T3 - L’amore di Teresa

INTERPRETARE 5 Che cosa intende Foscolo con la frase l uomo non gode de suoi giorni (rr. 30-31)? 6 La specie umana viene definita un minimo anello passivo (r. 7) nel sistema della natura. Spiega questa espressione, soffermandoti in particolare sul significato dell aggettivo passivo. 7 Alle rr. 26-27 Jacopo chiama in causa Dio (E verrà giorno che Dio ritirerà il suo sguardo da te): a tuo giudizio, tale riferimento appare incoerente con la visione meccanicistica che Foscolo ha della realtà? Motiva la tua risposta. Il paesaggio suggestivo dei colli Euganei, che ispira la contemplazione e la riflessione di Jacopo Ortis. L amore di Teresa / T3 / Ultime lettere di Jacopo Ortis, Parte prima Durante una passeggiata sui monti, mentre la luna sorge all orizzonte, Jacopo incontra Teresa, che gli parla della passione di Petrarca per Laura e accende nel cuore dell innamorato il sentimento struggente di una profonda affinità. I due si siedono sotto un grande gelso e si scambiano un bacio, che trasforma l animo del giovane, il quale sente improvvisamente la natura e la vita stessa trasfigurarsi ai suoi occhi. Riportiamo qui le tre lettere in cui il protagonista racconta l avvenimento all amico e descrive gli effetti che esso ha prodotto nel suo animo. / Gli effetti eccezionali di un bacio / 14 Maggio, ore 11 Sì, Lorenzo! dianzi io meditai di tacertelo or odilo, la mia bocca è tuttavia rugiadosa d un suo bacio e le mie guance sono state innondate dalle lagrime di Teresa. Mi ama lasciami, Lorenzo, lasciami in tutta l estasi di questo giorno di paradiso. 5 10 15 14 Maggio, a sera O quante volte ho ripigliato la penna, e non ho potuto continuare: mi sento un po calmato e torno a scriverti. Teresa giacea sotto il gelso ma e che posso dirti che non sia tutto racchiuso in queste parole? Vi amo. A queste parole tutto ciò ch io vedeva mi sembrava un riso dell universo: io mirava con occhi di riconoscenza il cielo, e mi parea ch egli si spalancasse per accoglierci! deh! a che1 non venne la morte? e l ho invocata. Sì; ho baciato Teresa; i fiori e le piante esalavano in quel momento un odore soave; le aure erano tutte armonia; i rivi risuonavano da lontano; e tutte le cose s abbellivano allo splendore della Luna che era tutta piena della luce infinita della Divinità.2 Gli elementi e gli esseri esultavano nella gioja di due cuori ebbri di amore ho baciata e ribaciata quella mano e Teresa mi abbracciava tutta tremante,3 e trasfondea4 i suoi sospiri nella mia bocca, e il suo cuore palpitava su questo petto: mirandomi co suoi grandi occhi languenti, mi baciava, e le sue labbra umide, socchiuse mormoravano su le mie ahi! che ad 1 deh! a che: ebbene, perché. 2 Divinità: non tanto il Dio cristiano, ma la divinità pagana della natura e dell amore. 72 / IL PRIMO OTTOCENTO 3 tutta tremante: richiamo dantesco all e- pisodio di Paolo e Francesca («La bocca mi basciò tutto tremante , Inferno, V, 136). 4 trasfondea: trasferiva, emanava.

Il magnifico viaggio - volume 4
Il magnifico viaggio - volume 4
Il primo Ottocento