T5 - Cambiare per non cambiare

Cambiare per non cambiare / T5 / Federico De Roberto, I Viceré, III, cap. 9 / Una lezione di trasformismo / Siamo all epilogo del romanzo. Nel brano si fronteggiano due generazioni: Consalvo Uzeda, principe di Francalanza, è il giovane erede del nobile casato, che è riuscito a farsi eleggere deputato al Parlamento. La vecchia zia Ferdinanda, nostalgica borbonica, gli rimprovera di aver abbracciato gli ideali democratici e ripudiato le tradizioni familiari. Ma Consalvo, con un abile strategia retorica, la convince che nulla è cambiato e che per poter conservare il passato occorre adattarsi al presente. Audio LETTURA 5 10 15 20 25 La vecchia1 non fiatava, gli voltava le spalle. [ ] Un nuovo scoppio di tosse fece soffiare la vecchia come un mantice.2 Quando calmossi, ella disse con voce affannata, ma con accento di amaro disprezzo: «Tempi obbrobriosi! Razza degenere! . La botta era diretta anche a lui. Consalvo tacque un poco, a capo chino, ma con un sorriso di beffa sulle labbra, poiché la vecchia non poteva vederlo. Poi, fiocamente, con tono d umiltà, riprese: «Forse Vostra Eccellenza l ha anche con me Se ho fatto qualcosa che le è dispiaciuta, gliene chiedo perdono Ma la mia coscienza non mi rimprovera nulla Vostra Eccellenza non può dolersi che uno del suo nome sia di nuovo tra i primi del paese Forse le duole il mezzo col quale questo risultato s è raggiunto Creda che duole a me prima che a lei Ma noi non scegliamo il tempo nel quale veniamo al mondo; lo troviamo com è, e com è dobbiamo accettarlo. Del resto, se è vero che oggi non si sta molto bene, forse che prima si stava d incanto? . Non una sillaba di risposta. «Vostra Eccellenza giudica obbrobriosa l età nostra, né io le dirò che tutto vada per il meglio; ma è certo che il passato par molte volte bello solo perché è passato L importante è non lasciarsi sopraffare Io mi rammento che nel Sessantuno,3 quando lo zio duca fu eletto la prima volta deputato, mio padre mi disse: Vedi? Quando c erano i Viceré, gli Uzeda erano Viceré; ora che abbiamo i deputati, lo zio siede in Parlamento . Vostra Eccellenza sa che io non andai molto d accordo con la felice memoria;4 ma egli disse allora una cosa che m è parsa e mi pare molto giusta Un tempo la potenza della nostra famiglia veniva dai Re; ora viene dal popolo La differenza è più di nome che di fatto Certo, dipendere dalla canaglia5 non è piacevole; ma neppure molti di quei sovrani erano stinchi di santo. E un uomo solo che tiene nelle proprie mani le redini del mondo e si considera investito d un potere divino e d ogni suo capriccio fa legge è più difficile da guadagnare e da serbar propizio che non il gregge umano, numeroso ma per natura servile E poi, e poi il mutamento è più apparente che reale. [ ] In verità, aveva ragione Salomone 1 La vecchia: la zia Ferdinanda, rimasta fedele ai Borboni, riceve in casa l uomo nuovo degli Uzeda, l onorevole Consalvo. 2 mantice: apparecchio atto a produrre un soffio d aria, in genere usato per attizzare il fuoco del camino. 3 Sessantuno: si parla dell anno successivo all impresa garibaldina dei Mille, che sconfissero l esercito borbonico e conquistarono il Regno delle Due Sicilie, permettendone l annessione al nascente Stato italiano. 4 la felice memoria: il padre morto. 5 canaglia: è l espressione con la quale Consalvo apostrofa il popolo, chiara spia del disprezzo aristocratico che nutre nei suoi confronti. Le parole valgono Salomone Ecco uno dei tanti nomi propri che è diventato, per antonomasia, un nome comune. Simbolo di saggezza e di sapienza, il re d Israele figlio e successore di David definisce una persona giusta e imparziale nel giudizio. Attenzione, però, al risvolto ironico: se ci sentiamo dire «non fare il salomone , forse abbiamo dato l impressione di agire o di parlare con saccenza. Scrivi delle frasi di senso compiuto usando le seguenti, famose antonomasie: mecenate; don Abbondio; sosia; anfitrione; cicerone. LA CORRENTE / IL NATURALISMO E IL VERISMO / 167

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento