Educare gli italiani

Educare gli italiani Uno dei problemi che il neonato Regno d Italia deve affrontare, oltre alle questioni politiche e amministrative, è quello educativo. Il compito delle classi dirigenti è unire culture, mentalità e dialetti diversi, inculcando in tutte le coscienze il sentimento dell italianità e richiamando le nuove generazioni a un modello unitario di etica civile. La difficile impresa di unire la nazione Lo strumento più adatto per svolgere tale funzione è individuato nella pubblica istruzione, ma i risultati non sono immediati. Le difficoltà nella formazione dell esercito di leva, il brigantaggio, le emigrazioni verso il Nuovo Mondo e quelle interne dalle campagne alle città e dal Sud al Nord mostrano i ritardi dello Stato e i limiti del processo di assimilazione culturale e formazione dell identità nazionale. Ancora all inizio del Novecento, documenti e lettere testimoniano di soldati del Sud che, chiamati alla leva, scrivevano di dover «partire per l Italia . Un obiettivo raggiunto molto tardi L Italia «una d arme, di lingua, d altar cantata da Manzoni nell ode Marzo 1821, scritta nel 1848 alla vigilia della Prima guerra d indipendenza, sarà insomma per molti anni non più che un auspicio. Più tardi, nel 1874, il critico letterario nonché ex ministro dell Istruzione del Regno Francesco De Sanctis ancora lamenta la mancata unificazione concreta di un paese in cui «sotto lo stesso nome di Italiani siamo in verità diversi strati e diverse civiltà . Per veder prendere forma una reale unità della nazione occorrerà attendere il declino dell Italia rurale, l esodo dal Sud al Nord degli anni Cinquanta del Novecento e l affermazione dell industria culturale dei mass media: il verificarsi, cioè, delle condizioni che determinano la diffusione di una lingua comune italiana parlata dalle masse. Una letteratura per la giovane generazione italiana Raggiunta l Unità, la necessità di amalgamare la cultura delle diverse regioni e di inglobare in quella borghese i ceti subalterni viene perseguita, oltre che con la scolarizzazione, con lo sviluppo dell editoria per ragazzi. Alla fioritura della narrativa per l infanzia concorrono scrittori specializzati, ma anche letterati di primo piano (come Luigi Capuana), che colgono così l opportunità di allargare il proprio pubblico di riferimento. I libri per la nuova Italia Un diario per tutte le classi sociali Una pedagogia laica CUORE DI DE AMICIS Il successo maggiore arride a uno scrittore già affermato, il ligure Edmondo De Amicis (1846-1908), autore di romanzi, novelle, cronache di viaggio e giornalistiche. Nel 1886 questo narratore amato da folle di lettori ma bistrattato dai critici, che gli rimproverano la tendenza a un facile sentimentalismo di maniera («Edmondo dei languori lo ribattezza Giosuè Carducci), dà alle stampe un libro rivolto ai bambini in età scolare. Si intitola Cuore ed è strutturato come una sorta di diario nel quale, tra maestri, alunni e genitori, sfila una piccola e orgogliosa Italia, l Italia di tutte le regioni e di tutti i ceti sociali: operai, modesti artigiani come muratori e fabbri, disoccupati, piccoli commercianti, impiegati e ricchi borghesi. Quello che l autore compone, attraverso ritratti, storie e aneddoti, è una sorta di galateo sentimentale, un prontuario di valori in cui ciascun italiano dovrà riconoscersi: il sacrificio, IL GENERE / LA LETTERATURA PER RAGAZZI / 313

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento