Il magnifico viaggio - volume 5

ma questo assunto non lo porta a teorizzare un atteggiamento rinunciatario o una fuga dal mondo attraverso l ascesi, bensì a manifestare una piena ed entusiastica accettazione della vita, nel rovesciamento di ogni morale tradizionale. Prendendo a simbolo Dioniso, il dio greco dell ebbrezza e della danza, egli afferma la necessità di creare un uomo nuovo, un superuomo, il quale, libero dai vincoli morali e affrancato da ogni soggezione a valori precostituiti, possa diventare padrone del proprio destino e imporre la propria volontà di potenza, vincendo il disordine del mondo. La critica nietzschiana alla morale Per Nietzsche, nel corso della Storia, l affermazione di tale volontà è stata impedita da mistificazioni e «menzogne , con le quali l Occidente ha ingannato sé stesso per secoli. Due di esse, in particolare, hanno neutralizzato la possibilità di creare una civiltà superiore : la filosofia di Platone, che respinge il mondo reale come falso e inventa un mondo ideale il mondo delle idee, caratterizzato da ordine, armonia, bene presentandolo come la vera realtà; e il cristianesimo, che condivide la stessa concezione del platonismo l aldilà contrapposto al mondo terreno, lo spirito al corpo promettendo però l avvento del mondo vero non solo ai sapienti, ma a qualunque uomo pio e virtuoso. Al cristianesimo si devono infine, secondo Nietzsche, l odio verso tutti i valori vitali salute, bellezza, forza, potenza e il predominio di una morale, incentrata sull umiltà e sulla sottomissione, che ha condotto l Occidente alla decadenza. L intuizionismo di Henri Bergson Nella cultura di fine secolo riveste grande importanza anche il pensiero del filosofo francese Henri Bergson (1859-1941), teorizzatore dei princìpi dell intuizionismo. Al razionalismo scientista egli oppone una visione dell uomo e del mondo fondata sullo «slancio vitale : per Bergson, la vita è una continua creazione che sfugge a ogni assetto razionale. Secondo la sua dottrina, la conoscenza della realtà avviene in maniera immediata, attraverso l intuizione, grazie alla quale si può cogliere l essenza delle cose. Le idee, i sentimenti, le impressioni non si allineano in una successione discontinua, ma in un unico fluire nel quale si mescolano passato e presente. Si tratta, in altre parole, di una diversa concezione del tempo, vi- Edvard Munch, Ritratto di Friedrich Nietzsche, 1906. Oslo, Munch-Museet. sto non più come concatenazione di eventi, ma come compresenza di ricordi nella percezione del soggetto. Anche la riflessione di Bergson supera quindi le distinzioni razionalistiche e ribalta le prospettive di una visione ordinata del mondo. La crisi dei valori assoluti Attraverso il recupero della dimensione irrazionale proposto da simili interpretazioni dell esperienza umana, si afferma in questi anni l idea che la vera realtà sia sempre quella che giace negli abissi dell animo o nel fondo nascosto della coscienza. Il Decadentismo coincide proprio con il tentativo di recuperare questa essenza profonda, che sfugge all astrazione dell intelletto. Ma tale ricerca emotiva presuppone spesso un rifiuto e una dissacrazione di tutte le sovrastrutture moralistiche e culturali che la civiltà borghese ha confezionato per l uomo. Piuttosto che costruire miti, valori e modelli, l artista decadente intende demolirli, creando una frattura tra il proprio io autentico e l ipocrita ambiente sociale che gli sta attorno e lo assedia. L EPOCA E LE IDEE / 33

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento