Il magnifico viaggio - volume 4

25 30 35 40 45 50 55 e l intelletto, e la voce, sarem fatti simili agli schiavi domestici degli antichi, o trafficati come i miseri Negri,13 e vedremo i nostri padroni schiudere le tombe e disseppellire, e disperdere al vento le ceneri di que Grandi per annientarne le ignude14 memorie: poiché oggi i nostri fasti ci sono cagione di superbia, ma non eccitamento dell antico letargo.15 Così grido quand io mi sento insuperbire16 nel petto il nome Italiano, e rivolgendomi intorno io cerco, né trovo più la mia patria. Ma poi dico: Pare che gli uomini sieno fabbri delle proprie sciagure; ma le sciagure derivano dall ordine universale, e il genere umano serve orgogliosamente e ciecamente a destini. Noi argomentiamo17 su gli eventi di pochi secoli: che sono eglino18 nell immenso spazio del tempo? Pari alle stagioni della nostra vita normale, pajono talvolta gravi19 di straordinarie vicende, le quali pur sono comuni e necessarj effetti del tutto. L universo si controbilancia.20 Le nazioni si divorano perché una non potrebbe sussistere senza i cadaveri dell altra. Io guardando da queste Alpi l Italia piango e fremo, e invoco contro agl invasori vendetta; ma la mia voce si perde tra il fremito ancora vivo di tanti popoli trapassati, quando i Romani rapivano21 il mondo, cercavano oltre a mari e a deserti nuovi imperi da devastare, manomettevano22 gl Iddii de vinti, incatenavano principi e popoli liberissimi, finché non trovando più dove insanguinare i lor ferri,23 li ritorceano contro le proprie viscere.24 [ ] Ma in pochissimi secoli la regina del mondo divenne preda de Cesari, de Neroni, de Costantini, de Vandali, e de Papi. Oh quanto fumo di umani roghi ingombrò il Cielo della America, oh quanto sangue d innumerabili popoli che né timore né invidia recavano agli Europei, fu dall Oceano portato a contaminare d infamia le nostre spiagge! ma quel sangue sarà un dì vendicato e si rovescierà su i figli degli Europei! Tutte le nazioni hanno le loro età. Oggi sono tiranne per maturare la propria schiavitù di domani: e quei che pagavano dianzi vilmente il tributo, lo imporranno un giorno col ferro e col fuoco. La Terra è una foresta di belve. La fame, i diluvj, e la peste sono ne provvedimenti della Natura come la sterilità di un campo che prepara l abbondanza per l anno vegnente: e chi sa? fors anche le sciagure di questo globo apparecchiano la prosperità di un altro. Frattanto noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve. I governi impongono giustizia: ma potrebbero eglino imporla se per regnare non l avessero prima violata? Chi ha derubato per ambizione le intere province, manda solennemente alle forche chi per fame invola25 del pane. Onde quando la forza ha rotti tutti gli altrui diritti, per serbarli poscia a se stessa inganna i mortali con le apparenze del giusto, finché un altra forza non la distrugga. Eccoti il mondo, e gli uomini. Sorgono frattanto d ora in ora alcuni più arditi mortali; prima derisi come frenetici,26 e sovente 13 trafficati come i miseri Negri: fatti og- getti di traffici e compravendita come gli schiavi africani. 14 ignude: inermi, disarmate. 15 i nostri fasti . letargo: le glorie passate di Roma sono oggetto di vanto per noi, ma non costituiscono un incitamento a risvegliarci da un torpore che dura da troppo tempo. 16 insuperbire: pronunciare con orgoglio. 17 argomentiamo: riflettiamo. 18 eglino: essi. 19 gravi: gravati. 20 L universo si controbilancia: Ortis af- 82 / IL PRIMO OTTOCENTO ferma che i grandi eventi si pongono in un continuo equilibrio di azioni e reazioni. 21 rapivano: conquistavano. 22 manomettevano: abbattevano. 23 i lor ferri: le loro spade. 24 li ritorceano viscere: infierivano con le spade su persone del loro stesso sangue (allusione alle guerre civili del I sec. a.C.). 25 invola: ruba. 26 frenetici: folli. Le parole valgono fabbro Il termine fabbro indica oggi l artigiano che lavora il ferro. Anticamente poteva invece riferirsi a un artigiano in genere, e quindi anche al falegname, al carpentiere ecc., conformemente al significato generico che la parola faber aveva in latino, dove veniva spesso specificata con un aggettivo: per esempio, faber ferrarius (rimasto nell espressione «fabbro ferraio ), faber lignarius ( falegname ). Un altro significato di uso letterario è quello di artefice . In base a quest ultima accezione, che cosa vuol dire la perifrasi di uso letterario «il fabbro dell universo ?

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento