T2 - Il calzettone color dell’erica

Il ricorso al monologo interiore Autrice di opere che occupano un posto fondamentale nella narrativa sperimentale della prima metà del Novecento, Virginia Woolf è attenta indagatrice dei moti psicologici, che scandaglia in profondità, riuscendo a rendere le più sottili sfumature dei pensieri e delle emozioni dei personaggi. Quanto alle tecniche narrative, anche la scrittrice utilizza nei suoi romanzi il monologo interiore, ma lo fa in modo diverso rispetto a Joyce. A differenza del flusso di coscienza joyciano, più analitico, intellettualistico e sostenuto da complesse impalcature mitico-simboliche, il monologo interiore woolfiano presenta un carattere più lirico e una forma più duttile, meno codificata, ma forse più aperta a cogliere le diverse sfumature dei fenomeni e delle realtà oggetto di narrazione. Il calzettone color dell erica / T2 / Virginia Woolf, Gita al faro, I, cap. 5 Nel quinto capitolo di Gita al faro, in vista della gita programmata per il giorno seguente, la signora Ramsay ha pensato ad alcuni regali per gli abitanti del faro; fra questi un paio di calzettoni per il figlio del guardiano, che ha all incirca la stessa età di suo figlio James. Così la donna decide di misurare l indumento su quest ultimo, per assicurarsi che la taglia sia giusta. / Il tempo e la coscienza / Audio LETTURA 5 10 15 20 «E anche se domani non fa bello , disse la signora Ramsay, alzando gli occhi per guardare William Bankes e Lily Briscoe1 che passavano, «sarà per un altro giorno. E ora , disse, pensando che il fascino di Lily erano quegli occhi cinesi, messi di traverso in quel faccino pallido e grinzoso, ma che ci sarebbe voluto un uomo in gamba per notarlo, «e ora alzati, e fammi misurare la gamba perché dopo tutto era possibile che andassero al Faro, e lei doveva pur vedere se allungare il calzettone di qualche centimetro nella gamba. Sorridendo, perché un idea eccezionale le era balenata in mente proprio in quell attimo William e Lily avrebbero dovuto sposarsi prese il calzettone color dell erica,2 con il suo intrecciarsi di ferri d acciaio all imboccatura, e lo misurò contro la gamba di James. «Tesoro, stai fermo , disse, perché James, geloso, non volendo fare da modello al figlio del guardiano del Faro, faceva apposta resistenza; ma se si dimenava così, come faceva lei a vedere se era troppo lungo o troppo corto? gli chiese. Alzò gli occhi quale demone lo possedeva, il suo piccolo, il preferito? e vide la stanza, vide le sedie, pensò che erano terribilmente malridotte. Le interiora, come aveva detto Andrew3 l altro giorno, erano tutte sul pavimento; ma a che cosa serviva, si chiese, comprare sedie buone per lasciarle marcire lì tutto l inverno quando la casa, cui badava soltanto una donna anziana, gocciolava umidità? Non importava: l affitto veniva precisamente due penny e mezzo; i ragazzi erano affezionati a quella casa; e a suo marito faceva un gran bene essere a tremila o per essere 1 William Bankes Lily Briscoe: sono due degli ospiti dei Ramsay: il primo è un anziano vedovo e noto botanico, la seconda una pittrice tormentata dalla sensazione 704 / IL PRIMO NOVECENTO della propria incapacità artistica. 2 erica: genere di piante dal fogliame di colore scuro, che producono fiori violetti o bianchi. 3 Andrew: uno dei figli dei Ramsay, co- me anche Jasper e Rose, citati più avanti.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento