza, Galleria d Arte Moderna Ricci Oddi. L AUTORE / GIOSU CARDUCCI / 73

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento