Il magnifico viaggio - volume 5

105 110 115 Malpelo si affeziona a Ranocchio 120 125 130 135 140 pendo che era malpelo, ei si acconciava ad esserlo il peggio che fosse possibile, e se accadeva una disgrazia, o che un operaio smarriva i ferri, o che un asino si rompeva una gamba, o che crollava un pezzo di galleria, si sapeva sempre che era stato lui; e infatti ei si pigliava le busse48 senza protestare, proprio come se le pigliano gli asini che curvano la schiena, ma seguitano a fare a modo loro. Cogli altri ragazzi poi era addirittura crudele, e sembrava che si volesse vendicare sui deboli di tutto il male che s immaginava49 gli avessero fatto, a lui e al suo babbo. Certo ei provava uno strano diletto a rammentare ad uno ad uno tutti i maltrattamenti ed i soprusi che avevano fatto subire a suo padre, e del modo in cui l avevano lasciato crepare. E quando era solo borbottava: «Anche con me fanno così! e a mio padre gli dicevano Bestia, perché ei non faceva così! . E una volta che passava il padrone, accompa gnandolo con un occhiata torva: « stato lui, per trentacinque tarì! .50 E un altra volta, dietro allo sciancato: «E anche lui! e si metteva a ridere! Io l ho udito, quella sera! . Per un raffinamento51 di malignità sembrava aver preso a proteggere un po vero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte52 s era lussato il femore, e non poteva far più il manovale. Il poveretto, quando portava il suo corbello di rena in spalla, arrancava in modo che sembrava ballasse la tarantella, e aveva fatto ridere tutti quelli della cava, così che gli avevano messo nome Ranocchio; ma lavorando sotterra, così ranocchio com e ra, il suo pane se lo buscava; e Malpelo gliene dava anche del suo, per prendersi il gusto di tiranneggiarlo, dicevano.53 Infatti egli lo tormentava in cento modi. Ora lo batteva senza un motivo e senza misericordia, e se Ranocchio non si difendeva, lo picchiava più forte, con maggiore accanimento, e gli diceva: «To ! Bestia! Bestia sei! Se non ti senti l ani mo54 di difenderti da me che non ti voglio male, vuol dire che ti lascerai pestare il viso da questo e da quello! . O se Ranocchio si asciugava il sangue che gli usciva dalla bocca o dalle narici: «Così, come ti cuocerà55 il dolore delle busse, imparerai a darne anche tu! . Quan do cacciava un asino carico per la ripida salita del sotterraneo, e lo vedeva puntare gli zoccoli, rifinito,56 curvo sotto il peso, ansante e coll occhio spento, ei lo batteva senza misericordia, col manico della zappa, e i colpi suonavano secchi sugli stin chi e sulle costole scoperte. Alle volte la bestia si piegava in due per le battiture, ma stremo57 di forze non poteva fare un passo, e cadeva sui ginocchi, e ce n era uno il quale era caduto tante volte, che ci aveva due piaghe alle gambe; e Malpelo allora confidava a Ranocchio: «L asino va picchiato, perché non può picchiar lui; e s ei potesse picchiare, ci pesterebbe sotto i piedi e ci strapperebbe la carne a morsi . Oppure: «Se ti accade di dar delle busse, procura di darle più forte che puoi; così coloro su cui cadranno ti terranno per da più di loro,58 e ne avrai tanti di meno addosso . 48 busse: percosse. 49 s immaginava: la voce narrante si mo- stra sempre ostile ai pensieri e agli stati d animo di Malpelo. 50 per trentacinque tarì: cioè per pochi soldi. Il tarì è un antica moneta siciliana equivalente a 42 centesimi di lira. 51 raffinamento: forma particolarmente sottile. 212 / IL SECONDO OTTOCENTO 52 ponte: ponteggio. 53 dicevano: il narratore si guarda bene dal mettere in dubbio le insinuazioni del coro popolare sul carattere di Malpelo, a cui aderisce senza riserve. 54 Se non ti senti l animo: se non hai il coraggio. 55 cuocerà: brucerà. 56 rifinito: sfinito. 57 stremo: quasi privo. 58 ti terranno per da più di loro: ti con- sidereranno più forte di loro. Questa è la legge del mondo che Rosso Malpelo ha imparato a sue spese e che ora vuole insegnare a Ranocchio perché impari a difendersi.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento