I romanzi del superuomo
Trionfo della morte
Protagonista di questo romanzo, uscito nel 1894, è Giorgio Aurispa, un esteta abruzzese ma trapiantato a Roma, le cui velleità e ambizioni sono messe a dura prova dall’amore prepotente per una donna sposata, Ippolita Sanzio. Debole, malato e inconcludente, Aurispa sente a poco a poco che la schiavitù dei sensi, da cui è dolorosamente avvinto, si sta trasformando in una cupa volontà di morte. La conclusione della vicenda non può che essere tragica: come in una sorta di delirio passionale, Aurispa si uccide insieme alla donna gettandosi dall’alto di una scogliera mentre la tiene tra le braccia.
Le vergini delle rocce
In quest’opera, uscita nel 1895, d’Annunzio narra la vicenda di un nobile abruzzese, Claudio Cantelmo, che cerca una donna con cui concepire un figlio che riscatti la decadenza della stirpe italica. Il protagonista rimane a lungo incerto fra tre sorelle – ultime discendenti di una famiglia della vecchia nobiltà borbonica, in un luogo imprecisato della Sicilia –, ciascuna delle quali presenta alcune delle caratteristiche che egli cerca. Cantelmo però non sa decidersi e il romanzo rimane incompiuto, come a sottolineare implicitamente il fallimento del superuomo.
Il fuoco
Stelio Effrena, il protagonista di questo romanzo pubblicato nel 1900, è un poeta e musicista che, suggestionato dalle idee di un maestro del Decadentismo, Richard Wagner, sogna di creare un’opera d’arte totale. Sullo sfondo di una Venezia autunnale e decadente, Stelio intravede in una splendida ma non più giovane attrice, la Foscarina, la musa per realizzare le proprie ambizioni. Tra i due amanti (sotto i cui nomi si celano le figure di d’Annunzio e di Eleonora Duse) l’intesa è destinata presto a sfiorire, insidiata da una giovane cantante, nuova fonte di ispirazione per Stelio. La Foscarina allora, cosciente del venir meno della propria bellezza, si sacrifica rinunciando a lui e lasciandolo libero di sperimentare altri sentieri artistici. Ma i progetti ambiziosi di Stelio non si realizzeranno: i funerali di Wagner segnano anche simbolicamente la fine delle sue velleità.
Forse che sì forse che no
In questo romanzo del 1910, legato ai nuovi miti del progresso tecnologico (la velocità, l’automobile, l’aeroplano) celebrati dal nascente Futurismo, il superuomo prende le fattezze di un aviatore, Paolo Tarsis, che, dopo aver saputo che la donna amata, Isabella, è impazzita, forse in seguito a una relazione incestuosa con il fratello, tenta quale sfida estrema l’audace impresa di raggiungere in volo dal Lazio le coste della Sardegna. Nella rischiosa trasvolata, Paolo è convinto di perdere la vita, ma non sarà così: vinta la sfida eroica, saprà riconquistare la voglia di vivere.
T6
Il manifesto del superuomo
Le vergini delle rocce
Il protagonista del romanzo, Claudio Cantelmo, esprime il proprio disgusto per la decadenza italiana, auspicando che presto un’aristocrazia di poeti e uomini superiori sovverta le regole della democrazia e i princìpi della società borghese, instaurando un regno consacrato alla bellezza e all’arte.
DENTRO IL TESTO
I contenuti tematici
Paladino di una nobiltà d’intelletto e di spirito, il superuomo Cantelmo si scaglia contro la società borghese, democratica, mercantile, che attenta alla bellezza, contaminando le glorie del passato, umiliando la nazione, profanando lo spirito sacro della stirpe italica. Il suo è un vero e proprio proclama di una guerra santa: una nuova aristocrazia dell’anima è chiamata a respingere i dogmi dell’egualitarismo, che minacciano di livellare l’umanità impedendo agli spiriti eletti di assolvere la loro funzione di guida e ispirazione.
Le scelte stilistiche
La prosa che abbiamo letto ha evidentemente ben poco di romanzesco. Il monologo di Cantelmo ha l’aspetto, il tono e lo stile di un’orazione profetica, di un comizio, in cui un registro sublime e uno volgare si mescolano sapientemente per colpire e infiammare l’uditorio. D’Annunzio, insomma, sperimenta e affina qui gli strumenti di abile conoscitore degli umori della massa, blandita e stimolata dalla sua accesa arte oratoria, con la quale avvincerà le folle alle adunate della campagna interventista.
VERSO LE COMPETENZE
Comprendere
1 Riassumi l’atto d’accusa che Cantelmo rivolge al proprio tempo.
2 In che cosa consiste l’appello che il protagonista lancia ai poeti?
ANALIZZARE
3 Inserisci nella tabella gli aggettivi che nel testo si riferiscono alla visione superomistica e quelli relativi al mondo borghese.
Superuomo |
Borghesia |
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INTERPRETARE
4 Perché, secondo te, il testo è ricco di riferimenti alla civiltà classica?
SCRIVERE PER...
CONFRONTARE
5 Come Andrea Sperelli, Claudio Cantelmo inneggia alla bellezza, essendo anch’egli un esteta. Tuttavia i due personaggi sono assai diversi tra loro. Confrontali in un testo espositivo di circa 20 righe.
ARGOMENTARE
6 E se il protagonista di Le vergini delle rocce, invece di invocare un potere autoritario, pronunciasse un comizio democratico? Prova a scrivere, con il medesimo slancio poetico, un testo di circa 20 righe che assomigli a un’orazione, in cui difendi i princìpi della democrazia.
Dibattito in classe
7 Secondo il protagonista del romanzo, Claudio Cantelmo, l’arte è destinata ai pochi che siano in grado di apprezzarla; oggi invece si pensa che essa sia patrimonio comune di tutti, e si cerca di diffonderne la conoscenza e la frequentazione con iniziative varie (ingressi gratuiti nei musei, festival artistici e letterari…): tu che cosa ne pensi? Discutine in classe.
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento