In questo brano Zeno ricostruisce l’origine di un suo disturbo di evidente natura psicosomatica, che lo costringe di tanto in tanto a zoppicare vistosamente. L’episodio si colloca nel quinto capitolo del romanzo, dedicato alle tragicomiche vicende che porteranno il protagonista a sposare la scialba Augusta Malfenti, dopo aver chiesto senza successo la mano delle sue due sorelle, molto più attraenti di lei, Ada e Alberta. In una notte di insonnia, nel periodo dell’infelice corteggiamento di Ada, Zeno esce di casa e si reca in un caffè.
T6 - Una malattia psicosomatica
T6
Una malattia psicosomatica
La coscienza di Zeno, cap. 5
DENTRO IL TESTO
I contenuti tematici
Insonne, Zeno esce di notte e si reca in un caffè, dove incontra per caso un ex compagno di scuola, Tullio, ora claudicante. Costui è evidentemente un nevrotico, la cui malattia assorbe tutti i suoi interessi e diventa pressoché una ragione di vita: Egli aveva studiata la sua malattia ed anzi non faceva altro a questo mondo che studiarne le cause e i rimedi (rr. 41-43). I lunghi studi che ha dedicato a essa, abbandonando addirittura il lavoro in banca, lo hanno portato a elaborare una propria personale teoria sul morbo di cui soffre.
Zeno, da parte sua, si lascia facilmente “contagiare” dalla nevrosi dell’amico. Prima esagera narcisisticamente i propri mali, al punto che – come nota ironicamente il narratore, mostrando di conoscere bene certi meccanismi psicologici tipici dei malati – Tullio andava sentendosi sempre meglio credendomi più malato di lui (rr. 59-60). In seguito, impressionato dalla spiegazione dell’amico circa i cinquantaquattro muscoli (r. 75) che muovono la gamba, finisce per fissarvi ossessivamente l’attenzione, con il risultato di non riuscire più a camminare normalmente. In altri termini, nel momento in cui il protagonista presta un’eccessiva attenzione (r. 78) alla propria gamba, questa smette di funzionare come prima: Uscii da quel caffè zoppicando (r. 79).
Le scelte stilistiche
Soffermiamoci brevemente sull’espressione con cui Zeno designa la gamba: la macchina mostruosa (r. 76). Si può ritenere che questo sintagma non sia casuale, ma denunci piuttosto la mutata visione della vita umana determinata dalla scienza moderna. Già il Positivismo vedeva e studiava la realtà del corpo umano nei suoi termini materiali e meccanici, eliminando dal proprio orizzonte la dimensione spirituale. Ora Svevo, al pari di molti suoi contemporanei (si pensi a Pirandello e al suo romanzo Quaderni di Serafino Gubbio operatore, ▶ p. 890), percepisce acutamente il disagio di un’epoca che ha preteso di spiegare tutto in termini razionali e tende a sostituire gli uomini con le macchine. “Inceppandosi” la fiducia nella scienza, si inceppa anche la “macchina” del corpo umano che essa ha descritto come un aggregato di congegni materiali. Da qui il gusto tipicamente novecentesco (anche in pittura) di isolare o staccare i singoli dettagli del corpo umano: la gamba claudicante di Zeno, l’occhio strabico di Mattia Pascal (nel romanzo Il fu Mattia Pascal, sempre di Pirandello, ▶ p. 865).
VERSO LE COMPETENZE
Comprendere
1 Perché Zeno lascia la solitudine di casa propria per cercare, nel cuore della notte, l’affollamento di un caffè?
2 A che cosa sta pensando Zeno quando incontra inaspettatamente il vecchio compagno di scuola?
3 Il colloquio si svolge in tre momenti: parla Tullio, poi parla Zeno, infine parla di nuovo Tullio a proposito della sua gamba. Come cambia l’umore di Zeno in questi tre passaggi?
Analizzare
4 Individua nel brano gli interventi autoironici del narratore.
Interpretare
5 M’affrettai di suggerirgli molte cure. È il vero modo per poter simulare senza grande sforzo una viva partecipazione (rr. 32-33): quale tratto del carattere di Zeno emerge da questa confessione?
6 Poi Tullio finse anche lui di essere ansioso di mie notizie (r. 56): quale elemento accomuna l’atteggiamento di Tullio a quello di Zeno?
7 Perché Zeno dichiara che nell’incontro con Tullio aveva l’assoluto bisogno di essere commiserato (rr. 62-63)?
8 Fra il supplizio di Tantalo, cioè il desiderio inappagato, e le fatiche di Ercole, ovvero il godimento condizionato da una serie di “prove”, Zeno sceglie decisamente il primo. Spiega le motivazioni di questa scelta alla luce del carattere del personaggio.
sviluppare il lessico
9 La terminologia medica fa spesso uso di suffissoidi derivati dal latino e soprattutto dal greco: scrivi almeno cinque termini di uso medico che conosci, poi confrontali con quelli dei tuoi compagni; insieme individuate le ricorrenze di prefissi e suffissi e, con l’aiuto del dizionario, cercatene il significato.
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento