Le opere della maturità

Le opere della maturità

Con le novelle della raccolta Chiaroscuro (1912) e con i romanzi successivi – tra i quali La madre (1920), Il segreto dell’uomo solitario (1921), Il Dio dei viventi (1922), Annalena Bilsini (1927), La vigna sul mare (1932), Cosima (romanzo autobiografico uscito postumo nel 1937) – si delineano i tratti distintivi del secondo periodo della scrittrice. Affrancatasi ormai da ogni regionalismo, Grazia Deledda fa suoi certi aspetti della sensibilità e del gusto propri del Decadentismo. Fra gli autori da lei prediletti, del resto, non vi sono soltanto Verga e i Veristi, ma anche i romanzieri russi (da Lev Tolstoj a Fëdor Dostoevskij) e Gabriele d’Annunzio.

La madre

In una notte di vento, Maddalena scopre che suo figlio, don Paulo, venerato parroco di Aar, ha una relazione con una donna. La madre lo sente uscire e lo segue finché non lo vede entrare in casa di Agnese, una giovane bella e senza parenti. Tornata a casa, la donna decide di aspettare il figlio, ma la sua è un’attesa dolorosa, affollata di pensieri angosciosi e di presenze inquietanti, tra le quali quella del demonio in persona, che assume le sembianze dell’antico parroco di Aar, uomo dissoluto che beveva e bestemmiava, amico dei briganti, che i paesani credono non sia morto ma viva ancora nascosto in una grotta sotto il fiume. Ma la sua fede è forte, è la corazza che la protegge dagli assalti del maligno.

Quando il figlio rincasa, Maddalena trova il coraggio di parlargli. L’uomo, profondamente toccato dalle parole della madre, giura che non tornerà mai più da Agnese. La battaglia spirituale che attende il prete è dura, ma l’uomo ha la forza di resistere alla tentazione. Agnese, però, non si rassegna all’abbandono e minaccia di rivelare a tutti la relazione con il sacerdote, se egli non si allontanerà per sempre dal paese: don Paulo, però, non cede al ricatto. Quando la mattina, salito all’altare per celebrare la Messa, vede che Agnese si è alzata per parlare, sente la sua pena sciogliersi in rassegnazione: se lo scandalo avverrà, esso sarà la giusta punizione per la sua colpa. Agnese si incammina verso l’altare ma a un certo punto, incapace di proseguire, «come se una muraglia le si fosse d’improvviso alzata davanti», cade in ginocchio e tace, Maddalena – che ha assistito a tutta la scena – non regge alla tensione e si accascia a terra, stroncata dalla paura e dal dolore. Il figlio la trova morta in fondo alla chiesa, con i denti ancora stretti nello sforzo di non gridare.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento