T19 - La mia sera

VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE INTERPRETARE 1 Qual è nel testo l interlocutore del poeta? 2 Quale desiderio viene espresso da Pascoli? 3 Quando il poeta si troverà a percorrere la strada bianca al suono ritmato delle campane (vv. 2124)? ANALIZZARE Qui la nebbia è vista da Pascoli come una presenza amica o nemica? perché? 9 A tuo parere, che cosa rappresenta il placido sonnecchiare del cane (v. 30)? SCRIVERE PER... CONFRONTARE 4 Individua lo schema delle rime. 5 Come possiamo descrivere la sintassi di questa poesia? Ti sembra che essa intervenga a interrompere il ritmo dei versi oppure che sia accordata ad esso? Motiva la tua risposta con opportuni riferimenti testuali e prova a ipotizzare una spiegazione di tale scelta da parte dell autore. 6 Individua nel componimento tutti i riferimenti (anche di tipo simbolico) al motivo della morte. 7 Fumo (v. 3) per indicare la nebbia è a un ossimoro. b una sineddoche. 8 10 Il v. 9 di questo componimento di Pascoli (Ch io veda soltanto la siepe) non può non richiamare alla memoria del lettore la siepe dell Infinito di Leopardi, anche per l analoga disposizione interiore del poeta, propenso a rifiutare di estendere il proprio sguardo troppo lontano. Tuttavia tra le situazioni descritte dai due autori e tra i loro stati d animo ci sono anche alcune differenze notevoli. Raffronta le due poesie in un testo di circa 30 righe. c una metafora. d una similitudine. La mia sera / T19 / Canti di Castelvecchio / Il tumulto del passato e la pace del presente / Composta nel 1900 e pubblicata lo stesso anno sulla rivista Il Marzocco , La mia sera è la descrizione della fine di una giornata di pioggia, quando ogni cosa sembra risvegliarsi a nuova vita. E come la sera è attraversata da dolci suoni e voli di rondini, così anche la vecchiaia del poeta sembra consolata dai voli della fantasia e del ricordo, che acuiscono in lui il desiderio di addormentarsi come quando era bambino, di sentire la presenza della madre chinata a dargli il bacio della buonanotte e poi di immergersi nel sonno. METRO Cinque strofe composte da 7 novenari e 1 senario, che si chiude sempre con la parola sera. Le rime sono alternate secondo lo schema ABABCDCd. 5 Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c è un breve gre gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre una gioia leggiera. Nel giorno, che lampi! che scoppi! Che pace, la sera! 3 tacite: silenziose. 4 breve: perché senza eco, smorzato. 5 tremule: perché mosse dal vento. 6 trascorre: attraversa, fa vibrare. Il ver- bo è usato transitivamente. 7 scoppi: il rimbombo dei tuoni. L AUTORE / GIOVANNI PASCOLI / 501

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento