Il magnifico viaggio - volume 5

A i morti, a i vivi, pe l fumante sangue da tutt i campi, 125 130 per il dolore che le regge agguaglia a le capanne, per la gloria, Dio, che fu ne gli anni, pe l martirio, Dio, che è ne l ora, a quella polve eroica fremente, a questa luce angelica esultante, rendi la patria, Dio; rendi l Italia a gl italiani. 124 campi: campi di battaglia. 125 agguaglia: rende uguali. 128 ne l ora: nel presente; il riferimento è alle repressioni successive al fallimento della Prima guerra d indipendenza. 129 polve fremente: polvere degli eroi morti, che ancora palpita di amor patrio. DENTRO IL TESTO Le due facce dell impegno politico di Carducci Abbiamo presentato insieme i due testi in quanto espressione dell esperienza civile di Carducci nelle diverse fasi della sua carriera poetica e della sua militanza politica. Nel primo caso troviamo il poeta nei panni dell agitatore , che denuncia la viltà e le incertezze del governo postunitario con sarcasmo e con un linguaggio violentemente realistico che rasenta (e quasi oltrepassa) i margini dell invettiva; nel secondo caso Carducci ci appare, magniloquente e retorico, nella sua posa di celebratore dei miti ufficiali, di poeta vate cantore delle glorie nazionali. Da una parte il ribelle giacobino e democratico che sferza e accusa, dall altra l erede della grandezza antica e il garante dei valori civili, proposti al pubblico borghese dell Italia umbertina. PER VINCENZO CALDESI OTTO MESI DOPO LA SUA MORTE Il contrasto tra ideale e reale La forma estetica dello sdegno I contenuti tematici Nel primo componimento, la figura di Vincenzo Caldesi viene presentata, come quelle di altri combattenti e martiri del Risorgimento, avvolta e protetta nella gloriosa atmosfera riservata agli eroi. Ma l esaltazione del patriota diventa, in realtà, un pretesto per denunciare come il suo esempio di uomo forte e generoso sia del tutto dimenticato: prevalgono la furbizia, la mediocrità e un ipocrita esibizione di falso patriottismo (questo ronzare / di menzogne e di vanti, vv. 5-6). Roma, per la quale egli ha speso il meglio dei suoi anni, è stata sì conquistata e sottratta al potere della Chiesa, ma senza gloria, attraverso un compromesso, per mezzo di un meschino risultato diplomatico ottenuto con il consenso dei francesi, tradizionali alleati della Santa Sede. La città simbolo per cui hanno dato la vita gli uomini del Risorgimento non assomiglia alla Roma dei fasti antichi: è invece una nuova Bisanzio, popolata da squallidi avventurieri e politicanti corrotti. Le scelte stilistiche L indignazione del poeta sfocia qui, come in buona parte delle liriche della raccolta Giambi ed epodi, in una reazione che è, al tempo stesso, sferzante e amara. Come in ogni invettiva, che mette a confronto il passato e il presente, l ideale e il reale (lo insegna l amato modello Dante), l espressione della collera richiede una resa stilistica e lessicale specifica. Del tutto estranee al tessuto aulico di altre liriche carducciane, troviamo qui diverse strategie formali, che sono specchio di altrettanti moti psicologici: l intonazione affettuosa dei pri- L AUTORE / GIOSU CARDUCCI / 69

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento