CONSONANZE CONTEMPORANEE - Italo Calvino - L’Italia

CONSONANZE CONTEMPORANEE Italo Calvino L ITALIA DEVASTATA: LA SPECULAZIONE EDILIZIA 1 ***: Calvino omette il nome della località della riviera ligu- re, in cui è ambientata la vicenda narrata. 2 Tauchnitz: celebre casa editrice tedesca. (Italo Calvino, La speculazione edilizia, Einaudi, Torino 1963) cazion e CIVI PER SCRIVERNE CA Alzare gli occhi dal libro (leggevo sempre, in treno) e ritrovare pezzo per pezzo il paesaggio il muro, il fico, la noria, le canne, la scogliera le cose viste da sempre di cui soltanto ora, per esserne stato lontano, s accorgeva: questo era il modo in cui tutte le volte che vi tornava, Quinto riprendeva contatto col suo paese, la Riviera. [ ] Però ogni volta c era qualcosa che gli interrompeva il piacere di quest esercizio e lo faceva tornare alle righe del libro, un fastidio che non sapeva bene neanche lui. Erano le case: tutti questi nuovi fabbricati che tiravano su, casamenti cittadini di sei otto piani, a biancheggiare massicci come barriere di rincalzo al franante digradare della costa, affacciando più finestre e balconi che potevano verso mare. La febbre del cemento s era impadronita della Riviera: là vedevi il palazzo già abitato, con le cassette dei gerani tutti uguali ai balconi, qua il caseggiato appena finito, coi vetri segnati da serpenti di gesso, che attendeva le famigliole lombarde smaniose dei bagni; più in là ancora un castello d impalcature e, sotto, la betoniera che gira e il cartello dell agenzia per l acquisto dei locali. Nelle cittadine in salita, a ripiani gli edifizi nuovi facevano a chi monta sulle spalle dell altro, e in mezzo i padroni delle case vecchie allungavano il collo nei sopraelevamenti. A ***,1 la città di Quinto, un tempo circondata da giardini ombrosi d eucalipti e magnolie dove tra siepe e siepe vecchi colonnelli inglesi e anziane miss si prestavano edizioni Tauchnitz2 e annaffiatoi, ora le scavatrici ribaltavano il terreno fatto morbido dalle foglie marcite e granuloso dalle ghiaie dei vialetti, e il piccone diroccava le villette a due piani, e la scure abbatteva in uno scroscio cartaceo i ventagli delle palme Washingtonia, dal cielo dove si sarebbero affacciate le future soleggiate-tricamere-servizi. Quando Quinto saliva alla sua villa, un tempo dominante la distesa dei tetti della città nuova e i bassi quartieri della marina e il porto, più in qua il mucchio di case muffite e lichenose della città vecchia, tra il versante della collina a ponente dove sopra gli orti s infittiva l oliveto, e, a levante, un reame di ville e alberghi verdi come un bosco, sotto il dosso brullo dei campi di garofani scintillanti di serre fino al Capo: ora più nulla, non vedeva che un sovrapporsi geometrico di parallelepipedi e poliedri, spigoli e lati di case, di qua e di là, tetti, finestre, muri ciechi per servitù contigue con solo i finestrini smerigliati dei gabinetti uno sopra l altro. Edu Affiora la nostalgia del passato nel componimento di Boito, che dinanzi ai cambiamenti urbanistici imposti dal progresso non sa trattenere rimpianto e amarezza. Chissà che cosa avrebbe detto se avesse assistito alla distruzione ambientale di città e campagne, maturata nel secondo dopoguerra, durante gli anni del cosiddetto boom economico . in questo frangente che Italo Calvino scrive un romanzo breve, pubblicato prima in rivista nel 1957 e poi in volume nel 1963: La speculazione edilizia. Il titolo è tutto un programma: il protagonista, il giovane intellettuale Quinto, fa ritorno nella sua terra natale, la Liguria, ma la trova devastata dalle colate di cemento che invadono i pendii e distruggono i suoi ricordi d infanzia. Pubblichiamo l inizio del romanzo. Come capiamo leggendo il romanzo di Calvino, di cui abbiamo riprodotto l incipit, l abusivismo e la speculazione edilizia hanno trasformato le città italiane a partire dal secondo dopoguerra, soprattutto quando lo sviluppo industriale ha iniziato a compromettere il paesaggio, mutando l aspetto delle campagne e dei centri urbani. Ma non si tratta certo di un fenomeno ormai superato, anzi. Negli ultimi decenni, anche a causa delle concessioni di condoni edilizi, i piani regolatori cittadini vengono spesso aggirati da variazioni e aggiustamenti: sorgono così quartieri nuovi senza adeguate infrastrutture, ed ettari di verde vengono sacrificati. Anche per far fronte a questa situazione, l Agenda 2030 sottoscritta nel 2015 dalle Nazioni Unite ha fissato, al punto 11, un preciso obiettivo: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Fai una ricerca in proposito e, dopo aver approfondito fatti e cifre, riferisci in classe i traguardi che l Agenda ha posto agli Stati aderenti. LA CORRENTE / LA SCAPIGLIATURA / 113

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento