Il magnifico viaggio - volume 5

mi versi, resa dall apostrofe (Vincenzio mio, v. 2) e dall anafora (dormi, vv. 1-2); il disgusto, che trapela dalla minaccia dell esclamazione e da immagini popolaresche (Deh non conturbi te questo ronzare / di menzogne e di vanti!, vv. 5-6); la commozione, che affiora dal dialogo del poeta con sé stesso (significativo il no che rivolge alle proprie intenzioni nei vv. 7 e 11) e con l amico perduto, invocato come se fosse ancora vivo; la sicurezza di essere nel giusto, che cogliamo nelle ripetizioni sintattiche accorate (per rivederla ancor, v. 21; per difenderla ancor, v. 23) e nell acredine esibita nei versi finali (impronta Italia domandava Roma, / Bisanzio essi le han dato, vv. 27-28). PIEMONTE Un epica galleria di ritratti La forma estetica della celebrazione patriottica I contenuti tematici Tipico risultato del poeta professore che forgia un canto epico a beneficio della patria, Piemonte presenta una serie di medaglioni e ritratti celebrativi delle glorie risorgimentali. L autore procede per contiguità di immagini: dalle montagne (che danno il nome alla regione e che il poeta ammira dal suo rifugio estivo, nei pressi del Gran Paradiso) alle sue caratteristiche naturali (i camosci, le valanghe, le foreste, le aquile) e ai fiumi; dai fiumi alle città che sorgono sulle loro rive; dalle città ai relativi riferimenti storici: Aosta sta ad Augusto come Ivrea corrisponde subito ad Arduino ecc., fino ad Asti, città natale di Vittorio Alfieri. Quest ultimo, eletto da tutta la nostra cultura risorgimentale a simbolo e anticipatore dell Unità nazionale, suscita nel poeta il ricordo della Prima guerra d indipendenza e in particolare di Carlo Alberto, accompagnato ora davanti a Dio dagli eroi piemontesi (primo fra tutti, Santorre di Santarosa) che, in nome del sangue versato sui campi di battaglia, implorano che l Italia sia restituita per sempre agli italiani. Le scelte stilistiche Non abbiamo dubbi che la lettura dell ode possa suscitare negli studenti lo stesso effetto provato da critici, anche autorevoli, che, proprio a partire da versi come questi, hanno parlato di Carducci come dell espressione della «mediocrità culturale della nostra società postunitaria, retoricamente impegnata nel ricupero dei valori risorgimentali e classico-romani a rinforzo di un nazionalismo povero di contenuti (Gioanola). In effetti, l ode può essere considerata una rassegna degli artifici tipici della pomposa tradizione civile italiana. L oratoria solenne alla quale aspira il poeta si serve di tutto un armamentario stilistico, lessicale e retorico che schiaccia l ispirazione sotto il grave peso di una cultura poderosa e di un erudizione storica decisamente ampollosa. I lunghi periodi in cui la poesia si snoda accolgono figure convenzionali quali la prosopopea (il Piemonte e le sue città parlano e pulsano di vita propria), le esclamazioni, le ripetizioni, le metafore, i latinismi, il climax enfatico della preghiera finale con cui gli spiriti magni piemontesi chiedono a Dio la libertà dell Italia. Il paesaggio naturale del Piemonte. 70 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento