La svolta verista e il ritorno in Sicilia

LUIGI CAPUANA E G I OVA N N I V E R G A Ecco la grande coppia siciliana destinata a rivoluzionare la narrativa italiana del secondo Ottocento. Giovanni Verga (seduto) e Luigi Capuana (in piedi), creatori nonché massimi esperti del Verismo, sodali nella letteratura ma uniti anche dall amore per la fotografia, non potevano che immortalare la propria amicizia fraterna con uno scatto di una macchina rudimentale. Giovanni Verga e Luigi Capuana a Catania nel 1910 ca. del quotidiano fiorentino La Nazione . I mesi trascorsi a Firenze sono fondamentali per la formazione di Verga, che nel 1871 pubblica un romanzo di successo (Storia di una capinera) e si convince che «per diventare qualcosa bisogna vivere in mezzo a questo movimento incessante, farsi riconoscere, conoscere, respirarne l aria , come scrive nel maggio 1869 in una lettera al fratello Mario. Ansioso di immergersi nel cuore della vita culturale del paese, Verga nel 1872 si trasferisce a Milano, dove risiede per oltre un ventennio. Qui entra in contatto con gli ambienti della Scapigliatura, legge i grandi romanzieri del Naturalismo francese e nel frattempo conduce un esistenza brillante, tra amicizie galanti e sodali- zi intellettuali. «Milano è proprio bella , scrive nel 1874 a Capuana, «e credimi che qualche volta c è proprio bisogno di una tenace volontà per resistere alle sue seduzioni e restare al lavoro. Ma queste seduzioni stesse sono eccitamento continuo al lavoro, sono l aria respirabile perché viva la mente e il cuore . Dopo la notorietà ottenuta grazie ai suoi romanzi sentimentali Eva (1873), Eros e Tigre reale (1875), Verga matura la conversione a una nuova poetica letteraria: l adesione al Verismo si deve soprattutto alla conoscenza dei romanzi di mile Zola, all interesse per le condizioni socioeconomiche del Sud (nell ambito della cosiddetta questione meridionale ) e al legame con Capuana, che lo raggiunge a Milano. 1857: siasi proposta matrimoniale, Verga si ritira nella sua riservata solitudine. Più che la presenza di una moglie, gli stanno a cuore la propria libertà e la cura delle proprietà: i medesimi interessi di diversi personaggi delle sue novelle. Nonostante ciò, ovunque lo accompagna una fama di irresistibile dongiovanni. I suoi successi galanti non si contano e suscitano gelosie illustri come quella di Carducci, il quale, sentendo da lui minacciata la propria relazione con una delle sue muse, Lidia (Carolina Cristofori Piva), definisce senza mezzi termini l antagonista «falso cavaliere e in tutto imbecille uomo , «rifiuto isolano , «vigliacco ridicolo parvenu . Amore e patria I carbonari della montagna 1863: Sulle lagune 1866: Una peccatrice 1871: Storia di una capinera 1873: Eva 1874: Nedda 1875: Eros, Tigre reale 1876: Primavera e altri racconti 1862: LA SVOLTA VERISTA E IL RITORNO IN SICILIA In questo periodo nascono i grandi capolavori verghiani. Dopo il primo racconto verista, Rosso Malpelo (1878), escono per l editore Treves di Milano la raccolta L AUTORE / GIOVANNI VERGA / 193

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento