Il magnifico viaggio - volume 5

15 20 25 30 La progenie dei lupi e delle scrofe oggi è sovrana e intanto le pareti della vecchia cittade hanno un profilo scomposto e tetro, simigliante al metro di questa strofe. Già gli augelletti fidi più non trovano i nidi consueti fra il tetto e la grondaia e sul sacro mister de focolari viene a urtar la mannaia. Le muraglie diroccano, a migliaia fuggon l ombre de cari defunti, e in lagni amari volan gridando all onta e al duol dell esecrato bando! E la casa s è fatta invereconda, gli straz ati lari mostrano al sole l alcova e la fogna senza pietà di vel che li ripari. E il cieco brancolante in sulla sponda della contrada smarrirà la strada com uom che sogna. 13 lupi scrofe: i primi sarebbero gli avi- di speculatori, le seconde le loro mogli corrotte. Oppure si potrebbe interpretare: gli imprenditori edili, figli dei lupi (cioè dell avidità) e delle scrofe (ovvero della disonestà). L espressione ha il sapore di un invettiva dantesca. 16 scomposto e tetro: disordinato e squallido (per le demolizioni). 18 fidi: fedeli (al loro nido) oppure fiduciosi (che il nido ci sia ancora). 21 sacro focolari: l intimità della casa, sacra in quanto simbolo dei legami familiari. 22 mannaia: scure usata per le decapitazioni; qui indica gli strumenti di demolizione in genere. 23 diroccano: crollano. 24-25 l ombre defunti: il poeta imma- gina che le anime dei morti continuino a dimorare nella casa abitata da vivi. 25 lagni amari: pianti di dolore. 27 all onta bando: alla vergogna e alla sofferenza provocate dall odiato ordine di demolizione. 28 invereconda: priva di ogni pudore, poiché tramite la demolizione espone le sue parti più intime. 29 lari: le divinità della casa nella tradizione pagana latina. Qui stanno a indicare metaforicamente l interno delle abitazioni. 30 alcova: camera da letto. fogna: i servizi igienici. 32 sponda: marciapiede. 33 contrada: via. smarrirà la strada: perché ha perso i consueti punti di riferimento. 34 com uom che sogna: citazione dan- tesca («sì che non parli più com om che sogna , Purgatorio, XXXIII, 33). Le parole valgono inverecondia C è mancanza e mancanza: quella suggerita dal prefisso in- in questo caso non è di poco conto. A dispetto, infatti, di chi ritiene il senso del pudore parente stretto della vergogna e dell insicurezza, la verecondia è un sentimento molto peculiare: non è né una timidezza scontrosa né una pudicizia moralistica, ma una forma di rispettosa riservatezza. Si può capire così che cosa sia l inverecondia: né più né meno che la sfacciataggine di chi si compiace nell essere sfrontato negli atti, negli sguardi, nei discorsi. Scrivi almeno tre sostantivi con prefisso inche dia alle parole un valore negativo. ANALISI ATTIVA Polemica e rimpianto I contenuti tematici In tono amaramente sarcastico (soprattutto nella prima parte, vv. 1-17) il poeta depreca la speculazione edilizia che sta trasformando la città attraverso l abbattimento dei vecchi edifici e la costruzione di nuovi palazzi di dubbio gusto estetico, dallo stile sorpassato, così nelle forme come nelle decorazioni (fregi vieti, v. 8): coloro ai quali stanno a cuore i valori del bello non possono far altro che lamentarsi a gran voce, ma senza nessuna speranza concreta che la loro protesta sia ascoltata. L autore sembra provare un certo rimpianto nei confronti di quella vecchia Milano che, a causa dello sviluppo edilizio, rischia di scomparire da un giorno all altro. LA CORRENTE / LA SCAPIGLIATURA / 111

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento