Il magnifico viaggio - volume 5

5 10 15 20 25 30 35 40 Efficace la frase.1 Voi non lo conoscevate, onorevole Depretis, il ventre di Napoli. Avevate torto, perché voi siete il Governo e il Governo deve saper tutto. Non sono fatte pel Governo, certamente, le descrizioncelle colorite di cronisti con intenzioni letterarie, che parlano della via Caracciolo,2 del mare glauco,3 del cielo di cobalto, delle signore incantevoli e dei vapori violetti del tramonto; tutta questa retorichetta a base di golfo e colline fiorite, di cui noi abbiamo già fatto e oggi continuiamo a fare ammenda onorevole, inginocchiati umilmente innanzi alla patria che soffre; tutta questa minuta e facile letteratura frammentaria, serve per quella parte di pubblico che non vuole essere seccata con racconti di miserie. Ma il governo doveva sapere l altra parte; il governo a cui arriva la statistica della mortalità e quella dei delitti; il governo a cui arrivano i rapporti dei prefetti, dei questori, degli ispettori di polizia, dei delegati; il governo a cui arrivano i rapporti dei direttori delle carceri; il governo che sa tutto: quanta carne si consuma in un giorno e quanto vino si beve in un anno, in un paese; quante femmine disgraziate,4 diciamo cosi, vi esistano, e quanti ammoniti5 siano i loro amanti di cuore; quanti mendichi6 non possano entrare nelle opere pie e quanti vagabondi dormano in istrada, la notte; quanti nullatenenti e quanti commercianti vi sieno; quanto renda il dazio consumo, quanto la fondiaria, per quanto s impegni al Monte di Pietà7 e quanto renda il lotto.8 Quest altra parte, questo ventre di Napoli, se non lo conosce il Governo, chi lo deve conoscere? E se non servono a dirvi tutto, a che sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, a che questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto? E, se voi non siete la intelligenza suprema del paese che tutto conosce e a tutto provvede, perché siete ministro? Vi avranno fatto vedere una, due, tre strade dei quartieri bassi e ne avrete avuto orrore. Ma non avete visto tutto; i napoletani istessi che vi conducevano, non conoscono tutti i quartieri bassi. La via dei Mercanti,9 l avete percorsa tutta? Sarà larga quattro metri, tanto che le carrozze non vi possono passare, ed è sinuosa, si torce come un budello: le case altissime la immergono, durante le più belle giornate, in una luce scialba e morta: nel mezzo della via il ruscello è nero, fetido, non si muove, impantanato, è fatto di liscivia10 e di saponata lurida, di acqua di maccheroni e di acqua di minestra, una miscela fetente che imputridisce. In questa strada dei Mercanti, che è una delle principali del quartiere Porto, v è di tutto: botteghe oscure, dove si agitano delle ombre, a vendere di tutto, agenzie di pegni, banchi lotto; e ogni tanto un portoncino nero, ogni tanto un angiporto11 fangoso, ogni tanto un friggitore, da cui esce il fetore dell olio cattivo, ogni tanto un salumaio, dalla cui bottega esce un puzzo di formaggio che fermenta e di lardo fradicio. Da questa via partono tante altre viottole, che portano i nomi delle arti: la Zabatteria,12 i Coltellai, gli Spadari, i Taffettanari,13 i Materassai, e via di seguito. Sono, queste viottole questa è la sola differenza molto più strette dei Mercanti, 1 la frase: quella pronunciata da Depretis: «Bisogna sventrare Napoli . 2 via Caracciolo: via panoramica sul lungomare di Napoli. 3 glauco: azzurro chiaro, tra il verde e il celeste. 4 femmine disgraziate: prostitute. 5 ammoniti: vigilati speciali da parte della polizia. 174 / IL SECONDO OTTOCENTO 6 mendichi: mendicanti. 7 per quanto s impegni al Monte di Pie- tà: quanto sia il valore complessivo degli oggetti dati in pegno al Monte di Pietà per ottenere in cambio denaro liquido. 8 quanto renda il lotto: al gioco del lotto sono dedicati due capitoli specifici del libro. 9 via dei Mercanti: antica strada del quartiere Porto. 10 liscivia: sostanza utilizzata per lavare e imbiancare i panni. 11 angiporto: vicolo stretto e angusto, spesso senza via d uscita. 12 Zabatteria: il vocabolo zabattiero significava ciabattino . 13 Taffettanari: il taffettà è un tessuto di seta compatto e frusciante, utilizzato per confezionare abiti, sottogonne e fodere.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento