Il magnifico viaggio - volume 5

65 70 75 80 85 90 95 100 con la mia mano, che suggere io debba con le mie labbra solo. Perduta è ogni traccia dell uomo. Voce non suona, se ascolto. Ogni duolo umano m abbandona. Non ho più nome. E sento che il mio volto s indora dell oro meridiano, e che la mia bionda barba riluce come la paglia marina; sento che il lido rigato con sì delicato lavoro dall onda e dal vento è come il mio palato, è come il cavo della mia mano ove il tatto s affina. E la mia forza supina si stampa nell arena, diffondesi nel mare; e il fiume è la mia vena, il monte è la mia fronte, la selva è la mia pube, la nube è il mio sudore. E io sono nel fiore della stiancia, nella scaglia della pina, nella bacca del ginepro: io son nel fuco, nella paglia marina, in ogni cosa esigua, in ogni cosa immane, nella sabbia contigua, nelle vette lontane. Ardo, riluco. E non ho più nome. E l alpi e l isole e i golfi 62 suggere: succhiare, assaporare. 63 solo: io solo. 66 duolo: dolore. 70-71 s indora meridiano: prende il colore d oro (s indora) per la luce dorata del mezzogiorno. 74 paglia marina: alghe seccate dal sole (che acquistano il colore della paglia). 75-81 il lido rigato s affina: la sabbia ri- gata dalle lente oscillazioni delle onde e dal vento è assimilata alle striature del palato e del palmo della mano, dove il tatto diventa più sensibile. 82-84 la mia forza mare: il peso del mio corpo disteso imprime la sua impronta sulla sabbia e si disperde nel mare. 87 pube: peluria del ventre (usato al femminile, latinismo). 90 stiancia: erba che cresce sulle dune sabbiose. 91 pina: pigna. 92 fuco: alga marina. 96 contigua: vicina. 98 riluco: risplendo di luce. 100 l alpi: le montagne. L AUTORE / GABRIELE D ANNUNZIO / 597

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento