Il magnifico viaggio - volume 5

20 25 30 35 40 45 50 E in verità, se la bottega non la poteva chiamarsi di prima classe, non lo era nemmeno di terza, oltre di che piant vasi12 un cinque miglia solo distante da noi, ne incantinava del buoniss ssimo13 (e babbo tenévasene14) poi Alla sbrigata15 ecco una gazzetta: LA VOCE DEL GRAN S. BERNARDO. Il professore Giosuè Provérbio essa stampa nel MINESTRONE DELLE NOTIZIE per soddisfare ai desiderj di questa colta città (e mette lo stesso il cavaliere Pol ti, prestigiatore) volle a ragione di tanto sagrificarsi alla gioventù fondando un Collégio-Convitto nico nel suo génere. La posizione ne è eccezionale; il locale, il più confortabile Trenta professori, senza contare i bidelli, un impiallacciatura16 di ogni scienza a prova di tarlo, letti al sicuro dei centogambe,17 catechista senza pidocchi, infine l cchio perspicace di un padre, la mano premurosa di una madre e quattro piatti a t vola, frutta, form ggio, con un bicchiere di vino. Il casamento era isolato. Esso rendeva, tutto insieme, aria18 di un dado immenso a gelos e19 verdi, a tégoli rossi di fuoco. Intorno intorno corrévagli un murello, rotto quà e là e chiuso da ingraticolati a pilastrini, sui quali fra alcuni vasi a fiamma20 di pietra aggomitol vansi di que barocchi nani in aren ria che già salt vano i bottoni agli affiorati panciotti de cavalieri serventi ed abort vano le loro damine21 e dietro al graticcio, vedévasi scambiettare,22 dar alla palla, altalenare, tuttochè23 sur uno strato di neve, un n volo di fanciulletti. Aperto il rastrello,24 la nostra berlina svoltò lentamente: accompagnata da un bracco, che con una strana fest ccia,25 scodinzolava e faceva bau bau, giunse per l inghiarato26 a un peristilio pséudo greco-romano. Tutto brillava, scintillava ad uno schietto r ggio di sole le vetriere del fabricato, le gronde, le banderuole di latta, la piastra Assicurazione incendi, la soprascritta dell istituto (léttere d oro con fondo turchino) cioè: COLL GIO-CONVITTO PR NCIPE CALIM RO, e sotto la testa calva, fregata quasi con chiara d uova, gli occhiali e l urea grossa catena dell orol gio su raso nero del direttore-propriet rio medésimo. Il quale, rotondo come una mortadella, dal frontisp zio27 fiorito, ol oso, con un solo cérchio di barba intorno al mento, pavoneggi vasi là, tra due colonne del p rtico, per avvertire a suoi scolaretti e insieme godere di quella finestrata di sole le gambe aperte, le mani in sacc ccia scuotendo e riscuotendo soldoni. Pr prio a modo di un albergatore di campagna: non gli mancavano che il berretto, il bianco grembiale e, in giro, nell aria, un profumo d arrosto. Come peraltro ci sc rse, cessò di fare la ruota. Fu lui che ne sportellò la carroz28 za e scese lo smontatojo,29 che offerse il br ccio a mia madre e trasportò me a 12 piant vasi: era situata. 13 incantinava del buoniss ssimo: conser- vava in cantina del vino eccellente. 14 tenévasene: se ne teneva per sé (del vino altrettanto buono). 15 Alla sbrigata: per farla breve. 16 impiallacciatura: il termine indica propriamente il rivestimento di mobili con fogli di legno; qui suggerisce, per traslato, un erudizione superficiale. 17 centogambe: millepiedi, ma qui l autore intende insetti in generale. 18 rendeva aria: aveva, nell insieme, l aspetto. 19 gelos e: imposte di finestra. 20 a fiamma: tortili, con ornamenti a for- 124 / IL SECONDO OTTOCENTO ma di fiamma. 21 salt vano damine: facevano saltare i bottoni dei panciotti (affiorati, cioè lavorati a fiori) ai cavalieri (dal ridere) e facevano abortire le dame (dalla paura). 22 scambiettare: saltellare. 23 tuttochè: sebbene. 24 rastrello: cancello. 25 con una strana fest ccia: stranamente festoso. 26 inghiarato: cortile coperto di ghiaia. 27 frontisp zio: volto (metafora: propriamente il frontespizio è la prima pagina di un libro). 28 ne sportellò la carrozza: ci aprì lo sportello della carrozza. 29 smontatojo: predellino della carrozza. Le parole valgono pavoneggiarsi Si sa: durante il corteggiamento il pavone fa la ruota , sollevando ed esibendo le sue piume colorate come fossero un ventaglio. Per questa ragione chi fa il pavone o si pavoneggia mostra grande compiacimento di sé stesso, assumendo un atteggiamento vanitoso e cercando ostentatamente l ammirazione degli altri. Ma pavoneggiarsi non è l unico verbo italiano derivato dagli animali e dai loro comportamenti. Per ciascuna di queste definizioni indica il verbo corrispondente: portare sfortuna; allettare con modi leziosi; diventare vispo; imitare; tramortire; infierire con rabbia.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento