Il magnifico viaggio - volume 4

60 65 70 75 80 85 dal pugnale notturno della calunnia;38 la tua prigione sarà abbandonata da tuoi amici, e il tuo sepolcro degnato appena di un secreto sospiro. Ma poniamo che tu superando e la prepotenza degli stranieri e la malignità de tuoi concittadini e la corruzione de tempi, potessi aspirare al tuo intento; di ? spargerai tutto il sangue col quale conviene nutrire una nascente repubblica? arderai le tue case con le faci39 della guerra civile? unirai col terrore i partiti? spegnerai con la morte le opinioni? adeguerai con le stragi le fortune?40 ma se tu cadi tra via,41 vediti esecrato42 dagli uni come demagogo, dagli altri come tiranno. Gli amori della moltitudine sono brevi ed infausti;43 giudica, più che dall intento, dalla fortuna;44 chiama virtù il delitto utile, e scelleraggine l onestà che le pare dannosa; e per avere i suoi plausi,45 conviene o atterrirla, o ingrassarla, e ingannarla sempre. E ciò sia. Potrai tu allora inorgoglito dalla sterminata fortuna reprimere in te la libidine del supremo potere che ti sarà fomentata e dal sentimento della tua superiorità, e della conoscenza del comune avvilimento?46 I mortali47 sono naturalmente schiavi, naturalmente tiranni, naturalmente ciechi. Intento tu allora a puntellare il tuo trono, di filosofo saresti fatto tiranno;48 e per pochi anni di possanza e di tremore,49 avresti perduta la tua pace, e confuso il tuo nome fra la immensa turba dei despoti. Ti avanza ancora un seggio fra capitani;50 il quale si afferra per mezzo di un ardire feroce, di una avidità che rapisce per profondere, e spesso di una viltà per cui si lambe la mano che t aita a salire.51 Ma o figliuolo! L umanità geme al nascere di un conquistatore; e non ha per conforto se non la speranza di sorridere su la sua bara. Tacque ed io dopo lunghissimo silenzio esclamai: O Cocceo Nerva!52 tu almeno sapevi morire incontaminato. Il vecchio mi guardò Se tu né speri, né temi fuori di questo mondo e mi stringeva la mano ma io!53 Alzò gli occhi al Cielo, e quella severa sua fisionomia si raddolciva di soave conforto, come s ei lassù contemplasse tutte le tue speranze. Intesi un calpestio che s avanzava verso di noi; e poi travidi54 gente fra tiglj; ci rizzammo;55 e l accompagnai sino alle sue stanze. [ ] 38 ma spento... calunnia: ma poi sarai col- pito di nascosto dai calunniatori. 39 faci: fiaccole. 40 adeguerai... le fortune: renderai uguali i patrimoni con le stragi. 41 tra via: nel bel mezzo della realizzazione di questo disegno politico. 42 esecrato: maledetto, odiato. 43 son brevi e infausti: durano poco e arrecano sventura. 44 dalla fortuna: dall esito, dal risultato. 45 i suoi plausi: il suo consenso. 46 Potrai tu... avvilimento?: le parole di Parini sembrano alludere agli sviluppi della Rivoluzione francese e al passaggio dalla repubblica all impero. la libidine: il desiderio. 47 I mortali: gli esseri umani (latinismo). 48 di filosofo... tiranno: da filosofo che eri prima diventeresti tiranno. Come era accaduto, anche qui, con la Rivoluzione francese, favorita dalle idee dei filosofi il- 78 / IL PRIMO OTTOCENTO luministi e realizzata da ideologi che si ponevano come filosofi, operanti per il bene comune, ma spesso trasformatisi poi in tiranni (si pensi, per esempio, al caso di Robespierre). 49 di possanza e di tremore: di potere (esercitato sui sudditi) e di paura (suscitata in loro). Altri intendono tremore nel senso della paura, da parte dello stesso tiranno, di perdere il potere o di subire attacchi, attentati ecc. Tuttavia questa seconda interpretazione appare meno convincente, poiché è più logico che qui Parini intenda sottolineare i vantaggi dell essere monarca assoluto (più che gli svantaggi, evidenziati subito di seguito). 50 Ti avanza... capitani: ti resta ancora un posto tra i condottieri. In altre parole: resta ancora da esaminare l ipotesi che tu ti affermi come condottiero. 51 il quale... salire: il quale (seggio) si ottiene per tramite un ardimento feroce, di un avidità che toglie ad alcuni per dare ad altri (ai propri soldati), e spesso di una viltà per la quale si lecca (lambe) la mano che ti aiuta a salire (cioè, in virtù della quale si lusinga in maniera strumentale chi può essere utile a raggiungere lo scopo). 52 Cocceo Nerva: giurista romano che si suicidò (nel 33 d.C.) per sottrarsi alla tirannide dell imperatore Tiberio (la vicenda è narrata dallo storico romano Tacito nei suoi Annali, VI, 26). Come a dire: rimane forse un altra possibilità, quella di sottrarsi alla corruzione dei tempi presenti tramite la morte. 53 Se... ma io!: Parini a differenza di Jacopo, il cui orizzonte (non essendo egli credente) è limitato al mondo terreno da cristiano e da sacerdote guarda oltre i limiti del contingente, sperando nella felicità eterna che attende i giusti. 54 travidi: intravidi. 55 ci rizzammo: ci alzammo da sedere.

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento