Il magnifico viaggio - volume 5

140 145 150 155 160 «Questa legge io non la conosco , disse K. «Peggio per lei , disse la guardia. «E poi esiste solo nelle loro teste , disse K., voleva in qualche modo insinuarsi nei pensieri delle guardie, volgerli a suo favore o insediarvisi. Ma la guardia tagliò corto: «Se ne accorgerà a sue spese . Franz si intromise: «Lo senti, Willem, ammette di non conoscere la legge e nello stesso tempo afferma di essere innocente . «Hai proprio ragione, ma far capire qualcosa a quello lì non è possibile , disse l altro. K. rinunciò a rispondere; devo farmi confondere ancora di più, pensò, dalle chiacchiere di questi elementi di infimo ordine non ammettono loro stessi di esserlo? Comunque, parlano di cose che non capiscono. La loro sicurezza è possibile solo grazie alla loro stupidità. Poche parole scambiate con un mio pari chiariranno tutto molto meglio che dei lunghi discorsi con costoro. Andò avanti e indietro un paio di volte nello spazio sgombro della stanza, vide che di là la vecchia aveva trascinato alla finestra un uomo ancora più vecchio, che teneva abbracciato. K. doveva metter fine a quello spettacolo. «Mi portino dal loro superiore , disse. «Quando lui lo comanderà, non prima , disse la guardia che era stata chiamata Willem. «E adesso , aggiunse, «le consiglio di andare in camera sua, di stare tranquillo e aspettare le decisioni che verranno prese a suo riguardo. Ci dia retta, non si perda in pensieri inutili, si concentri, dovrà far fronte a prove difficili. Lei non si è comportato con noi come la nostra condiscendenza meritava, ha dimenticato che noi, comunque ci si possa qualificare, almeno per adesso, nei suoi confronti siamo uomini liberi, non è differenza da poco. Ciò nonostante siamo disposti, se ha i soldi, a portarle una piccola colazione dal caffè di fronte . DENTRO IL TESTO Un arresto assurdo I contenuti tematici Joseph K., integerrimo impiegato di banca, è privato della libertà senza un accusa chiara e definita: viene informato di essere imputato in un processo, ma non gli è data alcuna indicazione sul suo capo d accusa. Nelle poche, semplici parole dell incipit Qualcuno doveva aver calunniato Joseph K. perché, senza che avesse fatto niente di male, una mattina fu arrestato (rr. 1-2) si delinea l inizio della sua tragedia umana. All inizio il protagonista pensa a un errore oppure a uno scherzo di cattivo gusto da parte dei colleghi. Dopotutto viveva in uno stato di diritto, dappertutto regnava la pace, le leggi erano tutte in vigore (r. 80). Egli, dunque, considera impossibile che la comunicazione dello stato di arresto possa essere veritiera. Esemplare il surreale scambio di battute tra K. e le guardie: «Lei non se ne può andare, lei è in arresto . «Così parrebbe , disse K. «E perché, poi? , chiese dopo un momento. «Non siamo autorizzati a dirglielo (rr. 48-50). Si chiarisce sempre più il diverso codice di comportamento e di pensiero tra K., che pensa e ragiona secondo razionalità e con lucidità, e i due agenti, che, come ogni oscuro ingranaggio dell ottusa macchina della giustizia, eseguono ordini che sembrano seguire ragioni insondabili secondo meccanismi inarrestabili. l inizio di un incubo che durerà per tutto il romanzo: un atmosfera sospesa e sempre minacciosa manterrà la tensione quasi insopportabile per il lettore fino all ultima pagina. Le scelte stilistiche Realismo descrittivo Se i racconti e i romanzi di Kafka descrivono esperienze di un inquietante assurdità e ase atmosfera somigliano piuttosto a sconvolgenti allucinazioni, la scrittura è sempre lucida, straordinasoffocante riamente precisa e realistica nei dettagli. Fatti strani o addirittura inconcepibili vengono 718 / IL PRIMO NOVECENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento