T9 - Vocali

/ T9 / / Suoni e immagini di un visionario / Vocali Arthur Rimbaud Scritto nell estate del 1871, questo sonetto viene inviato da Rimbaud a Verlaine, che lo include nella sua antologia I poeti maledetti. L autore passa in rassegna le vocali e attribuisce a ciascuna di esse uno specifico colore, dal quale poi scaturisce una serie di immagini. 4 Golfes d ombre; E, candeurs des vapeurs et des tentes, Lances des glaciers fiers, rois blancs, frissons d ombelles; I, pourpres, sang craché, rire des lèvres belles Dans la colère ou les ivresses pénitentes; 8 golfi d ombra; E, candori di tende e vapori, lance di fieri ghiacciai, fremiti di umbelle, re bianchi; I, porpore, sputo di sangue, belle labbra ridenti a pentite ebbrezze o a furori; U, cycles, vibrements divins des mers virides, Paix des p tis semés d animaux, paix des rides Que l alchimie imprime aux grands fronts studieux; 11 U, cicli, di mari verdi divine fughe, pace di animali ai campi, pace di rughe che l alchimia imprime all ampio viso saggio; O, supr me Clairon plein des strideurs étranges, Silences traversés des Mondes et des Anges: O l Oméga, rayon violet de Ses Yeux! 14 O, suprema Tromba piena di stridi fondi, silenzi solcati dagli Angeli e dai Mondi: O, l Omega, dei Suoi Occhi il violaceo raggio! 2 nascite latenti: origini nascoste, remote. 3 corsali: corsale o corsaletto è il pri- mo segmento del torace di alcuni insetti; qui indica, per sineddoche, i corpi delle mosche. 4 crudi fetori: intensi miasmi (dai quali sono attratte le mosche). 5 golfi d ombra: oscuri recessi. 6 lance di fieri ghiacciai: picchi ghiacciati, acuminati come lance. fremiti di umbelle: campi di fiori ondeggianti al vento; umbella sta per ombrella , vocabolo che in botanica indica il disporsi a forma di ombrello dei petali del fiore composto. 7 re bianchi: secondo alcuni potrebbero essere gli emiri , i capi tribù arabi che nell abbecedario su cui studiò Rimbaud bambino illustravano la lettera E. porpore: stoffe di colore rosso intenso. sputo: rigurgito, fiotto. 8 labbra furori: le labbra di una donna che ride in un ubriachezza di cui si vergogna (a pentite ebbrezze) o nella collera (a furori). L interpretazione, però, non 386 / IL SECONDO OTTOCENTO A noir, E blanc, I rouge, U vert, O bleu: voyelles, Je dirai quelque jour vos naissances latentes: A, noir corset velu des mouches éclatantes Qui bombinent autour des puanteurs cruelles, è univoca; rimane così una suggestione vaga e misteriosa. 9 cicli: cerchi, forme circolari. Alludono alla perfezione oppure all infinito ripetersi della vita e della Storia (ma anche queste sono soltanto ipotesi interpretative). mari verdi: possono essere mari in senso proprio o anche prati (campi d erba verde). divine fughe: maestose distese. 10 animali ai campi: bestie al pascolo. 10-11 rughe che saggio: rughe che lo studio (l alchimia) imprime sul volto del sapiente. Propriamente l alchimia era una presunta scienza i cui adepti, nei secoli passati, pensavano di poter riuscire un giorno a tramutare i metalli umili in oro e a guarire ogni malattia. 12 suprema Tromba: quella del giudizio finale (ricorda la «tromba che diffonderà un suono mai sentito dell inno medievale latino Dies irae). stridi fondi: suoni profondi. 14 l Omega: l ultima lettera dell alfabeto greco, che nel linguaggio biblico indica la TESTO ORIGINALE Voyelles A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu: vocali, dirò un giorno le vostre nascite latenti: A, delle mosche neri pelosi corsali che ronzano sui crudi fetori, splendenti, fine di ogni cosa, così come l alfa, la prima lettera, significa l inizio. Dio è, appunto, l alfa e l omega, principio e termine di tutto. Suoi Occhi: forse gli occhi di Dio, che vede ogni cosa e scruta nel profondo il cuore dell uomo. Secondo altri invece sarebbero, più semplicemente, gli occhi di una donna amata dal poeta. Le parole valgono porpora Dici porpora e, pensando a meravigliose stoffe di colore rosso intenso, fai un salto nel passato, quando i fenici tingevano le loro stoffe con la sostanza che dà il nome a questa tinta, ricavata da certi molluschi. Da quel momento, la porpora è stata sempre un segno esteriore di dignità: si pensi agli antichi romani, che ne fecero il simbolo dell ordine senatorio, o ai bizantini, che associarono al panno color porpora la sovranità imperiale. Anche oggi la porpora riveste un significato di prestigio al punto che il porporato indica, per antonomasia, una figura precisa: quale?

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento