Il magnifico viaggio - volume 5

zione del libro è suggellato miticamente dal ricordo della tragica impresa di Icaro: nel Ditirambo IV il fallimento della sua ambizione di volare fino al Sole coincide con la disfatta del mito stesso e il conseguente abbandono da parte del poeta di ogni aspirazione agonistica e con un desiderio di inabissarsi per sempre, come l imprudente eroe, nel profondo del mare. Il sogno di recuperare una dimensione immortale, incorrotta e innocente si scontra dunque con la consapevolezza dell impossibilità di attuarlo, quando il presagio della fine imminente dell estate procura un senso di stanchezza, di estenuazione, di malattia e di morte. Ciò non impedisce comunque al rito di compiersi, rinnovando il gioco illusorio e sottile (la «favola bella a cui d Annunzio fa allusivamente cenno nella Pioggia nel pineto, T8, p. 586) che promette, fra la stagione del grano e quella dell uva, di godere del paesaggio estivo come se fosse una sorta di paradiso terrestre. Il cantore orfico Descrivere questo sogno è il compito che d Annunzio assegna alla propria poesia. Anche tale esperienza è vissuta come uno stato di grazia e come un mezzo per vincere la morte, capace di generare parole e versi figli delle ninfe, scaturiti dal suono delle foreste, dal rumore delle onde, dal fruscio delle foglie mosse dal vento. In tal modo, il poeta ambisce ad assumere il ruolo di interprete di Pan e a esprimere, grazie alla capacità magica della sua parola, l armonia misteriosa che vive e palpita nell universo. In questo senso, d Annunzio ripropone la figura del poeta orfico , che sa comprendere e rivelare il canto segreto (e quindi l essenza più profonda) della natura. la parola ORFICO/ L aggettivo orfico si riferisce a tutto ciò che è relativo a Orfeo, mitico cantore greco, considerato per tradizione il primo poeta dell umanità. Dal culto di Orfeo nacque intorno al VI secolo a.C. in Grecia una dottrina religiosa di carattere mistico: l orfismo, che propugnava la credenza nell immortalità dell anima e la necessità di condurre una vita pura. In ambito letterario, è detto orfico tutto ciò che allude a una misteriosa iniziazione e che rimanda a qualcosa di esoterico, con riferimento soprattutto a forme di espressione lirica in cui viene esaltato il valore magico dei segni con cui l ispirazione si esprime. Jean-BaptisteCamille Corot, Stagno con tre mucche e luna crescente (particolare), 1850. Collezione privata. 580 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento