Il magnifico viaggio - volume 5

90 95 100 105 110 115 vedemmo il lungo mangiat rio52 dai muri pitturati a convenzionali paesaggi (giardino con lago, cigni, tempietto bosco con eremita ) da la volta, azzurra, a nuvoline, rondini e due lumiere appiccatevi più con sopra le finestre e le porte, dipinti a combutta,53 libri, calamai, angurie, penne di oca e pezzi di form ggio; in séguito, la librer a, l animaler a,54 il gabinetto di fisica, le scuole, il ronfat rio 55 In una parola tutto. Quanto a me, cercavo attentamente i luoghi del castigo. Mio padre, mi ricordavo benissimo, me li avea descritti, quando non esisteva per anco56 la probabilità ch io li potessi temere, come degli orribili buchi. Li cercavo ora dunque e, avvisando nel traversare un androne ad una lunga fila di porticine,57 chiesi al direttore se, i famosi in-pace del collégio, érano quelli. Egli sorrise; babbo si tenne la pancia. «Sì, sono fece quest ltimo. «Vero? E vénnemi una matta frega58 di curiosarvi. Ne diserrai uno Scscsc ciaach che fumo! che spuzza di tabacco pipato! «Ah! i por gridò Provérbio arrossando (e spinse, incatenacciò l usci lo) «sempre così, i doméstici! aggiunse verso di noi. Sottosopra59 peraltro, i miei, rim sero soddisfattissimi. Come poi indirizz vansi alla carrozza, si affrettarono lasciarne al direttore i loro complimenti sinceri, cui, egli rispose accollando a babbo un pacco di descrizioni del suo spettabile collégio (ivi litografato a un certo punto di vista da somigliare una réggia) ed io in questa prometténdomi essi, fra i baci e le l grime, di venirmi presto a vedere, li avvertii, di non farlo, se non con molti giuochi e chicche 60 Si fu il mio ltimo add o! O cattiv ssimo Guido!61 Ma allorachè la verdechiaro berlina si mosse e le cricchiò sotto la ghiaja ed essa svoltò e poi scomparve dietro al murello di cinta, io mi sentii improvvisamente solo, ciò che prima mi avea sembrato sì lucicante le gronde di latta, le vetriere, l aurea catena di Provérbio appannò; io mi trovai in un abbandono, in un maléssere tali, che stetti a un filo di c rrere appresso a chi mi rubava il mio r ggio di sole. 52 mangiat rio: refettorio (termine scherzoso, come, poco oltre, ronfat rio, r. 95). 53 a combutta: alla rinfusa. 54 animaler a: stalle e pollai. 55 ronfat rio: dormitorio. 56 per anco: ancora. 57 avvisando nel traversare fila di por- ticine: notando una lunga serie di piccole porte. 58 frega: voglia. 59 Sottosopra: suppergiù. 60 chicche: dolciumi. 61 Guido: Guido Etelrédi è il nome dell io narrante. DENTRO IL TESTO La critica a un modello educativo sorpassato I contenuti tematici Dossi traccia un quadro, insieme malinconico (per la distanza del ricordo) ed espressionistico (nella deformazione caricaturale di personaggi e situazioni), del suo ingresso nella vita di collegio. Il professor Proverbio appare da subito come un alcolizzato pieno di sé, imbastitore di una gram tica e di una antologia di belle léttere (rr. 9-10), cioè di quei libri commenta malizioso Dossi dei quali il nostro paese, insieme a proposte, risposte e controrisposte su questioni di lingua e s mili lavori da stortach ffen, al presente in mancanza di méglio trabocca (rr. 10-13). La satira dossiana si appunta sull ostentazione del professor Proverbio e, più oltre nell opera, sull assoluta vacuità delle sue idee didattiche. 126 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento