Il magnifico viaggio - volume 5

80 Ma nascoste da chi? Marina, quasi senza sapere che si facesse, afferrò il libro di preghiere e ne sfogliò le pagine. Ne cadde un foglio ripiegato, tutto coperto di caratteri giallognoli, sbiaditissimi. Ella lo apre e vi legge: 2 maggio 1802 per ricordarmi. 85 90 95 100 105 110 Ch io mi ricordi, nel nome di Dio! Altrimenti perché rinascere? Ho pregato la Vergine e Santa Cecilia di rivelarmi il nome che mi sarà imposto allora. Non vollero. Ebbene, qualunque sia il tuo nome, tu che hai ritrovato e leggi queste parole, conosci in te l anima mia infelice. Avanti di nascere hai sofferto tanto, tanto (questa parola era ripetuta dieci volte in caratteri assai grandi) col nome di Cecilia. Ricordati! maria cecilia varrega di Camogli,14 infelice moglie del conte Emanuele d Ormengo. Ricordati la sera del 10 gennaio 1797 a Genova in casa Brignole:15 ricordati il viso bianco, il neo sulla guancia destra della santa zia, suor Pellegrina Concetta. Ricordati il nome renato, l uniforme rosso e azzurro, gli spallini e i ricami d oro al collo e la rosa bianca del ballo Doria. Ricordati il carrozzone nero, la neve e la donna di Busalla16 che mi ha promesso di pregare per me. Ricordati la visione avuta in questa camera, due ore dopo mezzanotte, le parole di fuoco sfolgoranti sulla parete, parole di una lingua ignota e tuttavia chiarissime in quel punto alla mia intelligenza che vi intese il conforto e la promessa divina. Mi è impossibile trascrivere quei segni, non ne ricordo che il senso. Dicevano che rinascerei, che vivrei ancora qui, amerei Renato e sarei riamata da lui; dicevano un altra cosa buia, incomprensibile, indecifrabile; forse il nome che egli porterà allora. Vorrei scrivere la mia vita intera, non ne ho la forza; bastino quei cenni. Cambiati nome! Che io torni a essere Cecilia. Che egli ami Cecilia! Questo stipo era di mia madre; nessuno conosce il segreto. Vi pongo lo specchietto a cornice d argento che la mamma ha avuto a Parigi da Cagliostro.17 Mi vi sono guardata a lungo, a lungo; lo specchietto ritiene18 la fisonomia dell ultima persona che vi si è guardata. Vi ho incisa la data con la pietra del mio anello. Questi sono i miei capelli. Non li conosci? Pensa. Strana cosa parlare a te come se tu non fossi io stessa! Come son belli e fini i miei capelli! Vanno sotterra senza un bacio d amore, senza una carezza. Come son biondi! Vanno sotterra. Anche tu, piccola mano mia! Metto coi capelli un guanto per ricordarmi di te, piccola mano. Nota che il pollice del guanto mi è corto. Chi sa se avrò una manina così bella, così morbida? La bacio. Addio! 14 Camogli: comune in provincia di Ge- nova, sulla riviera di Levante. 15 Brignole: nobile famiglia genovese (come più avanti Doria). 16 Busalla: piccolo comune in provincia di Genova. 17 Cagliostro: Alessandro conte di Cagliostro, avventuriero il cui vero nome era Giu- seppe Balsamo (1743-1795), famoso per le sue arti di negromante. 18 ritiene: trattiene, conserva. Le parole valgono giallognolo Tra gialli, giallini e giallastri affiora anche il giallognolo. Il suffisso -ognolo non promette nulla di buono: e infatti se sfoggiamo una faccia giallognola, abbiamo una pessima cera, quel giallo pallido e smorto che è l invito più eloquente a prenderci qualche giorno di riposo (e magari a farci controllare le transaminasi). Il suffisso alterativo aggettivale -ognolo possiede sempre un senso spregiativo o, quando va bene, attenuativo. Indica almeno un paio di aggettivi che presentano questa forma. LA CORRENTE / IL DECADENTISMO / 415

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento