Il magnifico viaggio - volume 5

no all aspetto umano non avviene: nella vicenda, che sembra un incubo notturno, Gregor si ritrova a cercare di sopravvivere in un corpo estraneo che non riesce a muovere, mentre la famiglia si dimentica rapidamente chi era nelle sembianze umane, quasi provando fastidio e vergogna per la sua presenza; tanto che, una volta morto, verrà impietosamente spazzato via dalla scopa della domestica, proprio come un insetto molesto. Il castello e America Nel romanzo Il castello il luogo misterioso in cui è ambientata la vicenda è la rappresentazione simbolica di un autorità superiore, incombente, che fa del protagonista un accusato e un estraneo rispetto al resto della comunità degli abitanti del villaggio: il castello appare lontano e irraggiungibile al geometra K., e inutili risultano i suoi tentativi di stabilire un contatto con quel mondo. In America, infine, il sedicenne Karl Rossmann viene allontanato dalla famiglia per una colpa commessa e inviato in America, dove è destinato a perdersi in una realtà che fatica a comprendere. Il processo Nel romanzo Il processo il senso di colpa che tormenta Kafka prende forma nell immagine del tribunale, un istituzione superiore, indecifrabile e potente che fa da sfondo inquietante all intera vicenda. La trama del romanzo è indicativa dei temi più tipicamente kafkiani . Una mattina due poliziotti si presentano nell abitazione di Joseph K., un tranquillo impiegato, con un ordine di comparizione per un crimine non precisato. Inizialmente K., che ritiene di non aver commesso nulla di male, cerca di darsi da fare, potendo ancora agire da uomo libero, per risolvere la questione con razionalità e pragmatismo, ma inizia subito a scontrarsi con una macchina processuale complessa e irrazionale che non riuscirà mai a capire e con la quale non potrà comunicare in alcun modo, nonostante tutti i suoi sforzi. Non riesce nemmeno a conoscere tempi e modalità del processo; infatti tutte le persone alle quali chiede informazioni sul proprio caso reagiscono con la stessa rassegnazione, riferendosi a quanto successo a K. come a qualcosa che «può capitare : la passiva accettazione dell ineluttabilità del meccanismo di una giustizia che trascende l umano è totale. Uno degli interlocutori di K., il pittore Titorelli, che abita nel solaio di un edificio del tribunale, gli risponde semplicemente che, proprio come avviene nei fenomeni fisici, una volta che la macchina della giustizia viene avviata difficilmente si ferma. Neanche l avvocato Huld, difensore dei poveri incaricato da K. della difesa, è mai chiaro sulle proprie iniziative legali, ma si limita a rassicurare genericamente il suo cliente sull impegno che profonde nel caso. K. finisce così per licenziare l avvocato, rinunciando definitivamente alla difesa e andando incontro alla condanna a morte. Alla vigilia del suo trentunesimo compleanno, due uomini lo prelevano da casa e lo trascinano vicino a una cava, dove lo accoltellano al cuore, «come un cane . Una parabola allegorica Secondo alcuni interpreti Il processo deve essere letto come un allegoria che, attraverso il linguaggio giuridico, allude alla malattia e alla morte. vero che diversi elementi della trala parola KAFKIANO/ A partire dalle trame dei romanzi dello scrittore boemo, l aggettivo kafkiano è diventato un termine di uso comune per indicare una situazione o un atmosfera angosciosa, desolante o assurda. Spesso si utilizza in riferimento a procedure istituzionali eccessivamente complicate: burocrazia kafkiana , giustizia kafkiana ecc. 710 / IL PRIMO NOVECENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento