Il magnifico viaggio - volume 5

compagno malato e della sua morte, con la conseguente riflessione sulla fortuna di morire giovani rispetto alla condizione di affanno di chi conosce maturità e vecchiaia (vv. 37-64). Tuttavia, già nelle prime due parti non mancano velati riferimenti al motivo funebre. Al v. 5 le foglie sono morte e più avanti, al v. 21, aspre, cioè secche: immagini, dunque, opposte a quelle di vita. La similitudine, ai vv. 29-30, per cui l aquilone è paragonato a un fiore che fugga su lo stelo / esile, e vada a rifiorir lontano viene ripresa nel periodo ai vv. 52-55 a proposito del compagno morto: Oh! dolcemente, so ben io, si muore / la sua stringendo fanciullezza al petto, / come i candidi suoi pètali un fiore / ancora in boccia! In tal modo essa svela da subito il proprio valore simbolico basato su un intreccio di fragilità, morte e rinascita (le stesse viole sono nate al riparo costituito dalle foglie secche: Son nate [...] / tra le morte foglie, vv. 4-5). Al v. 27 l effetto onomatopeico dell espressione un lungo dei fanciulli urlo «tre parole con l accento sulla u, a rendere il vario e prolungato grido dei fanciulli (Pietrobono) introduce una nota di allarme, come la ventata / di sbieco ai vv. 35-36 inserisce un elemento di violenza che interrompe la spensieratezza dei giochi infantili. Il bianco degli aquiloni (molte bianche ali sospese, v. 12) e dei fiori primaverili (qualche fior di primavera / bianco, vv. 18-19, dove la nota cromatica viene evidenziata dal chiasmo) non fa che anticipare il pallore della malattia e poi della morte del compagno prematuramente scomparso (il pallor muto del viso, v. 42; Tu eri tutto bianco, v. 46). Allo stesso modo il contrasto cromatico rosso/bianco delle siepi (qualche mazzo rosso / di bacche, vv. 17-18, seguito dal già citato bianco dei fiori primaverili) prelude, in chiasmo, all opposizione bianco/rosso nel corpo del fanciullo malato (Tu eri tutto bianco [...] / solo avevi del rosso nei ginocchi, vv. 46-47), rappresentato in una maniera che sembra rimandare alla tradizionale iconografia del Cristo crocifisso. Alla fine si capisce così come l improvviso precipitare dell aquilone a cui alludono i vv. 35-36 annunci, per analogia, la morte del povero giovane. Presente e passato Il componimento presenta un continuo andirivieni tra presente e passato, un movimento incessante sottolineato dall oscillazione dei tempi verbali. Se fino al v. 15 sembra prevalere il presente, al v. 16 (c era) si assiste a un cambiamento improvviso, confermato dalle forme verbali successive (saltava, v. 20; mostrava, v. 22). Al v. 21 (Or siamo fermi) si torna di nuovo al presente per poi riandare, al v. 43 (dissi), ancora al passato e così via. In tal modo l autore riesce a rendere molto efficacemente il sovrapporsi nella coscienza del soggetto dei diversi piani temporali e la loro compresenza. In ciò si manifesta la modernità pascoliana, che sembra perfettamente accordata alle più recenti teorie filosofico-scientifiche, dalla psicanalisi del medico austriaco Sigmund Freud all Intuizionismo del filosofo francese Henry Bergson. Notiamo en passant che quest ultimo pubblicava proprio nel 1899 (lo stesso anno in cui Pascoli scrisse questa poesia) il Saggio sui dati immediati della coscienza, nel quale, distaccandosi dal Positivismo, rilevò come l idea di tempo non ammetta solo una caratterizzazione fisico-matematica: la scienza spazializza il tempo riducendolo a successione di intervalli, ma non ne coglie l essenza, che è la durata del flusso continuo degli stati di coscienza. Un concetto che Pascoli (al di là del fatto che conoscesse o meno gli scritti di Bergson) sembra intuire e mettere in atto nella costruzione di questo suo testo. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Riassumi il contenuto della poesia in circa 5 righe. 2 Perché le ginocchia del bambino malato erano rosse? 3 Perché il fanciullo che non c è più viene considerato felice? ANALIZZARE 4 Individua le similitudini. A quale repertorio attingono? 486 / IL SECONDO OTTOCENTO 5 Descrivi l andamento sintattico prevalente: ci sono enjambement e/o iperbati? 6 Quale strategia sintattica adotta il poeta ai vv. 2526 per riprodurre i movimenti dell aquilone? 7 Quale figura retorica osservi invece ai vv. 31-33? Quale effetto ottiene il suo utilizzo? 8 Al v. 27 un lungo dei fanciulli urlo è a un chiasmo. b un iperbato. c un allegoria. d una metafora.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento