INTRECCI LETTERATURE STRANIERE - Seduto in quel caffè...

intre cci LETTERATURE STRANIERE Seduto in quel caffè Conflitti a proposito di una donna brutta di Gabriel Garc a M rquez Insignito del premio Nobel per la Letteratura nel 1982, lo scrittore colombiano Gabriel Garc a M rquez (1928-2014) è autore di romanzi celebri come Cent anni di solitudine (1967), Cronaca di una morte annunciata (1981), L amore ai tempi del colera (1985), Dell amore e di altri demoni (1994). Si tratta di libri nei quali ha riversato il suo originale talento narrativo, mescolando la dimensione reale con quella fantastica e trasfigurando la quotidianità con echi onirici e soprannaturali. In un racconto scritto nel 1950 e intitolato Conflitti a proposito di una donna brutta (nella raccolta Scritti costieri, 1997) l autore descrive un personaggio che per certi versi potremmo accostare alla Fosca di Tarchetti. Tuttavia qui il tono non è serio e patetico come nel romanzo dello scrittore scapigliato, bensì ironico e divertito. Era seduta a un tavolino, ai primi posti della gelateria. Credo fosse la donna più brutta che io abbia mai visto. Non portava cappello, anche se non ne aveva bisogno per ottenere quell aspetto di complicata bruttezza che ho potuto cogliere in lei fin dal primo istante. Indossava un vestito lungo, a grossi fiori verdi, confezionato in uno stile di allarmante semplicità. Ed era brutta davvero [...]. Tuttavia, il limite della sua bruttezza era molto al di là di quella linea immaginaria oltre la quale le donne cominciano a essere ripugnanti e, per eccesso, alla fine si rivelano di una bruttezza attraente. Non era una di quelle donne che si incontrano spesso per strada e ci fanno esclamare: «Che donna orribile! . Questa era molto di più. E proprio perché lo era, poteva sconcertare gli uomini al punto da far sì che ammutolissero dinanzi a lei, paralizzati, come dinanzi al magnifico spettacolo di una donna troppo bella. Da questo punto di vista, la donna che ieri si trovava nella gelateria, con tutto il disgusto che può suscitare una bruttezza come la sua, produceva una reazione simile a quella che può produrre una donna eccezionalmente privilegiata dalla natura. E non sarebbe azzardato dire che, dal punto di vista emotivo, questa donna era interessante quanto la più bella che si possa immaginare. Aveva ordinato una di quelle assurdità chimiche che sono conosciute con nomi inglesi [...]. Sicché, quando il cameriere ebbe servito la donna e posato davanti a lei l indiscreto vassoio di leccornie, la bruttezza trovò il suo perfetto equilibrio e rimase bilanciata dal contrappeso di quella macedonia. Allora non si seppe cos era più spaventoso, se la straordinaria bruttezza della donna, che a forza di essere brutta si rivelava attraente, o il succulento spettacolo del vassoio, che a forza di essere vistoso e provocatorio si rivelava ripugnante. Stabilito l equilibrio, cominciò la battaglia. Un interessante e ben equilibrata battaglia fra una donna brutta, tanto più mentre consumava la frutta, e un vassoio decorativo che diventava meno appetitoso ogni volta che la donna vi introduceva il cucchiaino. D improvviso l essenza congelata si dissolse, i colori persero armonia e la donna smise di mangiare. Si guardò intorno, non tanto vergognosa del suo appetito, della sua voracità, quanto del suo segreto pensiero che qualcuno fosse rimasto a osservarla mentre mangiava. Aprì una borsetta che teneva sulle gambe. Ne tirò fuori un astuccio di cosmetici che aprì sopra il tavolino; e con sconcertante sangue freddo si guardò nello specchio. Fece una smorfia che la imbellì per un istante, vinta dinanzi all impossibilità di renderla un po , almeno un po , più brutta [...]. Allorché si alzò per andarsene, mi resi conto che era molto più alta e ossuta di quanto può permettersi una donna democraticamente libera. Così alta e così ossuta che la bruttezza del suo viso, per contrasto, cominciò a essere di una normalità accettabile. E la sua voce, quando chiese il conto, era così maschile e stonata, che in quel momento non sono riuscito a sapere se quella che ho visto ieri in gelateria è la donna più brutta che abbia mai visto in vita mia o, al contrario, la più sconcertantemente bella. LA CORRENTE / LA SCAPIGLIATURA / 121

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento