Il magnifico viaggio - volume 5

10 15 20 25 30 Nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch è morto! Ch io veda soltanto la siepe dell orto, la mura ch ha piene le crepe di valeriane. Nascondi le cose lontane: le cose son ebbre di pianto! Ch io veda i due peschi, i due meli, soltanto che danno i soavi lor mieli pel nero mio pane. Nascondi le cose lontane che vogliono ch ami e che vada! Ch io veda là solo quel bianco di strada, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane ... Nascondi le cose lontane nascondile, involale al volo del cuore! Ch io veda il cipresso là, solo, qui, solo quest orto, cui presso sonnecchia il mio cane. 11 la mura: femminile arcaico per il muro . 12 valeriane: la valeriana è una pianta me- dicinale, che cresce anche selvatica. 14 ebbre: qui nel senso di piene , inzuppate (delle lacrime versate in una vita tanto ricca di dolori). 17 i soavi lor mieli: i loro frutti dolci (soavi) come il miele. 21-22 quel bianco di strada: l astratto per il concreto sembra quasi smaterializzare la visione, come nella tela di un pittore impressionista. La strada è quella che porta al cimitero. 26 involale al volo: figura etimologica. Involare significa rubare , sottrarre . Possiamo interpretare così: il cuore del poeta vola verso le cose lontane e ne riceve sempre nuovo dolore; perciò egli chiede alla neb- bia di far sì che esso non le trovi, togliendole al suo volo, sottraendole al suo continuo ritornare ad esse, nascondendogliele affinché la loro vista non riacutizzi la sofferenza. 28 solo: qui va inteso molto probabilmente come aggettivo ( solitario , isolato ), mentre al verso successivo lo stesso vocabolo è avverbio ( soltanto , solamente ). 29 cui presso: accanto al quale (anastrofe). DENTRO IL TESTO Un desiderio di annullamento I contenuti tematici Nascondi le cose lontane: il primo verso della lirica torna come una sorta di refrain, di ritornello all inizio di ogni strofa. In esso l aggettivo lontano ha una duplice declinazione semantica: il poeta invita la nebbia a nascondere le cose lontane nel tempo (alla prima e alla seconda strofa) e nello spazio (alla terza e alla quarta). Pascoli spera infatti che essa celi ai suoi occhi e alla sua mente il passato della fanciullezza (con gli eventi che possiamo immaginare - gli ricordano la felicità distrutta dall uccisione del padre: quello ch è morto, v. 9), ma anche il mondo presente, con i richiami delle passioni e gli appelli all azione (che vogliono ch ami e che vada, v. 20). Egli invece vuole vedere soltanto le piccole L AUTORE / GIOVANNI PASCOLI / 499

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento