Il magnifico viaggio - volume 5

95 100 105 110 dietro le basse immagini d un ver che mente al Vero e in aspro carme immerso sulle mie labbra il verso bestemm ando vien. Questa è la vita! l ebete vita che c innamora, lenta che pare un secolo, breve che pare un ora; un agitarsi alterno fra paradiso e inferno che non s accheta più! Come istr on, su cupida plebe di rischio ingorda, fa pompa d equilibrio sovra una tesa corda, tale è l uman, librato fra un sogno di peccato e un sogno di virtù. 94 basse: volgari. 95 un ver al Vero: una verità, quella del- la realtà materiale, che contraddice la presunta Verità degli ideali, della metafisica e della religione. 96 aspro carme: poesia sgradevole, sia nei contenuti sia nelle forme. 98 bestemm ando: come una bestemmia. 99 ebete: debole, incerta. 106 istr on: teatrante di poco valore, qui funambolo. 106-108 Come equilibrio: come un funam- bolo, sopra una folla avida (cupida) dello spettacolo e bramosa (ingorda) di gustare l esibizione, fa mostra (pompa) di equilibrio. 110 l uman: il genere umano. librato: in equilibrio, sospeso. DENTRO IL TESTO Una dichiarazione di poetica Il dualismo delle immagini I contenuti tematici Giudicata da Benedetto Croce come un campionario di «cose dette e ridette ed esempio di un «romanticismo come visione sconvolta, straziata e antitetica della vita , la poesia in realtà definisce in termini efficacemente oppositivi, attraverso numerose antitesi, uno stato d animo di lacerazione interiore tra ideale e realtà, arte e scienza, bene e male, salvezza e dannazione, peccato e redenzione. Il poeta aspirerebbe a un Arte eterea (v. 71), cioè pura, assoluta, svincolata dai canoni delle forme convenzionali ma, poiché tale strada risulta impraticabile nella società contemporanea, non gli rimane che accontentarsi di un Arte reproba (v. 92), che si limiti a rappresentare la realtà materiale, priva di ogni idealizzazione, in forme urtanti e sgradevoli (l aspro carme del v. 96). Le scelte stilistiche Sul piano delle scelte stilistiche, la poesia gioca su un delicato equilibrio tra opposti generi di immagini. Da una parte troviamo similitudini e metafore che si richiamano a un bello convenzionale, ai limiti del manierismo: per esempio i vv. 57-63, con la libellula / che bacia i fiorellini, lo scoiattolo / che danza in cima ai pini ecc., espressioni leziose, probabilmente assunte dall autore in chiave ironica. Dall altra parte invece compaiono le presenze disturbanti di un realismo disgustoso, fatto di vermi immondi (v. 2), demoni (v. 5), bestemmie (v. 10), sogghigni che contorcono il viso (vv. 19-20) ecc. Tale oscillazione è anch essa sintomo di una crisi e di un disagio, che però non sono ancora in grado di esprimersi attraverso soluzioni formali radicalmente innovative. LA CORRENTE / LA SCAPIGLIATURA / 109

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento