INTRECCI STORIA - J’Accuse: la sfida di un intellettuale

Germinale Alle dure condizioni del lavoro è dedicato, nel 1885, Germinale, tredicesimo romanzo del ciclo dei Rougon-Macquart. Ambientata alla fine degli anni Sessanta nel borgo minerario di Montsou, l opera descrive la vita dei minatori, costretti a turni disumani per una paga modesta. Uno sciopero per reclamare un aumento dei salari viene brutalmente stroncato dall esercito, ma il fallimento della protesta, repressa nel sangue, non ferma la lotta operaia. Suvarin, un anarchico, sabota la miniera e nell attentato rimangono uccisi molti lavoratori. Si salva invece l operaio Stefano Lantier, che decide di tornare a Parigi per continuare la battaglia contro le ingiustizie e la sopraffazione, convinto che un giorno potrà nascere una società migliore. STORIA intre cci J accuse: la sfida di un intellettuale Questo episodio permette di capire in modo evidente quanto la reputazione di uno scrittore e l autorità morale di un intellettuale possano influenzare l opinione pubblica e permettere il superamento delle ingiustizie causate dal potere. Rappresenta inoltre il primo, clamoroso caso che coinvolge i mezzi d informazione in una campagna d opinione. f Il J Accuse di mile Zola, pubblicato il 13 gennaio 1898. Il caso Dreyfus no L Aurore una lettera aperta al presidente id t della d ll RepubR b blica. Sopra il testo, il titolo a caratteri cubitali è destinato a entrare nella storia: J Accuse ! (Io accuso !). Nella lettera lo scrittore difende un innocente, e allo stesso tempo attacca l uso brutale della ragion di Stato, la violazione dei diritti dell uomo da parte delle istituzioni (esercito, magistrati, vertici del governo), pronte a trovare un facile capro espiatorio per alimentare l antisemitismo. L eco dell intervento è subito enorme; la Francia si divide in dreyfusardi e antidreyfusardi. I primi sono guidati soprattutto da uomini di cultura, scrittori, artisti, docenti universitari e giornalisti che rispondono all appello di Zola, facendo fronte comune in articoli, manifesti, lettere aperte, conferenze. Qualche mese più tardi, il Consiglio di Guerra decreta per la terza volta la colpevolezza di Dreyfus, che però viene graziato poco dopo dal presidente della Repubblica. Solo nel 1906 sarà fatta giustizia e verrà proclamata la sua innocenza. Per Zola (condannato per vilipendio alle forze armate) è tuttavia una vittoria postuma: rientrato a Parigi dopo la fuga a Londra, muore nel 1902. Una strana morte: soffocato nel sonno dalle esalazioni di una stufa. Una vendetta contro la sua battaglia civile? La vicenda risale al 1898, ma l affaire comincia qualche anno prima. Francia, 1894: una lettera anonima, indirizzata ai comandi militari tedeschi e ritrovata in un cestino dell ambasciata di Germania, promette l invio di cinque documenti segreti riguardanti la sicurezza nazionale francese. La destra nazionalista non ha dubbi: l autore è Alfred Dreyfus, un ufficiale di stato maggiore, di religione ebraica. Il Consiglio di Guerra le dà ragione: il presunto traditore viene degradato e condannato al bagno penale, all isola del Diavolo, nell Oceano Atlantico. Non tutti però sono convinti della correttezza della sentenza, soprattutto quando un colonnello francese dimostra che la calligrafia del documento incriminato non è di Dreyfus, ma di un losco maggiore di fanteria, tale Esterhazy. Anche se il caso viene riaperto, Dreyfus a dispetto dell evidenza viene confermato colpevole. L appello di Zola a questo punto che entra in scena l intellettuale impegnato: il 13 gennaio 1898 mile Zola scrive sul quotidia- 156 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento