Il magnifico viaggio - volume 5

IL VITTOR IALE D E G L I I TA L I A N I Pare che d Annunzio scelse la dimora in cui trascorrere gli ultimi anni di vita abbagliato dal panorama del lago di Garda, su cui infatti affaccia l anfiteatro chiamato Parlaggio . Tuttavia volle che quasi tutti gli interni fossero avvolti nella penombra. Nei bui e soffocanti ambienti del Vittoriale (oggi la casa-museo più visitata al mondo, dopo quella di Shakespeare), oro e vermiglio sfolgorano però nella sala da pranzo, la cosiddetta Stanza della Cheli. La stanza prende il nome dalla tartaruga che troneggia a capo della tavola: testa e zampe in bronzo dorato, guscio originale di una testuggine morta, nei giardini della villa, per un indigestione di tuberose. D Annunzio ne fece un monito per i commensali troppo ingordi. L anfiteatro e la Stanza della Cheli presso il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera. e il protagonista di un raid con tre motoscafi antisommergibili al porto croato di Buccari, dove era ancorata la flotta austriaca; nella seconda lancia da un aeroplano centinaia di volantini contenenti un provocatorio invito alla resa rivolto al nemico. A guerra conclusa, insoddisfatto per l esito delle trattative di pace e convinto che quella italiana sia una «vittoria mutilata , entra, alla testa di un manipolo di volontari, nella città di Fiume (settembre 1919), di cui proclama l annessione al Regno d Italia. L impresa è salutata con entusiasmo da molti giovani di tutta Europa: alla festa della Rivoluzione accorrono idealisti e avventurieri, decisi a consumare la propria giovinezza nella «Città di vita , come d Annunzio chiama la città istriana. L occupazione dura fino al dicembre successivo, quando l esercito italiano, con un azione militare, costringe d Annunzio e i suoi uomini ad abbandonare Fiume. 538 / IL SECONDO OTTOCENTO Dopo questa impresa, stanco e sfiduciato il poeta soldato si ritira a Venezia e poi a Gardone, sul lago di Garda, in una villa che trasforma nel museo delle sue memorie e che chiama Vittoriale degli Italiani . Qui, lontano dalla vita pubblica, blandito dal regime fascista, trascorre gli ultimi anni, curando, in sdegnosa solitudine, le ultime opere, tra le quali il Libro segreto (1935). D Annunzio muore il 1° marzo 1938 per un emorragia cerebrale, mentre è seduto al tavolo di lavoro. 1916: La Leda senza cigno Notturno 1924: Le faville del maglio. Il venturiero senza ventura 1928: Le faville del maglio. Il compagno dagli occhi senza cigli 1933: Asterope 1935: Libro segreto 1921:

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento