Il magnifico viaggio - volume 5

L interpretazione verghiana dei fatti La rinuncia all equidistanza A differenza di altre novelle, qui Verga lascia trapelare la propria ideologia di conservatore diffidente di ogni cambiamento: omettendo di sottolineare le responsabilità dei ricchi nell opprimere le misere plebi, egli si sofferma sulle efferatezze dei popolani, passando in rassegna le vittime della loro furia, per lo più innocenti, dal povero don Paolo, modesto proprietario caduto in rovina, al figlio undicenne del notaio, fino alla baronessa che stringe al seno un lattante. D altra parte, la sanguinosa mattanza non può produrre effetti: la domenica successiva, uccisi tutti i notabili del paese, i rivoltosi si ritrovano senza una guida, incapaci di gestire i propri interessi: il fazzoletto tricolore, floscio (r. 90) che pende dal campanile del paese, immerso in un silenzio spettrale, è il simbolo del fallimento dell insurrezione. La visione pessimistica verghiana della Storia è insomma presente anche in questa novella: le gerarchie sociali sono un fatto naturale e le differenze tra le classi saranno sempre immutabili (I galantuomini non potevano lavorare le loro terre colle proprie mani, e la povera gente non poteva vivere senza i galantuomini, rr. 141-143). La giustizia sommaria praticata da Bixio e i processi che portano in carcere i responsabili della rivolta costituiscono l ovvio, disastroso coronamento di un irrealizzabile moto rivoluzionario. Alla fine, tutto rimane come prima, la vita riprende il suo corso e presto o tardi tutti dimenticheranno l accaduto. Soltanto qualche madre, qualche vecchiarello (rr. 147-148) terranno vivo il ricordo, traendone la morale che all aria ci vanno i cenci (rr. 150-151): un amara lezione che rammenta a tutti gli illusi quanto sia inutile combattere contro il fatale corso della vita umana. Le scelte stilistiche Coerentemente con la poetica verista, il narratore è interno al mondo narrato: ne assume i riferimenti culturali (ricco epulone, r. 8), modi di dire (come in un paese di turchi, r. 77) ed espressioni dialettali (La gnà Lucia, rr. 19-20). Si mimetizza al punto da sembrare un testimone delle violenze dei contadini. Ma, come abbiamo cercato di mettere in luce, questa volta la fedeltà al vero è sacrificata sull altare dell ideologia. La gratuità dell eccidio e la ferocia dei suoi invasati protagonisti (la cui azione è metaforicamente rappresentata come un incontrollato elemento naturale: il mare in tempesta, r. 3; il torrente, r. 39; la piena di un fiume, r. 62) emergono chiaramente nella condanna della rivolta, un carnevale furibondo del mese di luglio (r. 75), mentre nel tumulto della barbarie si stagliano i casi pietosi di vittime inerti, travolte dal dilagare della barbarie. Come ha scritto il critico Giancarlo Mazzacurati, «il narratore, perduta ogni equidistanza, scaglia contro la massa infuriata la sua esplicita difesa di classe : l ottica dell anonimo spettatore finisce per lasciare lo spazio a una riflessione personale e sconsolata sull inutilità del conflitto politico. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 La novella può essere suddivisa in tre macrosequenze: individuale e attribuisci un titolo a ciascuna di esse. 2 Quale giustificazione viene addotta per l assassinio del figlio del notaio da parte di uno dei suoi carnefici? 3 Come si comportano i contadini quando pensano a come spartirsi la terra? 4 Che significato ha la frase del carbonaio che chiude la novella? ANALIZZARE 5 Nella prima parte della novella, i contadini e i benestanti vengono indicati con il nome dei rispettivi copricapo: berrette bianche (rr. 4-5) e cappelli (r. 13). 274 / IL SECONDO OTTOCENTO Quale figura retorica usa in questo caso l autore? a Metafora. c Metonimia. b Personificazione. d Sineddoche. INTERPRETARE 6 Il ritmo narrativo della novella è estremamente vario. Si possono notare, per esempio, la velocità incalzante con la quale vengono seguite le fasi della rivolta e la pacatezza delle scene relative ai giorni successivi. A quale scopo, a tuo giudizio, Verga adotta questa strategia narrativa? 7 Con quale punto di vista vengono rappresentati i giurati? Come spieghi questa scelta dell autore? 8 Un grande scrittore siciliano del Novecento, Leonardo Sciascia (1921-1989), ha approfondito l analisi dei fatti di Bronte accusando Verga di averne dato

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento