Il magnifico viaggio - volume 4

25 30 35 40 45 50 55 vilmente. Il Parini non apria bocca; ma stringendomi il braccio, mi guardava ogni ora più fisso. Poi mi trasse, come accennandomi perch io tornassi a sedermi: E pensi, tu, proruppe, che s io discernessi un barlume di libertà, mi perderei ad onta14 della mia inferma vecchiaja in questi vani lamenti? o giovine degno di patria più grata! se non puoi spegnere quel tuo ardore fatale,15 ché non lo volgi ad altre passioni? Allora io guardai nel passato allora io mi voltava avidamente al futuro, ma io errava sempre nel vano e le mie braccia tornavano deluse senza pur mai stringere nulla;16 e conobbi tutta tutta la disperazione del mio stato. Narrai a quel generoso Italiano la storia delle mie passioni, e gli dipinsi Teresa come uno di que genj celesti17 i quali par che discendano a illuminare la stanza tenebrosa di questa vita. E alle mie parole e al mio pianto, il vecchio pietoso più volte sospirò dal cuore profondo. No, io gli dissi, non veggo più che il sepolcro: sono figlio di madre affettuosa e benefica; spesse volte mi sembrò di vederla calcare tremando le mie pedate18 e seguirmi fino a sommo il monte,19 donde io stava per diruparmi,20 e mentre era quasi con tutto il corpo abbandonato nell aria essa afferravami per la falda21 delle vesti, e mi ritraeva, ed io volgendomi non udiva più che il suo pianto. Pure s ella spiasse22 tutti gli occulti miei guai,23 implorerebbe ella stessa dal Cielo il termine degli ansiosi miei giorni. Ma l unica fiamma vitale che anima ancora questo travagliato mio corpo, è la speranza di tentare la libertà della patria. Egli sorrise mestamente; e poiché s accorse che la mia voce infiochiva,24 e i miei sguardi si abbassavano immoti sul suolo, ricominciò: Forse questo tuo furore di gloria potrebbe trarti a difficili imprese; ma credimi; la fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte; e l altro quarto a loro delitti. Pur se ti reputi bastevolmente25 fortunato e crudele per aspirare a questa gloria, pensi tu che i tempi te ne porgano i mezzi? I gemiti di tutte le età,26 e questo giogo27 della nostra patria non ti hanno per anco28 insegnato che non si dee aspettare libertà dallo straniero? Chiunque s intrica29 nelle faccende di un paese conquistato30 non ritrae31 che il pubblico danno, e la propria infamia.32 Quando e doveri e diritti stanno su la punta della spada, il forte scrive le leggi col sangue e pretende il sacrificio della virtù. E allora? avrai tu la fama e il valore di Annibale che profugo cercava per l universo un nemico al popolo Romano?33 Né ti sarà dato di essere giusto impunemente. Un giovine dritto e bollente di cuore,34 ma povero di ricchezze, ed incauto d ingegno quale sei tu, sarà sempre o l ordigno35 del fazioso, o la vittima del potente. E dove36 tu nelle pubbliche cose possa preservarti incontaminato dalla comune bruttura,37 oh! tu sarai altamente laudato; ma spento poscia 14 ad onta della: nonostante la. 15 quel tuo ardore fatale: quella passione che il destino ti ha dato in dote. 16 ma io errava... nulla: in questa immagine si può cogliere un riferimento al vano tentativo di Enea di abbracciare, agli Inferi, l ombra del padre Anchise (cfr. Eneide, VI, vv. 700-701). 17 genj celesti: spiriti del Paradiso. 18 calcare... pedate: ripercorrere trepidante i miei passi, seguirmi da vicino con apprensione. 19 a sommo il monte: sulla cima del monte. 20 diruparmi: lanciarmi nel dirupo. 21 per la falda: per il lembo. 22 spiasse: vedesse, conoscesse. 23 gli occulti miei guai: i miei mali na- scosti. 24 infiochiva: si indeboliva, si incrinava. 25 bastevolmente: sufficientemente. 26 I gemiti di tutte le età: le sofferenze provocate nelle diverse epoche della Storia italiana dalle dominazioni straniere. 27 questo giogo: la presente dominazione francese. 28 per anco: ancora. 29 s intrica: si intromette, si immischia. 30 conquistato: sottoposto a un dominio straniero. 31 ritrae: consegue, ottiene. 32 il pubblico danno... infamia: danno per la collettività e vergogna per sé. 33 avrai tu... Romano: Annibale aveva cer- cato di procurarsi fuori dalla sua patria (profugo) degli alleati contro Roma, ma inutilmente. Lo stesso rischio di insuccesso correrebbe Jacopo, se, anch egli fuori dalla propria patria (Venezia) in quanto esule, cercasse qualcuno disposto ad aiutarlo nel suo proposito di combattere il potere straniero (l Austria) che opprime la sua patria. 34 dritto e bollente di cuore: giusto e ardente di sentimenti. 35 ordigno: strumento. 36 dove: anche se. 37 bruttura: infamia. L AUTORE / UGO FOSCOLO / 77

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento