La produzione in prosa

ni tardomedievali e perfino di calchi di vocaboli italiani. Ciò testimonia, ancora una volta, l estrema libertà del poeta nel relazionarsi con le forme e le immagini del passato. LA PRODUZIONE IN PROSA All opera poetica Pascoli affianca anche una produzione in prosa, riservandole uno dei tre tavoli del suo studio su cui aveva l abitudine di lavorare (gli altri due erano destinati alla poesia in italiano e a quella in latino). Il tavolo del dantista Oltre che per il saggio intitolato Il fanciullino il testo a cui ha affidato la definizione della sua poetica ( p. 437) edito in 20 brevi capitoli nel 1897 sulle colonne della rivista fiorentina Il Marzocco , Pascoli occupa il tavolo della prosa soprattutto per studiare e scrivere su Dante e, in misura minore, su Leopardi. Nei volumi Minerva oscura (1898), Sotto il velame (1900) e La mirabile visione (1906), analizza in particolare la funzione allegorica della figura di Beatrice nella Vita nuova e nella Commedia. Si tratta di studi critici per molti versi innovativi, pur con qualche forzatura, tesi a esplorare l universo dantesco nei suoi significati simbolici e religiosi più reconditi. Il nazionalismo di Pascoli Alla prosa, infine, Pascoli affida anche i suoi sporadici interventi pubblici intorno a temi civili. Come abbiamo visto, egli non rinuncia a dare espressione in versi alla propria ideologia politica, nella quale si intrecciano un generico umanitarismo venato di buoni sentimenti e un amore per le glorie italiane del passato sconfinante nella celebrazione nazionalistica. Tale componente della sua personalità intellettuale emerge in particolare nella presa di posizione imperialista espressa nell orazione La grande proletaria si è mossa, del 1911. In questo testo, scritto in occasione della guerra libica, il poeta celebra l impresa militare come un opportunità per sanare la piaga epocale dell emigrazione e garantire terre nuove da lavorare ai ceti più poveri. Non si tratta di un colonialismo infarcito, come quello dannunziano, di volontà di potenza e aggressive pulsioni bellicistiche; l esaltazione pascoliana dell umile Italia bisognosa di riscatto è motivata dalla convinzione che solo recuperando le nobili vestigia del passato si sarebbe potuta ripristinare la concordia tra le diverse classi sociali a difesa della nazione contadina . Testo PLUS La grande proletaria si è mossa Angiolo Tommasi, Gli emigranti, 1896. Roma, Galleria Nazionale d Arte Moderna (GNAM). 518 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento