3 - Fratellanza e patriottismo: l’impegno civile

I grandi temi tra gli uccelli che incontriamo nei suoi versi ci sono rondini, pettirossi, capinere, cuculi, fringuelli, assiuoli, puffini, cinciallegre..., e tra i fiori e le piante troviamo mandorli, biancospini, viburni, meli, pioppi, gelsomini, digitali, acanti, tamerici... Pascoli tende però a riferirsi alle cose non per come sono, ma per come le sente e le vede mediante un «ottica rovesciata (Bàrberi Squarotti) e visionaria che scruta al di là del fenomeno, alterando prospettive, rapporti e proporzioni. Dunque, se a prima vista può sembrare che gli elementi della natura siano rappresentati con realismo, essi tuttavia non vanno considerati in sé, bensì all interno dei nessi emozionali che li legano alla dimensione interiore dell io poetico. Dunque il poeta non ha interesse a perlustrare e registrare la varietà superficiale della natura: suo compito è invece quello di percepire «non so quali raggi X che illuminano a lui solo le parvenze velate e le essenze celate , leggendo il mondo come la foresta di simboli già immaginata da Baudelaire. SIMBOLISMO DAI TEMI ai testi: T8 > p. 462 T11 > p. 472 T20 > p. 505 T21 > p. 512 ogni particolare della natura nasconde dimensioni e significati simbolici la poesia, intuitiva e alogica, scopre allusioni e sensi nascosti rivela i nessi tra la natura e il soggetto si alimenta con la soggettività delle sensazioni | 3 | Fratellanza e patriottismo: l impegno civile Un giornalismo poetico Negli ultimi anni della sua parabola letteraria, Pascoli coltiva l abitudine di comporre poesie d occasione, a commento di avvenimenti storici (dalla disfatta dell esercito italiano ad Adua, nel 1896, all omicidio di re Umberto I, nel 1900) o di attualità (spedizioni polari, imprese di aviatori ecc.). Questa produzione, di stampo quasi giornalistico , può a prima vista sorprendere e confondere se rapportata con la sua concezione poetica. Che cosa spinge il poeta puro del Fanciullino in questa direzione? E, soprattutto, che cosa lo induce a collaborare a riviste e quotidiani politicamente impegnati (soprattutto sul versante nazionalistico), aspirando a un ruolo di poeta pedagogo , tanto distante dalla sua sensibilità artistica e umana? La ricerca del pubblico di massa Una prima risposta sta nel desiderio di Pascoli di ritagliarsi un ruolo pubblico, che lo ponga in contatto con la massa dei lettori: per quanto lontano dai salotti e dalla mondanità della vita culturale nazionale, egli non è infatti insensibile all idea di competere, sia pure su un terreno per lui sfavorevole, con il rivale d Annunzio, abile comunicatore, sempre al centro dell attenzione. Un vate portavoce del popolo Ma c è anche ed è forse la principale una ragione ideologico-culturale più profonda. Nel Fanciullino Pascoli scrive che «il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detta : ciò significa che a lui non si chiede solo di 434 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento