Il magnifico viaggio - volume 5

IL MAGNIFICO VIAGGIO UNA STRUTTURA PARLANTE L'epoca e le idee, i generi, le correnti, gli autori e le opere. LA CORRENTE La Scapigliatura IL GENERE La letteratura per ragazzi La Scapigliatura è una corrente artisticoletteraria che si sviluppa, soprattutto a Milano, tra il 1860 e il 1880 e si colloca al crocevia di Conseguita l unità del paese, il compito di «fare gli italiani viene assunto dal sistema scolastico ma anche dalla narrativa destinata ai ragazzi, 1859 che adempie così a un importante funzione 1857 1848 pedagogica. 1830-1842 divulga Darwin Baudelaire Libri come Cuore di De Amicis e Pinocchio Marx ed e le Comte afferma di compone Engels Collodi offrono alle giovani generazioni il primato I fiori del scrivono il modelli della scienza male etici per forgiare un identità collettiva Manifesto intorno nel Corso del Partito ad alcuni valori forti e condivisi, mentre di filosofia comunista quelli positiva di Salgari rispecchiano un altra componente dell infanzia, il piacere della fantasticheria e dell avventura. agognal approdo rappresentaSia pure con profonde differenze, queste opere mento dell unificazione nell alimentare del secondo Otdi intellettuali spesisi propongono domiuna letteratura popolare , subito economici e politici to da generazioni contro la I fenomeni sociali, filosofiche e arfavorevole alla lotta premiata da un vastissimo pubblico alle nuove tendenze un clima culturale di lettori, tocento, insieme a determinare o nel loro complesso straniera. anche oltre però il contesto sono storico e geografico tistiche, concorron unitario ente diverso nazione del neonato Stato e culturale profondam decenni primi storico I in classe cui nascono: la a testimonianza del valore un panorama e contraddizioni, che prima metà del secolo. da forti squilibri e n del significato solo parzialme rispetto a quello della universale europeo è se- segnati che le rende vive e governo riesce a risolvere politico, lo scenario ecoDal punto di vista tà a dirigente al appassionanti realtà sociale edancora oggi. rivela infatti una del principio di nazionali epoca idee L' L'AUTRICE Grazia DE LED DA tà La storia e la socie azione gnato dall afferm proprio multietnico degli imperi, discapito del carattere in questo senso Una decisiva svolta dell età moderna. 9 è raprivoluzioni del 1848-184 già annunciata dalle (1861) e della azione dell Italia presentata dall unific te. La penisola ta dai patrioti, da quella immagina nomica assai diversa frammentazioata da un estrema essendo caratterizz dalla povertà delle amministrativa, ne linguistica e cento della abetismo. Il 75 per campagne, dall analf italiana è del tutto ne (1871). regiopopolazio Germania sono le unicamente nei dialetti e la stessa Germania popo maggioranza si esprime L Inghilterra, la Francia europea. In una il 2,5 per cento della della scena politica locali, tanto che solo tre grandi potenze la Russia nali e re con la lingua italiana. arretratezza si trova è in grado di comunica che i lazione difficile e condizione di maggiore registrare progressi , il compito più alto anch essa faccia dalla ce- In questa situazione zarista, sebbene è ben sintetizzato azione. Oltreocea davanti modernizz hanno lenta sti di ceti dirigenti sulla strada di una ta d sono invece protagoni lebre frase pronuncia è fatta, pochi «L Italia no, gli Stati Uniti d America in 6): porta li d Azeglio (1798-186 nte ascesa, che o tese Massimo una rapida e prorompe dominante nell ambit gl Italiani . realtà fare una bisogna diventare ora decenni a del nuovo Stato Per affrontare i problemi dal 1861 al dell economia mondiale. che si susseguono modeni della Destra storica paese eredi del liberalismo : Benso 1876 alla guida del L UNIT D ITALIA del Consiglio, Camillo E IMPERFETTA il birato del primo presidente UN UNIFICAZION nel 1861, conil compito di risanare del Regno d Italia, di Cavour si danno La proclamazione la penisola le strutL unificazio- conte e di estendere a tutta risorgimentale italiano. di del lancio statale all insegna ne clude il processo sabaudo, l annessio ative dello Stato compiuta solo dopo del ture amministr ne può però dirsi prevede il rigido conRoma diventa la capitale e centralistica che 1871 nel concezion una Veneto (1866): Il completae, dal 1865, Firenze). Regno (dopo Torino I GRANDI AUTORI La vita, per avvicinarsi al mondo e alla personalità degli scrittori. I grandi temi da mettere a fuoco. Le opere da conoscere da vicino. 1871-1936 Edmondo De Amicis Collodi Emilio Salgari azion uc Ed L EDUCAZIONE CIVICA OTTOCENTO IL LAVORO SUI TESTI Un ricco apparato di esercizi (analisi, comprensione, interpretazione, lessico, scrittura). Occasioni di dibattito e compiti di realtà. Palestra verso l'esame. Spunti della critica e Critici a confronto aprono nuovi orizzonti interpretativi. Maledetto fu Copernico! / T5 / Il fu Mattia Pascal, Premessa seconda (filosofica) a mo di scusa / La crisi dell uomo e del racconto / pettinata. eligione: nelle pratiche religio ano care al padre e verso le quafiglio era sempre stato invece piuttoo tiepido. Riportiamo per intero la Premessa seconda (filosofica) a mo di scusa. Si tratta di un brano fondamentale per la corretta interpretazione dei capitoli successivi, rappresentandone la giustificazione teorica o, come dice il narratore, la scusa, che insinua perplessità e dubbi sul senso stesso della letteratura. 5 10 15 20 25 30 L idea o piuttosto, il consiglio di scrivere mi è venuto dal mio reverendo amico don Eligio Pellegrinotto,1 che al presente ha in custodia i libri della Boccamazza,2 e al quale io affido il manoscritto appena sarà terminato, se mai sarà. Lo scrivo qua, nella chiesetta sconsacrata, al lume che mi viene dalla lanterna lassù, della cupola; qua, nell abside riservata al bibliotecario e chiusa da una bassa cancellata di legno a pilastrini, mentre don Eligio sbuffa sotto l incarico che si è eroicamente assunto di mettere un po d ordine in questa vera babilonia di libri. Temo che non ne verrà mai a capo. Nessuno prima di lui s era curato di sapere, almeno all ingrosso, dando di sfuggita un occhiata ai dorsi, che razza di libri quel Monsignore avesse donato al Comune: si riteneva che tutti o quasi dovessero trattare di materie religiose. Ora il Pellegrinotto ha scoperto, per maggior sua consolazione, una varietà grandissima di materie nella biblioteca di Monsignore; e siccome i libri furon presi di qua e di là nel magazzino e accozzati così come venivano sotto mano, la confusione è indescrivibile. Si sono strette per la vicinanza fra questi libri amicizie oltre ogni dire speciose: don Eligio Pellegrinotto mi ha detto, ad esempio, che ha stentato non poco a staccare da un trattato molto licenzioso Dell arte di amar le donne libri tre di Anton Muzio Porro, dell anno 1571, una Vita e morte di Faustino Materucci, Benedettino di Polirone, che taluni chiamano beato, biografia edita a Mantova nel 1625. Per l umidità, le legature de due volumi si erano fraternamente appiccicate. Notare che nel libro secondo di quel trattato licenzioso si discorre a lungo della vita e delle avventure monacali. Molti libri curiosi e piacevolissimi don Eligio Pellegrinotto, arrampicato tutto il giorno su una scala da lampionajo,3 ha pescato negli scaffali della biblioteca. Ogni qual volta ne trova uno, lo lancia dall alto, con garbo, sul tavolone che sta in mezzo; la chiesetta ne rintrona; un nugolo di polvere si leva, da cui due o tre ragni scappano via spaventati: io accorro dall abside, scavalcando la cancellata; do prima col libro stesso la caccia ai ragni su pe l tavolone polveroso; poi apro il libro e mi metto a leggiucchiarlo. Così, a poco a poco, ho fatto il gusto a siffatte letture. Ora don Eligio mi dice che il mio libro dovrebbe esser condotto sul modello di questi ch egli va scovando 1 don Eligio Pellegrinotto: è un prete amico di Mattia, che lo spinge a intraprendere la stesura delle sue memorie. 2 Boccamazza: il nome della biblioteca deriva dal monsignore che nel 1803 lascia al Comune di Miragno tutti i suoi libri. 3 scala da lampionajo: scale usate per accendere le lampade a olio e i lampioni a gas, quando l illuminazione cittadina non era ancora elettrica. atici X Le parole valgono nugolo A prima vista, nugolo è una semplice variante popolaresca e dotta al tempo stesso di nuvolo, ma il significato meteorologico è stato soppiantato da quello figurato: così un nugolo di bambini o di cavallette ci dà l idea di un addensamento confuso, e un nugolo di clienti ci fa immaginare una folla scomposta di individui che fanno ressa dinanzi alla cassa del supermercato. £ La nostra lingua ci offre possibilità infinite per descrivere una grande quantità di cose, animali o persone. Tra queste parole, però, una non c entra nulla; individuala: caterva; miriade; moltitudine; valanga; frotta; massa; marea; zuffa. L AUTORE / LUIGI PIRANDELLO / e mi metto a leggiucchiarlo. poco a poco, ho fatto il gusto a siffatte libro dovrebbe esser condotto sul modello ete amiaprende- biblioteca 1803 lasuoi libri. e per aclampioni a cittadina non X Le parole valgono nugolo A prima vista, nugolo è una semplice variante popolaresca e dotta al tempo stesso di nuvolo, ma il significato meteorologico è stato soppiantato da quello figurato: così un nugolo di bambini o di cavallette ci dà l idea di un addensamento confuso, e un nugolo di clienti ci fa immaginare una folla scomposta di individui che fanno ressa dinanzi alla cassa L AU 2 del superm possibilità quantità ste parole duala: caterv frotta; mass na ( VIDEOLEZIONE con Roberto Carnero Videolezioni degli autori consultabili tramite Qr code. qui non antologizzato), Zeno dichiar importante della sua vita , «una adiso nonrivelare esisteva più ed a lui come mio padre si fosse congedato da me. A lui, che m aveva già 75 80 85 90 95 accusato di aver mancato di affetto per mio padre!10 Fu un ulteriore grave colpo per me quando sentii che Carlo, l infermiere, in cucina, di sera, raccontava a Maria: «Il padre alzò alto alto la mano e con l ultimo suo atto picchiò il figliuolo . Egli lo sapeva e perciò Coprosich l avrebbe risaputo.11 Quando mi recai nella stanza mortuaria, trovai che avevano vestito il cadavere. L infermiere doveva anche avergli ravviata12 la bella, bianca chioma. La morte aveva già irrigidito quel corpo che giaceva superbo e minaccioso. Le sue mani grandi, potenti, ben formate, erano livide, ma giacevano con tanta naturalezza che parevano pronte ad afferrare e punire. Non volli, non seppi più rivederlo. Poi, al funerale, riuscii a ricordare mio padre debole e buono come l avevo sempre conosciuto dopo la mia infanzia e mi convinsi che quello schiaffo che m era stato inflitto da lui moribondo, non era stato da lui voluto. Divenni buono, buono e il ricordo di mio padre s accompagnò a me, divenendo sempre più dolce. Fu come un sogno delizioso: eravamo oramai perfettamente d accordo, io divenuto il più debole e lui il più forte. Ritornai e per molto tempo rimasi nella religione13 della mia infanzia. Immaginavo che mio padre mi sentisse e potessi dirgli che la colpa non era stata mia, ma del dottore. La bugia non aveva importanza perché egli oramai intendeva14 tutto ed io pure. E per parecchio tempo i colloqui con mio padre continuarono dolci e celati15 come un amore illecito, perché io dinanzi a tutti continuai a ridere di ogni pratica religiosa, mentre è vero e qui voglio confessarlo che io a qualcuno16 giornalmente e ferventemente17 raccomandai l anima di mio padre. proprio la religione vera18 quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta raramente non si può fare a meno. 10 A lui per mio padre: precedente- mente, nello stesso capitolo, Zeno aveva protestato con il dottore in merito ai suoi tentativi di rianimare il malato con i salassi (l applicazione di sanguisughe al corpo del paziente per ridurre la pressione sanguigna), poiché il medico stesso aveva sostenuto che non sussistevano speranze di guarigione. Zeno quindi era stato accusato da Coprosich di scarso affetto verso il genitore, come se avesse interesse ad accelerarne la morte. Per questo ora egli non vuole confrontarsi con lui sull interpretazione più corretta dello schiaffo del padre. 11 l avrebbe risaputo: l avrebbe saputo a sua volta. 12 ravviata: pettinata. 13 nella religione: nelle pratiche religiose, che erano care al padre e verso le quali il figlio era sempre stato invece piuttosto tiepido. VIDEOLEZIONE con Roberto Carnero DENTRO IL TESTO La morte del padre e la ne della giovinezza 14 intendeva: capiva e insieme perdonava. 15 celati: intimi, nascosti. 16 a qualcuno: a un istanza superiore, a un Dio non formalizzato in una pratica religiosa definita. 17 ferventemente: con convinzione. 18 la religione vera: il pensiero sulla religione, con cui si chiude il capitolo, rinvia «a un più alto e diverso tribunale l insolubile problema della colpa e della pena (Gioanola). Approfondisci TEMI NEL TEMPO Padri e gli in con itto I contenuti tematici All inizio del capitolo (qui non antologizzato), Zeno dichiara che la morte del padre è stata «l avvenimento più importante della sua vita , «una vera, grande catastrofe . E poco più avanti spiega: «Il paradiso non esisteva più ed io poi, a trent anni, ero un uomo finito. Anch io! M accorsi per la prima volta che la parte più importante e decisiva della mia vita giaceva dietro di me, irrimediabilmente . Il rapporto tra Zeno e il padre era stato per molti anni di sostanziale indifferenza. Nel momento del trapasso, esso acquista invece grande importanza agli occhi del protagonista: il decesso del genitore lo trasporta infatti dal piano della quotidianità a quello degli L AUTORE / ITALO SVEVO / 799 X Le parole valgono Pagine e Spunti di realtà: per riflettere e discutere su Diritto e Costituzione; Sviluppo sostenibile; Cittadinanza digitale. CA O 18 / IL SECOND e CIVI AGENDA 2030 Pagine di realtà OBIETTIVO LAVORO 8 EDIGNITOSO CRESCITA «Bel paese, brutta gente ECONOMICA «Un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori : così recita l epigrafe apposta sul Palazzo della Civiltà Italiana, inaugurato a Roma nel 1940. In fondo a un elenco tanto illustre può stupire la presenza di «trasmigrato ri , termine aulico per «emigranti . Tuttavia, i fatti sono incontestabili: dal 1861 al 1990 ben 28 milioni di Italiani lasciarono i confini nazionali per disperdersi ai quattro angoli del globo. Per molti, compresi gli uomini e le donne evocati da Pascoli, la motivazione era stringente: sfuggire la fame nera e la schiavitù del lavoro agricolo, che imponeva condizioni degradanti e feudali. Per realizzare i loro sogni, accettarono di affrontare una vita dura e piena di pericoli: naufragi, sfruttamento vori usuranti, razzismo , laSì, anche razzismo: questo è ciò che racconta il giornalista Gian Antonio Stella 1953) nel suo fortunato (n. libro intitolato L orda. Nell incipit, che presentiamo, l autore sottolinea come gli emigranti italiani in cerca di fortuna fossero non di rado oggetto di discriminazio ni e violenze. Il Palazzo della Civiltà Italiana a Roma. La feccia del pianeta, questo eravamo. Meglio: così eravamo visti. Non eravamo considerati di razza bianca nei tribunali dell Alabama. Ci era vietato l accesso alle sale d aspetto di terza classe alla stazione di Basilea. Venivamo martellati da campagne di stampa indecenti che ci dipingevano come «una maledetta razza di assassini . Cercavamo casa schiacciati dalla fama d essere «sporchi come maiali . Dovevamo tenere nascosti i bambini come Anna Frank in una Svizzera dove ci era proibito portarceli dietro. Eravamo emarginati dai preti dei paesi d adozione come cattolici primitivi e un po pagani. Finivamo appesi nei pubblici linciaggi con l accusa di fare i crumiri. [...] «Bel paese, brutta gente . Ce lo siamo tirati dietro per un pezzo, questo modo di dire diffuso in tutta l Europa e scelto dallo scrittore Claus Gatterer1 come titolo di un romanzo in cui racconta la diffidenza e l ostilità dei sudtirolesi verso gli italiani. Oggi raccontiamo a noi stessi, con patriottica ipocrisia, che eravamo «poveri ma belli , [...] che ci insediavamo senza creare problemi, che nei paesi di immigrazione eravamo ben accolti o ci guadagnavam o comunque subito la stima, il rispetto, l affetto delle popolazioni locali. Ma non è così. Certo, la nostra storia collettiva di emigranti cominciata in tempi lontani se è vero che un proverbio del 400 dice che 1 Claus Gatterer: giornalista e storico (1924-1984). La prima edizione in tedesco di Bel paese, brutta gente è del 1969. Grande murales raffigurante immigrati italiani del XX secolo a New York. 496 / IL SECONDO OTTOCENTO L APERTURA SUL 900 E SUL CONTEMPORANEO A partire da autori e testi letterari di ogni epoca Finestre sul 900: che cosa hanno in comune Pascoli e Giorgio Caproni? E d Annunzio con Mario Luzi? Consonanze contemporanee: echi e suggestioni portano a scrittori vicini a noi. CONSONANZE CONTEM PORANEE Umberto Piersanti UN POETA PASCOL IANO Nella letteratura italiana dell ultimo mezzo secolo, non c è forse un poeta più pascoliano del marchigiano Umberto Piersanti (n. 1941), autore particolarmente attento, nella sua produzione in versi, alla concretezza della natura e ai temi della terra e del paesaggio. Egli stesso ha riconosciuto più volte che la lezione Pascoli è stata di fondamentale di importanza nel suo percorso artistico. «Pascoli , ha dichiarato in un intervista, «mi ha insegnato la precisione dei dettagli e delle parole per indicare la natura, oltre al gusto per una lingua che non ha perso cadenza e il ritmo della musica. la umili, quello di Pascoli è ancora Benché usi parole basse , un apra alla modernità novecentesca,canto spiegato. Sebbene Pascoli è ancora, per fortuna, un grande lirico . E ancora: «Pascoli ha dimostrato che essere un poeta di natura significa non soltanto dire qualcosa sulla natura, ma essere artista di grandi campi visivi. Vuol dire buttare la testa in colori, odori, sapori, emozionarsi mezzo ai fiori, conoscere sale sul ramo o al passerotto di fronte allo scoiattolo che che passa mezz ora a beccare un cachi sull albero. Poi tutto questo bisogna saperlo rendere in poesia. La natura è uno dei grandi archetipi della poesia, insieme con l amore e lo scorrere del tempo. Questo è ciò che cerco di fare nei miei versi: essere poeta di natura. E in Pascoli ho un validissimo modello . Preludio (Settembre) Il vento greve d odori tra le fronde il passero arruffato vicino è il tempo dei crisantemi l erbe marcite e sarà gelo. Mi sono ubriacato di te autunno azzurro e mite, lieto per la gola caldo nel ventre tiepido alla mente il vino tuo crepuscolare il succo d uva passa amico ai fantasmi del vento del Nord. la gioia azzurra e tremula della campanula lo stupore del muschio nella guazza del mattino. (Umberto Piersanti, Canzone d autunno, in La breve stagione, Quaderni di Ad Libitum, Urbino 1967) Approfondimenti e attività sul lessico. PER SCRIVERNE Quali elementi (lessicali, tematici, retorici) di questo componimento ti sembrano strettamente accostabili all ispirazione della poesia pascoliana, specialmente Giovanni Boldini, Passeggiata nel Napoli, Museo di Capodimonte. parco, 1884 ca. quella di Myricae? Scrivi un testo analitico mettendo in evidenza, oltre al contenuto del testo, gli aspetti metrici (riconosci una misura particolare dei versi? individui delle rime?), quelli fonetici (prevalgono alcuni suoni in particolare?), lessicali (quali caratteristiche possiede, a tuo giudizio, il registro linguistico?) e retorici (che tipo di figure individui?). L AUTORE / GIOVANNI PASCOLI / 481

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento