Il magnifico viaggio - volume 5

Nell opera di Carducci tali contrasti sono visibili soprattutto nelle raccolte Levia gravia e Giambi ed epodi, in cui il poeta esprime l amarezza per il tradimento di quei valori, attinti dalla grande epopea della Rivoluzione francese, a cui vorrebbe si ispirasse la politica del nuovo Regno. La svolta conservatrice del poeta vate Negli anni della maturità, le posizioni di Carducci cambiano sensibilmente. Egli continua a concepire la letteratura come uno strumento politico ed etico, capace di comunicare nobili ideali alla collettività nazionale. In quanto poeta, ritenendosi superiore al volgo per gusto e cultura, ribadisce il proprio dovere di guida morale e civile e di custode di valori assoluti. Tuttavia, in virtù di questo ruolo, Carducci si convince che la polemica spregiudicata e lo spirito di opposizione non siano più utili a un paese ancora debole e diviso qual è l Italia di fine Ottocento. La sua visione della politica nazionale si può riassumere così: è necessario accantonare astiosità e invettive e porsi al di sopra delle parti e delle diverse fazioni per il bene dell Italia; dopo la breccia di Porta Pia (1870), annessa Roma al Regno d Italia, è finalmente possibile riconciliarsi con il papa e soprattutto con la monarchia, l unica istituzione in grado di costituire un elemento di stabilità per il paese. In tal modo, Carducci finisce per diventare il cantore ufficiale della nazione, il vate dell Italia contemporanea, nell auspicio che questa possa rinnovare le glorie dell età romana e del Medioevo comunale. La scelta nazionalista Il suo patriottismo prende via via le tinte del nazionalismo, tanto che il sostegno alla politica autoritaria e coloniale di Crispi diviene quasi naturale. Anche il suo leggendario anticristianesimo, pur se mai sconfessato da una conversione pubblica, si annacqua di fronte alle necessità politiche. Così, il poeta scrive nel 1878 (in una poesia significativamente intitolata Canto dell amore) «Oggi co l papa mi concilierei , invitando il prima detestato Pio IX (al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti) a bere insieme a lui un bicchiere alla salute della libertà («Vieni: a la libertà brindisi io faccio: / cittadino Mastai, bevi un bicchier! ). Pur rimanendo laico fino al termine dei suoi giorni, per questa svolta Carducci viene accusato di aver tradito gli ideali della repubblica e di aver rinnegato la battaglia per la giustizia sociale. Alcuni letterati, che avevano visto in lui la bandiera della democrazia, non abbandoneranno invece la poesia di impegno civile, ancora animati dall antico spirito rivoluzionario. Uno tra questi, lo scapigliato Ferdinando Fontana (1850-1919), risponderà all invito all amore indirizzandogli un messaggio poetico di tutt altro tenore dal titolo emblematico: Canto dell odio. CARDUCCI SIMBOLO DELL ITALIA POST-UNITARIA DAI TEMI ai testi: T2 > p. 63 T3 > p. 64 delusione per il Risorgimento tradito anticlericalismo ed esaltazione del progresso svolta conservatrice Carducci poeta vate L AUTORE / GIOSU CARDUCCI / 51

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento