Il magnifico viaggio - volume 5

20 O nemico lettor, canto la Noia, l eredità del dubbio e dell ignoto, il tuo re, il tuo pontefice, il tuo boia, il tuo cielo, e il tuo loto! Canto litane di martire e d empio; canto gli amori dei sette peccati che mi stanno nel cor, come in un tempio, inginocchiati. 25 30 Canto le ebbrezze dei bagni d azzurro, e l Ideale che annega nel fango Non irrider, fratello, al mio sussurro, se qualche volta piango: giacché più del mio pallido demone, odio il minio e la maschera al pensiero, giacché canto una misera canzone, ma canto il vero! 13 Casto adora: è Manzoni detto ca- sto per l innocenza e la purezza dei suoi personaggi (si pensi, per esempio, alla Lucia Mondella dei Promessi sposi), ma anche per la sua immagine pubblica sobria e austera , ai tempi celebrato come il più grande scrittore italiano vivente. 14 vegliardo: vecchio venerando (nel 1864, data di composizione della poesia, Manzoni aveva quasi ottant anni). 15 antecristi: anticristi, nel senso di scrittori laici e libertini. Qui e altrove Praga scrive erroneamente antecristo (anziché, correttamente, anticristo ), con la preposizione ante (che in latino significa prima ) invece di anti (che vuol dire contro ). L Anticristo, nell Apocalisse di san Giovanni, è la personificazione di quelle forze del male che avranno la meglio prima del trion- fo definitivo di Cristo alla fine dei tempi. 16 rimorto: morto nuovamente (ai suoi tempi condannato dal sinedrio, oggi dalla nuova etica capitalistica). Rimorto gioca foneticamente con risorto . 17 nemico: il pubblico borghese, conformista e conservatore, è percepito come antagonista rispetto all arte scapigliata, perché incapace di intenderla. Il nemico lettor è l «ipocrita lettore, mio simile, mio fratello della dedica Al lettore nei Fiori del male di Charles Baudelaire. Noia: è l ennui o spleen di Baudelaire, ma è anche motivo leopardiano. 18 l eredità dell ignoto: la noia è conseguenza (eredità) della perdita della fede (del dubbio) e della mancata conoscenza del senso della vita (dell ignoto). 19 il tuo re, il tuo pontefice, il tuo boia: la noia è dominatrice (re e pontefice) e aguzzina (boia). 20 loto: fango. 21 litane: litanie. Quelle del martire sono preghiere, quelle dell empio imprecazioni e bestemmie. 22-24 sette peccati che mi stanno nel cor inginocchiati: i sette vizi capitali (superbia, invidia, accidia, avarizia, ira, lussuria, gola) rappresentati plasticamente (quasi personificati) in ginocchio, come in una chiesa (tempio) nel cuore del poeta. 25 bagni d azzurro: slanci ideali, aspirazioni misticheggianti. 29 pallido demone: il tormento interiore che macera e rende pallido il poeta. 30 minio pensiero: belletto, trucco. Il trucco e la maschera del pensiero sono metafore per indicare l ipocrisia. DENTRO IL TESTO Il programma della nuova poesia La polemica antiromantica I contenuti tematici Il componimento può essere suddiviso in due parti. Le prime quattro strofe (vv. 1-16) definiscono in negativo ciò che Praga e i poeti della sua generazione (da notare l iniziale Noi) non sono e non vogliono essere, prosecutori, cioè, della lirica romantico-risorgimentale con tutti i suoi miti, soprattutto di matrice religiosa. Nelle strofe successive (vv. 1732) l autore (che ora dice io) espone i cardini della nuova poesia: il motivo della noia e le conseguenze che essa porta con sé (vv. 17-20); l altalenante coesistenza di slanci ideali e turpi abiezioni (vv. 21-26); l aspirazione alla verità (v. 32), pur nella miseria (la misera canzone del v. 31) di una rappresentazione realistica degli aspetti più degradati dell esistenza. Noi siamo i figli dei padri ammalati, recita il primo verso. La malattia a cui si allude è, secondo la maggior parte degli interpreti, il Romanticismo, di cui gli Scapigliati riprendono 100 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento