Il magnifico viaggio - volume 5

70 75 80 85 90 95 100 105 110 le ripeteva ogni volta: «Andatevene! andatevene! Non ci tornate più nell aia! . Ma ricchia piangeva notte e giorno, e alla madre le piantava in faccia gli occhi ardenti di lagrime e di gelosia, come una lupacchiotta anch essa, quando la vedeva tornare da campi pallida e muta ogni volta. «Scellerata! , le diceva. «Mamma scellerata! . «Taci! . «Ladra! ladra! . «Taci! . «Andrò dal brigadiere, andrò! . «Vacci! . E ci andò davvero, coi figli in collo,22 senza temere di nulla, e senza versare una lagrima, come una pazza, perché adesso l amava anche lei quel marito che le avevano dato per forza, unto e sudicio dalle ulive messe a fermentare. Il brigadiere fece chiamare Nanni, e lo minacciò della galera, e della forca. Nanni si diede a singhiozzare ed a strapparsi i capelli; non negò nulla, non tentò scolparsi. « la tentazione! , diceva; «è la tentazione dell inferno! . Si buttò ai pie di del brigadiere supplicandolo di mandarlo in galera. «Per carità, signor brigadiere, levatemi da questo inferno! fatemi ammazzare, mandatemi in prigione; non me la lasciate veder più, mai! mai! . «No! , rispose però la Lupa al brigadiere. «Io mi son riserbato un cantuccio della cucina per dormirvi, quando gli ho data la mia casa in dote. La casa è mia. Non voglio andarmene! . Poco dopo, Nanni s ebbe nel petto un calcio dal mulo e fu per morire; ma il par roco ricusò di portargli il Signore23 se la Lupa non usciva di casa. La Lupa se ne andò, e suo genero allora si poté preparare ad andarsene anche lui da buon cristiano; si confessò e comunicò con tali segni di pentimento e di contrizione che tutti i vicini e i curiosi piangevano davanti al letto del moribondo. E meglio sarebbe stato per lui che fosse morto in quel tempo, prima che il diavolo tornasse a tentarlo e a ficcarglisi nell a nima e nel corpo quando fu guarito. «Lasciatemi stare! , diceva alla Lupa; «per carità, lasciatemi in pace! Io ho visto la morte cogli occhi! La povera Maricchia non fa che disperarsi. Ora tutto il paese lo sa! Quando non vi vedo è meglio per voi e per me . Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne suoi gli facevano perdere l anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi24 sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo: «Sentite! , le disse, «non ci venite più nell aia, perché se tornate a cercarmi, com è vero Iddio, vi ammazzo! . «Ammazzami , rispose la Lupa, «ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci . Ei come la scorse da lontano, in mezzo a seminati verdi, lasciò25 di zappare la vigna, e andò a staccare la scure dall olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e man giandoselo con gli occhi neri. «Ah! malanno all anima vostra! , balbettò Nanni. 22 in collo: in braccio. 23 ricusò il Signore: rifiutò di somministrargli i sacramenti. 24 a strasciconi: strisciando (per penitenza). 25 lasciò: interruppe. L AUTORE / GIOVANNI VERGA / 227

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento